Giro d'Italia 2023, tappa 18: impresa di Zana in Val di Zoldo. Ordine d'arrivo e classifica generale

Il campione italiano batte in volata Pinot, suo compagno di fuga. Tra i big attacca Roglic: Thomas tiene, Almeida no e perde 21 secondi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
25 maggio 2023

Val di Zoldo (Palafavera), 25 maggio 2023 - La tappa 18 scombina ancora una volta le carte del Giro d'Italia 2023. Se la maglia rosa resta di proprietà di Geraint Thomas, che quindi festeggia nel migliore dei modi il suo compleanno, alle sue spalle si consuma il sorpasso di Primoz Roglic su Joao Almeida: dopo il momento di crisi sul Monte Bondone, lo sloveno si riscatta con una rasoiata che manda in tilt il portoghese, che limita i danni e perde solo 21'' grazie al supporto di Jay Vine.

Il trionfo di Filippo Zana
Il trionfo di Filippo Zana

Anche in casa Jumbo-Visma ha il suo peso il gioco di squadra, con Sepp Kuss che si conferma uno dei migliori gregari in circolazione: fa invece tutto da solo Thomas, finora l'unico big a non aver mostrato alcun momento difficoltà. Oltre alla corsa per la graduatoria ce n'è un'altra per la vittoria di tappa: corsa che sorride a Filippo Zana, che va in fuga e in volata batte - tra l'altro con la maglia tricolore sulle spalle - un corridore esperto del calibro di Thibaut Pinot, che si consola con la riconquista della maglia azzurra e con la rimonta in classifica generale, dove invece perde ancora strada un Damiano Caruso piuttosto in difficoltà. La composizione della classifica generale finale del Giro passerà molto da ciò che dirà la tappa 19, la temutissima Longarone-Tre Cime di Lavaredo (Rif. Auronzo): 183 km impreziositi da 5 GPM di seconda categoria e di prima categoria che fanno parte della storia della Corsa Rosa.

La cronaca

La caccia alla fuga buona di giornata è spasmodica e complicata, con tanto di buco che si crea nella pancia del gruppo. La Jumbo-Visma ricuce lo strappo, mentre la corsa si infiamma poco prima dell'inizio del Passo della Crosetta (11,6 km con una pendenza media del 7,1%): il forcing è così forte da scremare il drappello principalmente praticamente già alla prima salita di una giornata che si preannuncia lunga e pericolosa anche per diversi big. Davanti si portano Derek Gee, Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Filippo Zana (Team Jayco AlUla) e Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroen Team): al loro inseguimento c'è Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team), raggiunto da Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic). Pinot scollina per primo mentre la Ineos Grenadiers, un po' a sorpresa, comincia a dettare subito un ritmo serrato: il francese, che virtualmente si avvicina non poco anche alla maglia rosa, si ripete al termine della salita verso Pieve d'Alpago (6,2 km con una pendenza media del 5,2% e massima dell'8,4%). Lo sforzo di Pronskiy e Barguil viene premiato dal ricongiungimento con la testa della corsa: in questo drappello figura ancora Gee, che vince il traguardo volante di Pieve di Cadore. Ai piedi della salita di Forcella Cibiana (9,6 km con una pendenza media del 7,8% e massima del 15%) i fuggitivi possono contare su un rincuorante vantaggio di 5'30'' che poi gradualmente torna a salire quando l'UAE Team Emirates, dopo aver tirato per qualche km, comincia a disinteressarsi dell'inseguimento. Davanti i corridori più in difficoltà sembrano Zana e soprattutto Pronskiy, che non a caso perde contatto: ancora una volta è Pinot a scollinare per primo, strappando così la maglia azzurra a Ben Healy (EF Education-EasyPost). Su questa salita non ci sono sussulti tra i big, che rimandano il testa a testa ma intanto perdono per strada diversi gregari preziosi. In discesa invece, come ormai di consueto in questo Giro, Frigo palesa delle difficoltà: per il giovane corridore veneto si tratta di una lacuna causata da una grave caduta occorsa nelle scorse stagioni. Anche il traguardo volante di Forno di Zoldo sorride a Pinot, ma in realtà per il francese e per gli altri c'è poco da sorridere ai piedi della terribile salita verso Coi (5,8 km con una pendenza media del 9,7% e massima del 19%): tra i battistrada si rivedono Gee e Frigo dopo una discesa molto complicata. Il solito Pinot impone subito il suo ritmo: il solo Zana resta a ruota del francese. In gruppo il primo tra i big a rompere gli indugi è Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che accelera e a sorpresa manda in crisi Joao Almeida (UAE Team Emirates), aiutato da Jay Vine (UAE Team Emirates): insieme allo sloveno ci sono il fedele Sepp Kuss (Jumbo-Visma), la maglia rosa Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e il sempre più sorprendente Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla). Roglic sferra un'altra rasoiata e stavolta alla sua ruota resta solo Thomas prima del ritorno di Kuss. Sulla salita verso Val di Zoldo (3 km con una pendenza media del 6,5%) ci sono due sfide: quella per la vittoria di tappa tra Pinot e Zana e quella per la classifica generale, con Roglic e Thomas che appena la strada torna a salire staccano ancora Almeida e Dunbar. Per la prima la spunta Zana, che in volata batte il ben più veloce di Pinot e lo fa con addosso la splendida maglia tricolore, mentre per la seconda c'è l'arrivo a braccetto di Roglic e Thomas, con Almeida che lascia per strada 21''.

Ordine d'arrivo tappa 18 Giro d'Italia 2023

1) Filippo Zana (JAY) in 4h25'12'' 2) Thibaut Pinot (GFC) st 3) Warren Barguil (ARK) +50'' 4) Derek Gee (IPT) +1'03'' 5) Aurélien Paret-Peintre (ACT) +1'24'' 6) Marco Frigo (IPT) +1'24'' 7) Primoz Roglic (TJV) +1'56'' 8) Geraint Thomas (IGD) +1'56'' 9) Joao Almeida (UAD) +2'17'' 10) Eddie Dunbar (JAY) +2'32''

Classifica generale Giro d'Italia 2023

1) Geraint Thomas (IGD) in 76h25'51'' 2) Primoz Roglic (TJV) +29'' 3) Joao Almeida (UAD) +39'' 4) Eddie Dunbar (JAY) +3'39'' 5) Damiano Caruso (TBV) +3'51'' 6) Lennard Kamna (BOH) +4'27'' 7) Thibaut Pinot (GFC) +4'43'' 8) Andreas Leknessund (DSM) +4'47'' 9) Thymen Arensman (IGD) +4'53'' 10) Laurens De Plus (IGD) +5'52''

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