Vis Pesaro, il regista Valdifiori si racconta: "Ho ancora la voglia di giocare di un ragazzino"

In perfetta forma a 37 anni: "Merito dello staff che ha saputo lavorare bene su di me. In questo club ho trovato felicità"

29 settembre 2023

Targata Mirko Valdifiori c’è tanta serie A nella Vis Pesaro. Arrivato a Pesaro il 12 novembre del 2022 il centrocampista biancorosso ha indossato tante casacche della massima serie, tra cui Napoli e Torino.

Valdifiori giocare con i giovani alla sua età è divertente?

"Giocare con i giovani alla mia età è ancora importante per me perché ho ancora voglia, nonostante i 37 anni, di misurarmi e centrare gli obiettivi personali. Poi soprattutto quando in squadra ci sono dei ragazzi per i quali puoi essere un punto di riferimento è una responsabilità in più: con il mio vissuto, la mia carriera cerco di dargli una mano come ho fatto l’anno scorso quando sono arrivato a dicembre qui a Pesaro in un momento delicato e poi abbiamo centrato una bellissima salvezza".

Come fa a essere così informa a 37 anni?

"Ho la fortuna di avere uno staff, dal mister al suo professore, a Renzoni, allo staff sanitario, tutte persone che sapevano che non facevo una preparazione da due anni e mezzo e quindi mi hanno aiutato a trovare i giusti ritmi. Quest’anno sono riuscito a fare tutta la preparazione e adesso sto ritrovando questo lavoro fatto in estate durante il ritiro con una buona forma sul campo. Però bisogna fare sempre qualcosa di più perché quando arrivi a 37 anni se un giocatore non ha voglia di migliorarsi per me è finito, quindi bisogna cercare sempre qualcosa in più e migliorarsi e avere gli stimoli giusti che io ho trovato grazie a questa società e a questo ambiente che mi ha ridato la voglia e l’entusiasmo. Questo è alla base di tutto, perché sappiamo bene che il calcio al di là delle doti fisiche e atletico è un gioco di testa, entusiasmo, positività. Io cerco di portare questa mia energia per la squadra sperando di raggiungere prima possibile l’obiettivo della salvezza in un campionato molto, molto difficile"

A proposito cosa ne pensa di questo inizio di campionato?

"Quest’anno c’è stato un grande cambiamento nella rosa, ci sono giovani che sono al primo anno in un campionato di Lega Pro, sicuramente sapevamo che non poteva essere un inizio semplice, ma la squadra nonostante sta facendo delle buone prestazioni, soprattutto la prima a Ferrara e in casa con l’Olbia magari non ha raccolto i punti che meritava sul campo. Però ci sono i presupposti perché se andiamo a vedere i gol subiti, sono su rigore e due purtroppo sono arrivate da autoreti sfortunate. Dobbiamo migliorare soprattutto nel concretizzare, perché in alcune partite abbiamo creato e non siamo riusciti a segnare. Non è un problema degli attaccanti, ma anche i centrocampisti e magari sulle palle inattive anche i difensori, tutti dobbiamo cercare di dare qualcosa in più. Anche se è vero che abbiamo fatto delle buone gare però abbiamo solo 3 punti in classifica. Ora non c’è partita migliore che quella di un derby. Sarà la prima finalmente nel nostro stadio dopo cinque trasferte e anche l’anno scorso abbiamo visto che nei momenti delicati le ultime due in casa con il sostegno dei nostri tifosi, contro l’Imolese e la Carrarese, sono valse due vittorie. Giocare in casa è uno stimolo in più".

Ha accennato al derby con la Fermana, cosa si aspetta?

"Sappiamo quanto sia importante giocare per i tre punti, lo è ancora di più in un derby dove c’è sempre energia. Giochiamo di lunedì e ci prepareremo bene per poter gioire tutti insieme come è successo nel dopo Entella con tutti i nostri tifosi, perché questi sono i momenti belli di calcio".

Sente ancora Sarri?

"Sì ogni tanto le sento, anche con messaggini, sono in contato soprattutto con il suo secondo Martuscello, è sempre un piacere sentire Sarri perché quegli anni a Empoli sia per me che per il mister e i miei compagni sono stati il nostro trampolino di lancio per poi fare altri altri anni di serie A, annate che tutti ci porteremo per sempre nel cuore".

Si vedrebbe ancora nella massima serie?

"Ora sono felice qui, è stato un bel percorso, arrivato a 28-29 anni non pensavo più di arrivare in serie A, dopo esserci stato vincendo il campionato ad Empoli qualcuno ha notato Valdifiori e sono riuscito a fare 6-7 anni di serie A. Magari ci sono arrivato tardi addirittura con una convocazione in Nazionale. Il mio percorso l’ho fatto e ora sono felice qui e per me adesso quello che importa è dare il massimo e aiutare i giovani ed essere un punto di riferimento e provare a far qualcosa di importante qui a Pesaro".

Amedeo Pisciolini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su