Giro d'Italia 2023, Paret-Peintre vince la tappa 4. Nuova classifica: Leknessund in rosa

Festeggiano il francese e il norvegese, che strappa il simbolo del primato a Evenepoel: per il belga dubbi sulla tenuta della Soudal Quick-Step

di GIUSY ANNA MARIA D’ALESSIO -
9 maggio 2023
Andreas Leknessund in azione al Giro d'Italia (Ansa)

Andreas Leknessund in azione al Giro d'Italia (Ansa)

Lago Laceno, 9 maggio 2023 - La tappa 4 del Giro d'Italia 2023 era quella che Remco Evenepoel, subito dopo il successo nella cronometro inaugurale, aveva indicato come l'occasione perfetta per lasciar andare (momentaneamente) la maglia rosa per alleggerire la propria posizione e soprattutto quella della Soudal Quick-Step: tutto va secondo i piani del belga, che cede il simbolo del primato ad Andreas Leknessund, presente nella fuga di giornata insieme ad Aurélien Paret-Peintre. Sul traguardo di Lago Laceno i due si dividono la posta in palio: il norvegese prende la maglia rosa, mentre il francese mette le mani sulla tappa. Sospiro di sollievo quindi per Evenepoel, che deve però riflettere sulla debolezza in salita della sua Soudal Quick-Step, messa a dura prova dal forcing della Ineos Grenadiers: il tutto quando le vere ascese complicate del Giro sono ancora tutte da affrontare. Senza contare che il nuovo leader della classifica generale, uno dei giovani prospetti più brillanti del panorama ciclistico, non può essere considerato totalmente una meteora da domare facilmente: specialmente ricordando i tanti km a cronometro ancora da coprire. La tappa 5 porterà la carovana da Atripalda a Salerno dopo 171 km: in programma, nell'ambito di una prima parte di frazione molto mossa, ci sono 2 GPM di terza categoria prima di un finale totalmente piatto.

La cronaca

Da quella maledetta terza tappa del 2011 il 9 maggio non è più un giorno come gli altri per il Giro, che come ogni anno ricorda lo sfortunatissimo Wouter Weylandt, il velocista belga della Leopard-Trek deceduto sulla discesa del Passo del Bocco: da allora il numero 108 è scomparso dal gruppo. Per la Corsa Rosa è poi tempo di tornare al presente e, a differenza di quanto successo ieri, con tanto di codazzo polemico per una giornata per qualcuno troppo rilassata da parte della carovana, l'inizio è al fulmicotone: i tentativi di fuga si susseguono a ripetizione mentre curiosamente, ancora prima della partenza effettiva, Jay Vine (UAE Team Emirates) deve affrontare prima un problema meccanico e poi un contatto pericolosissimo con la sua ammiraglia che quasi sfocia in una caduta. La lotta per creare la fuga è serrata: da una parte ci sono gli attaccanti e dall'altra c'è un gruppo attento a non lasciare andare via un drappello troppo numeroso e pericoloso in ottica classifica generale. Il ritmo forsennato mette subito in difficoltà i velocisti. Non solo: ad apparire in affanno è anche la Soudal Quick-Step, che fatica non poco per controllare e chiudere gli attacchi più insidiosi. A 130 km dal traguardo il gruppo si spezza in vari tronconi al termine di una discesa: inizialmente diversi uomini importanti restano attardati, dando così vita all'ennesimo inseguimento di giornata. Sul Passo delle Crocelle (13,5 km con una pendenza media del 4,3%) Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) attacca e consolida ulteriormente la sua maglia azzurra, proprio mentre l'ex detentore Paul Lapeira (AG2R Citroen Team) si ritira. Lo scatto del francese lancia finalmente la fuga buona di giornata: a comporla sono Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroen Team), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa Cycling Team), Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic), Amanuel Gebreigzabhier, Toms Skujins (Trek-Segafredo) e Andreas Leknessund (Team DSM), con quest'ultimo che diventa presto maglia rosa virtuale. A metà strada tra gli attaccanti e il gruppo c'è Bruno Armirail (Groupama-FDJ), che presto è costretto ad arrendersi e a rinunciare ai suoi propositi di rimonta. Intanto in discesa le cadute si susseguono a ripetizione: sull'asfalto bagnato ci finiscono anche Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Stefan De Bod (EF Education-EasyPost), ma le conseguenze peggiori le accusa Stephen Williams (Israel-Premier Tech). Dopo i botti iniziali, la corsa si tranquillizza grazie a uno scenario che sembra ormai ben consolidato sia davanti sia nelle retrovie: il gap tra i due drappelli principali si stabilizza intorno ai 4'30''. Il distacco si riduce in vetta al Valico di Monte Carruozzo (19,4 km con una pendenza media del 4,2% e massima del 6%), dove a scollinare per primo è Gebreigzabhier, mentre in discesa è Albanese, che corre quasi sulle strade di casa,  a prendere in mano le redini della situazione. A 35 km dal traguardo l'ormai quasi ex maglia rosa Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) è costretto a perdere momentaneamente le ruote del gruppo a causa di una foratura: per il belga si tratta solo di un piccolo contrattempo in una giornata che sembra procedere secondo i suoi piani. I battistrada arrivano al traguardo volante di Montella con oltre 5' di vantaggio sul gruppo: lo sprint sorride a Leknessund, che precede Albanese e Skujins e rafforza così ulteriormente la sua nuova leadership nella classifica generale. Questo trio si divide i secondi di abbuono (rispettivamente 3'', 2'' e 1'') poco prima dell'inizio del Colle Molella (9,6 km con una pendenza media del 6,2% e massima del 12%). Davanti partono subito le prime scaramucce: Conci scatta ma viene ripreso e superato da Skujins proprio nel momento in cui Barguil perde contatto. Si crea poi un terzetto composto da Leknessund, Paret-Peintre e Gebreigzabhier: quest'ultimo molla e al comando resta così una coppia mentre il gruppo viene tirato dalla Ineos Grenadiers, che mette in estrema difficoltà la Soudal Quick-Step. Paret-Peintre scollina per primo e poi si prende anche la vittoria sul traguardo di Lago Laceno: alle sue spalle si piazza Leknessund, che si accontenta (si fa per dire) della maglia rosa.

Ordine d'arrivo tappa 4 Giro d'Italia 2023

  1) Aurélien Paret-Peintre (ACT) in 4h16'04'' 2) Andreas Leknessund (DSM) +2'' 3) Toms Skujins (TFS) +57'' 4) Vincenzo Albanese (EOK) +57'' 5) Nicola Conci (ADC) +1'02'' 6) Amanuel Gebreigzabhier (TFS) +1'07'' 7) Koen Bouwman (TJV) +2'01'' 8) Damiano Caruso (TBV) +2'01'' 9) Eddie Dunbar (JAY) +2'01'' 10) Aleksandr Vlasov (BOH) +2'01''

Classifica generale Giro d'Italia 2023

  1) Andreas Leknessund (DSM) in 14h35'44'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) +28'' 3) Aurélien Paret-Peintre (ACT) +30'' 4) Joao Almeida (UAD) +1'00'' 5) Primoz Roglic (TJV) +1'12'' 6) Geraint Thomas (IGD) +1'26'' 7) Aleksandr Vlasov (BOH) +1'26'' 8) Toms Skujins (TFS) +1'29'' 9) Tao Geoghegan Hart (IGD) +1'30'' 10) Jay Vine (UAD) +1'36''  

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