Giro d'Italia 2024, tappa 19: impresa di Vendrame. Ordine d'arrivo e classifica generale

In fuga dal mattino, il veneto beffa, tra gli altri, Alaphilippe e Narvaez e ritrova un successo che mancava dal 2021 alla vigilia del doppio Monte Grappa

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
24 maggio 2024
Andrea Vendrame sul traguardo di Sappada

Andrea Vendrame sul traguardo di Sappada

Sappada, 24 maggio 2024 - La tappa 19 del Giro d'Italia 2024 porta la carovana da Mortegliano a Sappada dopo 157 km: è l'occasione buona per i fuggitivi, tra i quali a spuntarla è Andrea Vendrame, che in discesa beffa gli altri attaccanti del mattino, tra i quali figuravano nomi di tutto rispetto come Julian Alaphilippe, Jhonatan Narvaez, Pelayo Sanchez e Georg Steinhauser, finora tutti già a segno in questa Corsa Rosa. Poi c'è chi come Vendramix, per gli amici Joker, non vince dal 2021, l'anno magico dopo che il 2016 era stato quello nero a causa di un gravissimo incidente in allenamento che l'ha parzialmente sfigurato, in cui aveva trionfato anche al Giro d'Italia per un'attesa lunga e interrotta quasi sulle strade di casa. L'altra corsa nella corsa vede i migliori della classifica generale prendersela comoda, arrivando a Sappada con oltre 16' di ritardo. Eppure, un brivido c'è e lo regala una scivolata molto ingenua di Geraint Thomas, con Tadej Pogacar che sale in cattedra per fermare il gruppo e aspettare il rivale, trasformando gli ultimi chilometri di gara in una vera e propria passerella al risparmio in attesa dei botti di domani. La tappa 20, la Alpago-Bassano del Grappa di 184 km, grazie ai 3 GPM da scalare, tra cui la doppia scalata al Monte Grappa, offrirà al gruppo l'ultima chance per cambiare la classifica generale. E chissà, magari l'ultimo acuto di Tadej Pogacar, sempre saldissimo in maglia rosa.  

La cronaca

  Al foglio firma non si presenta Nick Schultz (Israel-Premier Tech), con la sua squadra che diventa tra le più decimate alla luce dei soli tre corridori al via, seguito subito da diversi tentativi di fuga: quello buono, che si forma dopo diverse fumate nere, vede in avanscoperta Mikkel Frolich Honoré, Michael Valgren, Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Jan Tratnik, Tim Van Dijke (Visma-Lease a Bike), Dries De Pooter (Intermarché-Wanty), Alessandro De Marchi, Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Jasper Stuyven, Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), che scivola in una curva in discesa senza conseguenze, Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Pelayo Sanchez (Movistar Team), Enzo Paleni (Groupama-FDJ), Davide Bais (Team Polti Kometa) e Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), con quest'ultimo che passa per primo al traguardo volante di Peonis. Quello Intergiro di Paularo premia Tarozzi: curiosamente, a metà strada tra fuga e gruppo, resta Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), mentre proprio dal plotone principale perde momentaneamente contatto Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) a causa di una foratura. La prima difficoltà altimetrica di giornata è il Passo Duron (4,4 km con una pendenza media del 9,7% e massima del 18%), che subito screma il drappello dei fuggitivi: a scattare è Alaphilippe, che si porta dietro Narvaez, Steinhauser e Sanchez, inseguiti a loro volta da Hermans, Tarozzi e Vendrame. Questi ultimi due perdono contatto poco prima dello scollinamento, che premia Alaphilippe così come il traguardo volante di Cercivento, mentre in discesa rientra Vendrame. La strada torna a salire verso Sella Valcalda (5,4 km con una pendenza media del 6,5% e massima del 12%), dove subito Alaphilippe assesta un'altra botta che cambia ancora la geografia della fuga: lo scollinamento premia Steinhauser. In discesa attacca Vendrame prima che la strada torni a salire in attesa dell'ascesa finale, quella verso Cima Sappada (8,3 km con una pendenza media del 4,8% e massima del 15%): alle sue spalle manca l'accordo tra gli inseguitori, che pagano un ritardo di 1'10''. Steinhauser prova a mettersi in proprio, inseguito da Sanchez: alle loro spalle le schermaglie tra Alaphilippe e Narvaez sembrano tutt'altro che produttive. Infatti, Vendrame scollina per primo e si avvia a grandi passi alla sua seconda vittoria in assoluto al Giro d'Italia, con gli altri ormai ex compagni di fuga a spartirsi le posizioni di rincalzo. Mentre il corridore veneto fa festa, tra le lacrime, il gruppo, attardato di oltre 16' e senza più Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), ritiratosi dopo una brutta caduta in discesa, viene spinto dal forcing della Movistar Team: a pagare dazio sono Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), costretto a cambiare la bici dopo una scivolata, con gli altri rivali della classifica generale che rallentano per aspettarlo. L'ordine arriva proprio da Pogacar, che così facendo 'salva' anche Fortunato e spiada la strada all'arrivo in passerella dei big della classifica generale. In attesa dei botti di domani, con appunto Pogacar che ha promesso spettacolo anche alla luce dei tanti sloveni attesi sul Monte Grappa.

Ordine d'arrivo tappa 19 Giro d'Italia 2024

  1) Andrea Vendrame (DAT) in 3h51'05'' 2) Pelayo Sanchez (MOV) +54'' 3) Georg Steinhauser (EFE) +1'07'' 4) Jhonatan Narvaez (IGD) +2'27'' 5) Luke Plapp (JAY) +2'27'' 6) Simone Velasco (AST) +2'30'' 7) Jan Tratnik (TVL) +2'30'' 8) Michael Valgren (EFE) +2'30'' 9) Julian Alaphilippe (SOQ) +2'32'' 10) Quinten Hermans (ADC) +3'52''

Classifica generale Giro d'Italia 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 71h24'03'' 2) Daniel Felipe Martinez (BOH) +7'42'' 3) Geraint Thomas (IGD) +8'04'' 4) Ben O'Connor (DAT) +9'47'' 5) Antonio Tiberi (TBV) +10'29'' 6) Thymen Arensman (IGD) +11'10'' 7) Romain Bardet (DFP) +12'42'' 8) Einer Rubio (MOV) +13'33'' 9) Filippo Zana (JAY) +13'52'' 10) Jan Hirt (SOQ) +14'44''  

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