Giro d’Italia 2023, tappa 19: ecco le Tre Cime di Lavaredo. Favoriti e orari tv

È il giorno più spettacolare della corsa. Un arrivo leggendario dove si ricordano le imprese di Merckx e Nibali (sotto la neve): Roglic, Thomas e Almeida per la maglia rosa

di MANUEL MINGUZZI
25 maggio 2023

Una salita storica, che ha regalato grandi imprese ma anche qualche brutta vicenda. Le Tre Cime di Lavaredo potrebbero decidere il Giro 2023 e sono, di sicuro, l’appuntamento più atteso dell’edizione 106. Le Dolomiti rappresentano da sempre lo scoglio più duro e tradizionale della lotta alla maglia rosa e sui 2.304 metri delle Tre Cime il vincitore entrerà di diritto nella leggenda.

Approfondisci:

Giro d'Italia 2023, tappa 18: impresa di Zana in Val di Zoldo. Ordine d'arrivo e classifica generale

Giro d'Italia 2023, tappa 18: impresa di Zana in Val di Zoldo. Ordine d'arrivo e classifica generale

Precedenti: Merckx e Nibali i protagonisti

La cima Grande, poi quella Ovest e quella Piccola, eccole le Tre Cime di Lavaredo che si stagliano a oltre 3mila metri di altitudine davanti ai coraggiosi ciclisti che dovranno scalarle fermandosi ai 2304 metri del Rifugio Auronzo. Si tratta di una salita storica del ciclismo e del Giro, introdotta nel 1967, su cui sono state poste le firme dei più grandi campioni di questo sport ma anche qualche polemica. Il primo arrivo di tappa porta la firma della ‘Montagna del disonore’. Perché? In fuga c’era Wladimiro Panizza con 3 minuti di vantaggio sui rivali, ma i tifosi presero d’assalto la scalata e la sua ammiraglia faticò a tenere lontana la folla, mentre dietro successe veramente di tutto. I corridori all’inseguimento salirono praticamente attaccati a moto o macchine, a cui si aggiunsero le prolungate spinte dei tifosi: alla fine Panizza venne ripreso e saltato da Felice Gimondi, che non gioì affatto di quella tappa, ma l’allora patron Torriani decise per l’annullamento ai fini della generale viste le numerose irregolarità.

Il direttore del Giro inserì le Tre Cime anche l’anno successivo, per sancirne il riscatto, e così fu. Eddy Merckx dominò la tappa recuperando 9 minuti di vantaggio ai fuggitivi e rifilando distacchi abissali a tutti per poi andare a vincere il Giro d'Italia qualche giorno dopo. Impresa eroica che ben presto fece dimenticare la vicenda dell’anno prima. Storia diversa nel 1974 quando fu José Manuel Fuente a regalare spettacolo sulla salita, involandosi da solo per la vittoria di tappa staccando pure Merckx, stavolta in difficoltà. Il cannibale però riuscì a gestire il distacco contro i rivali diretti per la generale, soprattutto su Gianbattista Baronchelli che attaccò con coraggio costringendo Merckx a perdere terreno negli ultimi tre chilometri. L’italiano fu anche maglia rosa virtuale ma la reazione finale consentì al belga di tenersi la maglia per soli 12”, decisivi per il trionfo del suo quinto Giro di carriera. Baronchelli invece crollerà nel 1981 sulle Tre Cime nel Giro di Giovanni Battaglin. Infine, l’impresa più recente ed eroica. La firma è quella dello squalo Vincenzo Nibali che trionfò con la maglia rosa addosso e sotto la neve per la conquista del Giro d’Italia 2013, sconfiggendo Rigoberto Uran e Cadel Evans. A quest’ultimo, come segnala il sito ufficiale del Giro, gli si ghiacciò pure il freno posteriore.

Favoriti

Tappa eroica, per scalatori puri e di grande cuore. Serve coraggio e talento per domare le Tre Cime di Lavaredo che potrebbero vedere arrivare o una fuga da lontano oppure un trionfo a braccia alzate di uno dei pretendenti alla maglia rosa. Tocca come sempre ai corridori adatti ad anticipare la battaglia dei big dare vita ad una fuga. I nomi sono sempre più o meno quelli. Zana potrebbe tentare la doppietta dopo Val di Zoldo, Pinot ha l’obiettivo della maglia blu ma anche un successo di tappa al suo ultimo Giro, e Ben Healy cercherà di ritornare protagonista dopo un periodo di appannamento. Nella lotta alla maglia rosa si sfideranno Thomas, Roglic e Almeida, ma su queste pendenze i primi due sembrano essere leggermente favoriti rispetto al ritmo regolare del portoghese. Attenzione a quelli che sono in top ten come Dunbar, Caruso o Kamna che potrebbero tentare di sparigliare la corsa con un attacco da lontano. E' la loro ultima possibilità.

Orari tv

Spettacolo in diretta integrale sia in chiaro che a pagamento. Gli appassionati potranno mettersi comodi fin dal mattino per seguire la tappa delle Tre Cime di Lavaredo. Diretta a pagamento su Eurosport 1, canale 210 di Sky, a partire dalle 11.15, in streaming su Discovery Plus e Dazn. Diretta in chiaro su Raisport Hd dalle 10.50 con Aspettando il Giro e Prima Diretta, poi passaggio su Rai Due dalle 14 per il finale di tappa. In streaming su Raiplay.

Leggi anche - Giro 2023, la pagelle della seconda settimana: chi sono i favoriti

Continua a leggere tutte le notizie di sport su