Ciclismo, dopo 16 mesi Van Der Hoorn torna in gara

Per l'olandese il 15 agosto finirà il calvario cominciato per una grave commozione cerebrale il 2 aprile 2023, giorno del trionfo di Pogacar al Giro delle Fiandre

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
13 agosto 2024
Taco Van Der Hoorn (Ansa)

Taco Van Der Hoorn (Ansa)

Roma, 13 agosto 2024 - I corridori sono noti per la propria massima resilienza, che li distingue da altri sportivi e che li porta a salire in bici in condizioni estreme a livello di meteo ma anche fisiche, tra fratture, escoriazioni e ferite più o meno gravi incapaci di tenerli lontano dalla strada per molto tempo. Ciò però non è sempre possibile, come ha scoperto suo malgrado Taco Van Der Hoorn.  

I dettagli

Le ultime tracce su strada dell'olandese risalgono addirittura al Giro delle Fiandre 2023: correva il 2 aprile 2023 e nella corsa in cui si imponeva, tanto per cambiare, Tadej Pogacar (davanti a Mathieu Van Der Poel e Mads Pedersen), il corridore dell'Intermarché-Wanty finì sull'asfalto riportando una commozione cerebrale tanto grave da far pensare che senza casco le cose sarebbero andate ancora peggio. Quella che, almeno a vedersi, sembrava una caduta molto meno cruenta di altre più 'spettacolari' si è invece rivelata per Van Der Hoorn l'inizio di un calvario lungo oltre 16 mesi, quelli in cui ha dovuto prima dedicarsi alle cure idonee e poi attendere il via libera dei medici, che non arrivava mai. Il primo step per un ritorno alla normalità si è avuto lo scorso novembre, quando l'olandese aveva ricevuto l'ok per tornare ad allenarsi in bici, ma solo per affrontare allenamenti non troppo impegnativi sotto il profilo dei carichi di lavoro. Poi a gennaio Van Der Hoorn si è unito al ritiro dell'Intermarché-Wanty ad Alicante, commentando con gioia la novità. "Sono molto felice di allenarmi con la squadra per la prima volta dopo l'incidente. La stagione è iniziata senza di me e gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da speranze, dubbi e progressi anche rapidi ai quali però seguivano momenti di estrema stanchezza che mi hanno fermato ulteriormente. Posso fare un'attività fisica regolare e brevi uscite in bicicletta. Provo un po' di frustrazione perché ancora non so quando potrò tornare in gruppo: per ora mi limito a seguire le indicazioni dei medici e a restare speranzoso e ottimista nonostante tutto". All'alba dell'anno Van Der Hoorn, quasi profeticamente, anticipava ciò che lo avrebbe atteso nei mesi successivi: tanta tribuna, per usare una metafora calcistica. Per fortuna ogni tunnel ha la sua fine e per l'olandese, uomo da fughe (come quella che gli fruttò una vittoria di tappa al Giro d'Italia 2021) e corridore da Classiche (miglior risultato il 16esimo posto alla Parigi-Roubaix 2022), si avvicina a grandi passi il rientro in gruppo, che avverrà nel Tour of Leuven 2024, in programma nel giorno di Ferragosto. Chissà che Van Der Hoorn non torni in pompa magna andando subito all'attacco, come ha abituato gli appassionati a partire dal 2015, anno del suo ingresso nel professionismo: quel che è certo è che comunque vada, dopo un calvario così lungo, sarà un successo.

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