Ciclismo, Froome non si arrende: "Sogno il Tour de France 2024"

Il britannico rinato dopo la chiusura della stagione in Cina: "Ho risolto i problemi alla schiena: farò di tutto per tornare protagonista"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
23 ottobre 2023
Chris Froome (Ansa)

Chris Froome (Ansa)

Roma, 23 ottobre 2023 - Essere il secondo corridore più pagato al mondo alle spalle del solo Tadej Pogacar e vedere la strada ormai poco o niente: è il triste paradosso che riguarda Chris Froome, che incassa la bellezza di 5,5 milioni. Eppure, i soldi non sempre fanno la felicità: lo sa proprio il britannico, che per il 2024 sogna un ruolo più da protagonista in seno all'Israel-Premier Tech.  

La rinascita in Cina

  Prima ancora di pensare alle corse e alla relativa programmazione, forse le parti farebbero bene a incontrarsi per ritrovare quell'armonia che, a dispetto dello stipendio monstre in piedi fino al 2025, sembra da tempo venuta meno. La riprova è arrivata al Tour de France 2023, quello dal quale il nativo di Nairobi è stato a sorpresa tagliato fuori nonostante una preparazione mirata per l'evento. Il codazzo di polemiche non si è fatto attendere, ma Froome ha voglia di guardare al futuro, lasciandosi il passato alle spalle: a patto ovviamente di ritornare presto alla tanto amata Grande Boucle, vinta nel 2013, nel 2015, nel 2016 e nel 2017. Prima però il classe '85 dovrà dimostrare di essere ancora competitivo: missione cominciata già nel recente Tour of Hainan 2023, vinto dall'eterno Oscar Sevilla. Tanto per restare in tema di corridori non esattamente giovanissimi. "Sono tornato a casa con il morale molto alto nonostante qualche problema di salute accusato all'inizio: con il passare dei giorni mi sono sentito sempre meglio e posso dire di essere uscito da questa corsa quasi con la consapevolezza di sentirmi più giovane. Basti pensare che, strada facendo, mi aumentava la voglia di andare in fuga e di farmi vedere: ho ricevuto degli ottimi feedback che mi lasciano ben sperare per il 2024". Froome passa proprio ai sogni e alle aspirazioni per la prossima stagione. "Devo ancora pensare bene a come avvicinarmi all'annata alle porte, per la quale non ho grandi aspettative, pur continuando a coltivare il desiderio di tornare ai vertici delle corse".  

Il problema alla schiena

  A remare contro Froome ci sono l'incedere dell'età e i diversi guai fisici accusati negli ultimi anni. "Ho avuto molti problemi alla schiena: poi abbiamo scoperto che erano dovuti alla posizione che tenevo in bici. Sono stato da uno specialista e abbiamo iniziato un percorso di lavoro congiunto che ci ha portato ad andare a caccia della posizione che avevo ai tempi del Team Sky. In effetti - continua il britannico - rispetto a quel periodo mi ero spostato di molto in sella. Ora abbiamo messo in atto diversi cambiamenti e, non a caso, mi sento molto meglio, con il mal di schiena che è sparito". Insomma, per Froome potrebbero aprirsi le porte di un'ultima parte di carriera molto interessante. "Adesso voglio tirare fuori il meglio di me per fare in modo di non avere rimpianti al momento del ritiro: questo potrebbe significare vincere o aiutare i miei compagni". Il tutto con il pallino Tour sempre ben presente. "L'unica cosa che posso fare è mettermi nelle condizioni di essere scelto e, a tal riguardo, farò tutto il possibile".

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