Pogacar padrone sul Monte Grappa. Ordine d’arrivo e classifica dopo la tappa 20 del Giro

Lo sloveno, con il sesto successo, blinda ulteriormente la sua maglia rosa alla vigilia della passerella di Roma. Tutto immutato in graduatoria: sul podio salgono anche Martinez e Thomas

di GIUSY ANNA MARIA D’ALESSIO -
25 maggio 2024
L'inchino di Tadej Pogacar sulla linea d'arrivo della tappa 20 del Giro d'Italia 2024 (Ansa)

L'inchino di Tadej Pogacar sulla linea d'arrivo della tappa 20 del Giro d'Italia 2024 (Ansa)

Bassano del Grappa, 25 maggio 2024 - La tappa 20 del Giro d'Italia 2024 porta la carovana da Alpago a Bassano del Grappa dopo 184 km che di fatto scrivono la classifica generale definitiva, che per quanto riguarda la prima piazza è fatta dalla seconda frazione: il dominio di Tadej Pogacar è cominciato a Oropa e, dopo tanti altri acuti, è culminato sul Monte Grappa, con uno scatto a 5,4 km dallo scollinamento della seconda scalata,  che vede apposto il sesto sigillo, il quinto in maglia rosa come Eddy Merckx, su una corsa con un solo padrone, oggi accolto dal tripudio dei suoi tifosi (di cui alcuni piuttosto molesti e quasi dannosi per il proprio beniamino). Come ormai da copione, alle spalle dello sloveno si consuma l'altra corsa, quella degli umani, che vede i giochi per il podio che non vedono scossoni: secondo Daniel Felipe Martinez, terzo Geraint Thomas, quarto Ben O'Connor e quinto Antonio Tiberi, una delle speranze azzurre per il futuro insieme a Giulio Pellizzari, anche oggi all'attacco con coraggio. Decisamente peggiori invece i feedback forniti da Filippo Zana, respinto dalla montagna di casa, e da Lorenzo Fortunato. La tappa 21, nonché l'ultima, è l'ormai classica Roma-Roma: una passerella di 125 km totalmente piatti meritata per chiunque sia riuscito a finire una corsa comunque durissima e ricca di insidie e in particolare per Pogacar, il fenomeno assoluto che, dopo averlo già fatto al Tour de France per ben due volte, scrive il suo nome anche al Giro d'Italia. Il tutto alla vigilia della caccia alla doppietta che manca dal '98, curiosamente proprio il suo anno di nascita.

La cronaca

 I tentativi di caccia alla fuga buona sono subito frenetici: il migliore è quello portato da Davide Ballerini (Astana Qazaqstan Team) e Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), che approcciano al comando in solitaria il Muro di Ca' del Poggio (1,1 km con un pendenza media dell'11,7% e massima del 18%) prima che quest'ultimo scollini per primo nel contesto di una salita iconica del ciclismo, impreziosita da oltre 20mila unità di pubblico a bordo strada. Alle loro spalle ci sono all'inseguimento Nicola Conci, Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck), Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan Team), Ruben Fernandez (Cofidis), Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Edward Theuns (Lidl-Trek), Pelayo Sanchez (Movistar Team), Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa) e Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). I due drappelli, saggiamente, si ricongiungono e spingono, a dispetto del forcing da dietro dell'UAE Team Emirates, che non concede più di 4' ai battistrada: intanto il traguardo volante di Possagno premia Ballerini. Tutto è pronto per la prima scalata al Monte Grappa (18,1 km con una pendenza media dell'8,1% e massima del 14%), che subito cambia fisionomia alla corsa: davanti restano i soli Mulubrhan, Conci, Sanchez e Janssens, ripresi poi da Tonelli e Vendrame. Intanto le prime vittime del gruppo sono Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Domenico Pozzovivo (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Davide Piganzoli (Team Polti Kometa), che a fatica provano a rimanere al gancio, mentre è brillante Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), che attacca, raggiunge i battistrada, i soli Tonelli, Sanchez e Janssens, e addirittura scollina per primo, mentre dal gruppo arrivano notizie opposte sugli italiani: Pozzovivo e Piganzoli sembrano aver superato il momento difficile, mentre Zana no, pur non andando alla deriva. Lo strappo del Pianaro vede Pellizzari e Sanchez staccare Tonelli, che invece passa per primo sul traguardo Intergiro di Semonzo del Grappa. Si torna quindi a scalare il Monte Grappa, per l'ultimo GPM del Giro d'Italia 2024: il primo dazio tra i big lo paga Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), seguito poi da Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL). Davanti intanto uno strepitoso Pellizzari resta solo prima di cominciare a perdere secondi: merito del forcing dalle retrovie di Rafal Majka (UAE Team Emirates), che crea un buco che lascia dietro Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e pure Geraint Thomas (Ineos Grenadiers). Tutto è pronto per lo scatto di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che arriva a 5,4 km dallo scollinamento: lo sloveno, come sempre, fa il vuoto prima di agganciare Pellizzari. I primi inseguitori di questa coppia sono Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Daniel Felipe Martinez (Bora-Hansgrohe) ed Einer Rubio (Movistar Team). Dopo un tratto in falsopiano, Pogacar resta solo al comando prima di scollinare in solitaria nel tripudio (più o meno civile) dei suoi sostenitori. Una curiosità: la maglia rosa completa la seconda scalata al Monte Grappa in 51', mentre la prima Pellizzari l'aveva ultimata in 55'. La marcia di Pogacar prosegue prima in discesa e poi sul traguardo volante del Pianaro, uno strappo di 1 km con pendenze fino al 9%, di fatto l'ultima salita dell'intera Corsa Rosa. Alle spalle dello sloveno, a distanza di 2', il primo degli umani è Martinez, che blinda così la sua seconda piazza in classifica generale davanti a Thomas. Davanti resta lui, un Pogacar che, con il sesto sigillo, va a onorare ulteriormente il suo dominio, cominciato a Oropa e culminato sul Monte Grappa.

Ordine d'arrivo tappa 20 Giro d'Italia 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 4h58'23'' 2) Valentin Paret-Peintre (DAT) +2'07'' 3) Daniel Felipe Martinez (BOH) +2'07'' 4) Antonio Tiberi (TBV) +2'07'' 5) Einer Rubio (MOV) +2'07'' 6) Giulio Pellizzari (VBF) +2'07'' 7) Geraint Thomas (IGD) +2'07'' 8) Ben O'Connor (DAT) +2'07'' 9) Michael Storer (TUD) +2'31'' 10) Rafal Majka (UAD) +3'08''

Classifica generale Giro d'Italia 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 76h22'13'' 2) Daniel Felipe Martinez (BOH) +9'56'' 3) Geraint Thomas (IGD) +10'24'' 4) Ben O'Connor (DAT) +12'07'' 5) Antonio Tiberi (TBV) +12'49'' 6) Thymen Arensman (IGD) +14'31'' 7) Einer Rubio (MOV) +15'52'' 8) Jan Hirt (SOQ) +18'05'' 9) Romain Bardet (DFP) +20'32'' 10) Michael Storer (TUD) +21'11''  

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