Evenepoel vince la cronometro ma il Covid lo costringe al ritiro. Giro d'Italia 2023: ordine d'arrivo tappa 9 e classifica

Il belga si assicura la frazione di Cesena, ma non domina: per lui appena 1'' e 2'' di vantaggio su Thomas e Geoghegan Hart

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
14 maggio 2023
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Cesena, 14 maggio 2023 - La tappa 9 del Giro d'Italia 2023 riconsegna la maglia rosa a Remco Evenepoel, che vince la cronometro da Savignano sul Rubicone a Cesena. Poi però arriva la doccia fredda: positivo al Covid e addio alla corsa. Intanto proprio su queste strade si interrompe quindi la favola di Andreas Leknessund, uno di cui comunque si sentirà ancora parlare in futuro. Eppure, il successo del belga, il secondo in altrettante prove contro il tempo, stavolta ha un retrogusto diverso: merito della giornata magica di Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart, che tallonano da vicino il campione iridato, che ieri in salita aveva lanciato dei segnali poco incoraggianti. Per il gallese, che sbaglia un paio di curve che col senno del poi si rivelano fatali, sfuma così una vittoria potenzialmente storica: quella del corridore più esperto in una cronometro del Giro. Più defilata c'è la sagoma di Primoz Roglic, che continua a faticare a cronometro, mentre chi sorprende in positivo è Damiano Caruso, che scala posizioni in graduatoria. Adesso per tutti arriva una delle più grandi incognite: una pausa che a volte si rivela salvifica e a volte meno. Chi di certo sembra sorridere di fronte all'interruzione delle ostilità è proprio Evenepoel, apparso in leggero affanno in queste ultime frazioni: per il belga, che fa mea culpa per una partenza troppo forte nella crono odierna, qualche peccato di gioventù e di presunzione da limare in vista del prosieguo di una corsa in cui tutti proveranno ad attaccare la sua maglia rosa. Con la Ineos Grenadiers che, a livello di collettivo, sembra avere qualcosa in più delle altre formazioni: a cronometro ma anche in salita e per giunta con diverse frecce al proprio arco. Dopo la giornata di riposo il Giro ripartirà dalla tappa 10, la Scandiano-Viareggio di 196 km con 2 GPM da scalare (di cui uno di seconda categoria) entrambi piazzati nella prima parte del percorso.

La cronaca

Il primo tempo interessante è quello messo a referto da Daan Hoole (Trek-Segafredo), che chiude in 44'47''. Charlie Quarterman (Team Corratec-Selle Italia) mette invece a referto un 44'15'', migliorato dal 43'06'' di Alex Kirsch (Trek-Segafredo). Edoardo Affini (Jumbo-Visma) fa ancora meglio grazie a un 42'41'', ma il leader provvisorio diventa presto Michael Hepburn (Team Jayco AlUla): per lui un 42'37''. Niente da fare per Jasha Sutterlin (Bahrain Victorious), che piazza un 42'40'', così come per Rohan Dennis (Jumbo-Visma): per il fuoriclasse australiano al traguardo un deludente 43'32''. Nel frattempo le condizioni meteo cominciano lentamente a migliorare sia in cielo sia per quanto riguarda l'asfalto: un fattore che potrebbe aiutare i big della classifica generale, come da consuetudine gli ultimi al via. Vola invece Bauke Mollema (Trek-Segafredo): per lui un ottimo 42'23'', peggiorato di appena 1'' da Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Il livello delle prestazioni si alza quando in strada scendono gli specialisti: Bruno Armirail (Groupama-FDJ) balza al comando grazie al suo 41'32'', ma la sua gioia dura pochissimo, dato che il compagno di squadra Stefan Kung (Groupama-FDJ) lo supera presto grazie a un eccellente 41'28''. Dopo l'arrivo al traguardo di William Barta (Movistar Team) e del suo 42'16'', il focus generale si sposta sui primi della classifica generale: Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) chiude in 41'48''. Al primo intermedio dà ottimi segnali Damiano Caruso (Bahrain Victorious): per il siciliano un ottimo 15'12''. Hugh John Carthy (EF Education-EasyPost) completa la sua prova in 43'03''. Al primo intermedio Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) scrive un 15'08'': fa decisamente meglio Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), che balza al comando del parziale grazie al suo 14'59''. E' ancora più bravo Geraint Thomas (Ineos Grenadiers): per lui un 14'56''. Jay Vine (UAE Team Emirates) intanto termina la sua cronometro in 42'14'', mentre Caruso passa al secondo intermedio in 27'37''. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) al primo intermedio scrive un 15'16'' che abbassa di 1'' il tempo di Joao Almeida (UAE Team Emirates). Jack Haig (Bahrain Victorious) chiude in 43'09'', mentre Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) scrive un 42'27''. Geoghegan Hart è il migliore al secondo intermedio grazie al suo 27'10'', mentre Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) completa la sua prova in 42'15'': Caruso termina invece in 42'06''. Come da previsioni vola Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step): per lui uno stratosferico 14'45'' al primo intermedio, dove invece naufraga a 15'32'' la maglia rosa Andreas Leknessund (Team DSM). Vlasov completa la sua crono in 41'54'', mentre Joao Almeida (UAE Team Emirates) chiude in 41'59''. Roglic mette a referto un deludente 41'41'', mentre a far paura è la corazzata dell'Ineos Grenadiers: Geoghegan Hart completa la crono in 41'26'', appena 1'' peggio di Thomas, che mastica amaro per alcune curve non disegnate benissimo. Un paio di sbavature che il gallese paga a caro prezzo quando al traguardo arriva Evenepoel, che piazza un 41'24'' che gli vale la tappa e il ritorno sulle sue spalle della maglia rosa alla luce del 42'39'' di Leknessund. Eppure, l'impressione generale è che il belga, rispetto ai pronostici della vigilia, abbia guadagnato ben poco sui rivali, che sulle prime salite del Giro erano apparsi molto più in forma.

Ordine d'arrivo tappa 9 Giro d'Italia 2023

1) Remco Evenepoel (SOQ) in 41'24'' 2) Geraint Thomas (IGD) +1'' 3) Tao Geoghegan Hart (IGD) +2'' 4) Stefan Kung (GFC) +4'' 5) Bruno Armirail (GFC) +8'' 6) Primoz Roglic (TJV) +17'' 7) Thymen Arensman (IGD) +24'' 8) Aleksandr Vlasov (BOH) +30'' 9) Joao Almeida (UAD) +35'' 10) Damiano Caruso (TBV) +42''

Classifica generale Giro d'Italia 2023

1) Geraint Thomas (Gbr, Ines) in 34h 34’27’’, 2) ) Primoz Roglic (Slo) a 2’’, 3) Tao Geoghegan Hart (Gbr) a 5’’, 4) Joao Almeida (Por) a 22’’, 5) Andreas Leknessund (Nor) st, 6) Aleksandr Vlasov (Rus) a 1’03’’, 7) Damiano Caruso a 1’28’’ 8) Lennard Kamna a 1’52” 9) Pavel Sivakov a 2’15” 10) Jay Vine a 2’24”

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