Vis, sogno di una notte di fine estate. Con la Ternana c’è in palio la vetta
Dopo 37 anni, la sfida alle Fere è di nuovo big match. Umbri in salute, ma pesano le vicende extracampo
Scomodare il passato, si può, per Vis-Ternana di domani sera (ore 20.45). Big match della quinta giornata, pensate un po’. Inevitabilmente, la mente corre a quasi quarant’anni fa: stadio Benelli, 31 maggio ’87, penultima di campionato: squadre appaiate in vetta, in palio la C1. Settemila sugli spalti, primato di pubblico imbattuto. Da una parte nomi di illustre passato (D’Amico, Torrisi, Ravot), dall’altra Marco Nappi e il futuro. Finisce in trionfo per la Vis di Nicoletti. Anche l’ultima in ordine di tempo è stata una vittoria niente male: gennaio 2019, 0-2 al Liberati firmato Petrucci e Lazzari, anche se fu il canto del cigno per l’ottima Vis di Colucci poi precipitata in una crisi di risultati.
Vis e Ternana domani si affrontano per la 15ª volta: Fere avanti 7 vittorie a 4, 3 i pareggi. L’attualità racconta di una città flagellata dalla pioggia (ma domani il peggio sarà passato) e di due squadre in salute. Stellone, per nulla condizionato dalle vittorie in serie, ha detto che rimetterà ancora mano alla formazione, secondo personale modus operandi. Difficile che vada a toccare i meccanismi della difesa (imbattuta da tre turni), probabile il turn over in attacco. L’incognita è data dagli acciacchi di qualche elemento prezioso. Brutte notizie invece per i ternani. Le indiscrezioni su una probabile penalizzazione in classifica (da scontare nel campionato in corso) avevano fondamento. La società neroverde ieri con un comunicato ha ammesso ‘versamenti parziali dei contributi’ alla scadenza dei 16 settembre. Si tratta delle ritenute Irpef per le mensilità di maggio e giugno 2024 e dei contributi Inps di giugno 2024. Il termine ‘parziali’ significa che non sono stati pagati tutti, dunque arriverà una penalizzazione, per la quale si ipotizzano uno o due punti. La situazione, nell’imminenza del passaggio di quote societarie da Nicola Guida al gruppo di Benedetto Mancini, personaggio inviso alla piazza, non fa che alimentare la contestazione, rivolta anche all’ex presidente e attuale sindaco Stefano Bandecchi. Diversi striscioni sono stati affissi in città nella notte.
La squadra di Ignazio Abate prepara intanto la sfida di Pesaro. Dopo il convincente 3-0 casalingo al Pineto, è probabile che il tecnico ex Milan confermi larga parte dell’undici vittorioso domenica. E soprattutto il reparto offensivo, che vede bomber Cianci (3 reti) come terminale, assistito alle spalle da Cicerelli, Romeo e Curcio. Nell’occasione i neroverdi si sono schierati con un 4-2-3-1, con Vannucchi in porta, la linea difensiva composta da Casasola, Capuano, Loiacono e Tito; la mediana formata da Damiani e Corradini e Damiani (in attesa del recupero di Aloi). Il clima a Terni intorno alla società non sembra invogliare i tifosi umbri alla trasferta. Fino a ieri sera i biglietti venduti erano poche decine.
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