Giro 2024, le pagelle. Il joker Vendrame cala il jolly, Thomas dietro la lavagna

Un attacco in discesa regala aI veneto la tappa immaginata, negando il bis a Steinhauser e altri tre. Il britannico rischia per una distrazione.

di ANGELO COSTA -
25 maggio 2024
Andrea Vendrame sul podio della tappa 19 del Giro

Andrea Vendrame sul podio della tappa 19 del Giro

Roma, 25 maggio 2024 – Le pagelle della tappa 19 del Giro d’Italia 2024. Ecco i voti di Angelo Costa

10 a ANDREA VENDRAME Cronaca di una vittoria annunciata. ‘Me l’ero immaginata così’, confessa il veneto che si fa chiamare Joker, in onore del film preferito. Nelle giornate buone ci mette sempre un pizzico di follia: stavolta lo fa in discesa, dopo aver rimediato a un momento difficile in salita, dimostrando che volere è anche potere. 9 a SANCHEZ & CO

Al traguardo lo spagnolo è il primo di un quartetto di corridori che potrebbero starsene tranquilli perché una tappa l’hanno già vinta. E invece lui, Steinhauser (voto 9), Narvaez (7) e Alaphilippe (6) ci riprovano, chi più chi meno arrivando vicino al bis: applausi a tutti per lo spirito esemplare con cui hanno interpretato questo Giro. 6 a ALESSANDRO DE MARCHI Dato incredibilmente per ritirato due giorni fa da un errore dei segnalatori, dimostra di esser presentissimo andando in fuga nella sua terra. Arriva 14esimo sventolando la bandiera del suo Friuli, vessillo di una regione ruvida e gentile, tosta e orgogliosa. Oltre che l’ultimo italiano in rosa, è un modello per i giovani. 6 a TADEJ POGACAR Giornata di routine, con pochi sussulti: una foratura a 60 dall’arrivo, lo stop al gruppo quando Thomas sta rientrando dalla caduta. E’ la sua tranquilla vigilia prima di scatenare l’inferno sul Grappa. ‘Ho visto tante facce che conosco’, dice, parlando dei tifosi sloveni già arrivati: di facce sabato si vedrà soprattutto la sua. 5 a GERAINT THOMAS Scivola in terra a 6 chilometri dall’arrivo, toccando per distrazione Tiberi, dopo essersi voltato indietro un paio di volte. Un errore grave, non tanto perché rischia di buttar giù anche Martinez e Pogacar, ma perché da uno che domani compie 38 anni e da 18 corre tra i pro non t’aspetti una leggerezza così.  

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