Giro d'Italia 2024, tappa 8: tris di Pogacar. Ordine d'arrivo e classifica generale

A Prati di Tivo lo sloveno batte in volata il gruppo dei migliori, dal quale perdono contatto Plapp, Lutsenko, Lopez e Zana, mentre brilla Tiberi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
11 maggio 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Prati di Tivo, 11 maggio 2024 - La tappa 8 del Giro d'Italia 2024 porta la carovana da Spoleto a Prati di Tivo dopo 152 km: si tratta di un arrivo che Tadej Pogacar, già vincitore a queste latitudini nella Tirreno-Adriatico 2021, conosce bene. All'epoca lo sloveno scattò a 5 km dal traguardo: oggi si accontenta (si fa per dire) di controllare il gruppo dei migliori della classifica generale, dal quale perdono contatto con largo anticipo Luke Plapp, Alexey Lutsenko, Juan Pedro Lopez e Filippo Zana, prima di regolare tutti in volata, vedendo lievitare il proprio vantaggio grazie ai 10'' di abbuono. Insomma, stavolta la maglia rosa non fa il vuoto, forse per scelta o forse per un semplice cruise control dopo le fatiche della cronometro di Perugia, ma la musica non cambia: con tanto di riscatto in volata dopo la delusione della prima frazione inferta da Jhonatan Narvaez e Maximilian Schachmann. E' storia solo di una settimana fa, ma intanto nella Corsa Rosa è cambiato tutto. Così come stanno cambiando le sensazioni sempre più positive offerte da Antonio Tiberi, che non solo resta con i migliori, ma che addirittura tenta a più riprese l'attacco sull'ascesa finale: sua maestà Pogacar non lascia neanche le briciole, scegliendo addirittura la modalità e i tempi con cui imporsi, quasi a voler irridere i suoi rivali, e l'impressione sempre più forte è che l'unico onere che resta alla maglia rosa sia arrivare a Roma senza correre rischi e quasi già risparmiando energie in vista dell'assalto al Tour de France 2024. La tappa 9, la Avezzano-Napoli di 214 km, propone un solo GPM e per giunta di quarta categoria, ma il percorso finale mosso e tortuoso richiamerà tutti alla massima attenzione: dopo la fumata nera di oggi, potrebbe essere l'occasione buona per una fuga. Pogacar permettendo.

La cronaca

Pronti, via e Mikkel Frolich Honoré (EF Education-EasyPost) e Marco Frigo (Israel-Premier Tech) finiscono sull'asfalto senza grosse conseguenze. Contemporaneamente, sulle pendenze della Forca di Cerro cominciano subito i lavori per far partire la fuga: il ritmo veloce fa già male ad alcuni velocisti, tra cui Jonathan Milan (Lidl-Trek) e Fernando Gaviria (Movistar Team). In discesa provano l'allungo Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels) e Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), sui quali rientra a fatica Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). Fin dalle prime rampe della Forca Capistrello (16,3 km con una pendenza media del 5,6% e massima del 12%) alle spalle del terzetto la situazione si infiamma, creando un drappello che divora i battistrada. Tra i presenti c'è ancora Steinhauser, stavolta in ottima compagnia: a spingere forte figurano Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Nairo Quintana (Movistar Team) e Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla). Anche questo quartetto non prende il largo e man mano che la strada sale il plotoncino in avanscoperta si screma. Una nuova rasoiata la sferra Romain Bardet (DSM-Firmenich PostNL), tallonato da Simon Geschke (Cofidis), che scollina per primo, e Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team): a loro si accoda il solito Steinhauser. Il traguardo volante di Leonessa premia Marcellusi, che si unisce al drappello di testa dove c'è ancora Bardet, che si aggiudica il traguardo Intergiro di Capitignano. La fuga si ricompatta, riaccogliendo in testa alla corsa anche Jhonatan Narvaez, Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Pelayo Sanchez (Movistar Team), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) ed Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan Team). Sulla salita di Croce Abbio (8,1 km con una pendenza media del 4,7% e massima del 9%), che premia ancora Geschke, la fuga si scompone ma, paradossalmente, torna a guadagnare sul gruppo, che alza il ritmo in vista dell'imbocco della salita di Prati di Tivo (14,6 km con una pendenza media del 7% e massima del 12%): merito del forcing imposto dall'UAE Team Emirates, che fa staccare subito Luke Plapp (Team Jayco AlUla). Anche il plotone dei battistrada si sfalda, con Verre che prova a scattare: con lui restano Bardet, Geschke, Steinhauser, Storer e Paret-Peintre. La fuga ha vita corta, così come la resistenza in gruppo di Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), fiaccata dal ritmo imposto stavolta dalla Bora-Hansgrohe. Il traguardo volante di Pietracamela viene tagliato per primo da Paret-Peintre, che a sorpresa rimane al comando fino a 4 km dal traguardo. In gioco restano quindi solo i big, tirati da Rafal Majka (UAE Team Emirates), ma il primo scatto a sorpresa è di Antonio Tiberi (Bahrain Victorious): Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) chiude in prima persona, ripetendosi poi fu Thymen Arensman (Ineos Grenadiers). Tiberi ci riprova ma la compagnia resta intatta, dando il via a una fase di studio che fa da preludio alla volata. Il vincitore? Il solito Pogacar, che stavolta si accontenta (si fa per dire) di regolare tutti in volata, dando un'ulteriore prova di forza incassando 10'' di abbuono ma soprattutto dimostrando al gruppo di fare le proprie regole.

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Ordine d'arrivo tappa 8 Giro d'Italia 2024

1) Tadej Pogacar (UAD) in 4h02'16''

2) Daniel Felipe Martinez (BOH) st

3) Ben O'Connor (DAT) st

4) Antonio Tiberi (TBV) +2''

5) Geraint Thomas (IGD) +2''

6) Einer Rubio (MOV) +2''

7) Cian Uijtdebroeks (TVL) +2''

8) Thymen Arensman (IGD) +11''

9) Michael Storer (TUD) +13'

10) Alex Baudin (DAT) +21''

Classifica generale Giro d'Italia 2024

1) Tadej Pogacar (UAD) in 28h14'42''

2) Daniel Felipe Martinez (BOH) +2'40''

3) Geraint Thomas (IGD) +2'58''

4) Ben O'Connor (DAT) +3'39''

5) Cian Uijtdebroeks (TVL) +4'02''

6) Antonio Tiberi (TBV) +4'23''

7) Lorenzo Fortunato (AST) +5'15''

8) Einer Rubio (MOV) +5'28''

9) Thymen Arensman (IGD) +5'30''

10) Jan Hirt (SOQ) +5'53''  

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