Ciclismo, Miguel Angel Lopez sospeso dall'Uci. Le motivazioni
Il provvedimento per il colombiano nasce dopo mesi di indagine: nel mirino i rapporti con il controverso medico Marcos Maynar
Roma, 26 luglio 2023 - Non c'è pace per Miguel Angel Lopez, sospeso dall'UCI a causa del presunto coinvolgimento con Marcos Maynar, il medico legato a un traffico di sostanze proibite.
I fatti
La vicenda affonda le sue radici in indagini nate nel 2022, di fatto l'ultimo anno in cui il colombiano era stato protagonista a livelli altissimi nel ciclismo mondiale, con tanto di podio sfiorato alla Vuelta 2022. In realtà le prime nubi di quella che si sarebbe rivelata un'autentica bufera erano spuntate qualche mese prima: per la precisione alla vigilia del Giro d'Italia 2022, corsa da cui Lopez si ritirò nella tappa 4 a causa di un problema alla coscia. Secondo le indagini condotte dall'ITA (International Testing Agency) poco prima della Corsa Rosa il colombiano sarebbe incappato in una potenziale violazione del regolamento antidoping per uso e possesso di una sostanza proibita. Al termine dell'estate arrivò il primo tuono della tempesta tuttora in corsa, con la burrascosa separazione dall'Astana Qazaqstan Team, la squadra in cui Lopez si è consacrato come uno dei migliori scalatori della sua generazione: con tanto di parentesi infelice alla Movistar Team. Insomma, neanche il ritorno alla casa madre ha tranquillizato le acque intorno a uno dei corridori notoriamente più discoli del gruppo: lo sa bene Enric Mas, col quale il colombiano era stato protagonista di una dura polemica a distanza che ben aveva fotografato l'aria tesissima che si respirava alla Movistar.
La difesa di Lopez
Il recente trasferimento al Team Medellin-EPM sembrava aver riportato il sereno in casa Lopez, con tanto di ottimi risultati raccolti su strada. Invece è arrivata la doccia freddissima dell'UCI, che accusa il classe '94 di aver fatto uso di iniezioni di un ormone proibito. Il diretto interessato non ci sta e prova a difendersi a mezzo stampa. "Non sono a conoscenza delle prove in possesso all'UCI. So solo che mancano prove oggettive e che tutti i miei test antidoping hanno dato esito negativo. Non ho mai ricevuto né utilizzato o addirittura richiesto alcuna sostanza vietata: neanche durante il Giro d'Italia 2022, secondo quanto riferito dall'accusa". Insomma, Lopez respinge in blocco un provvedimento che rischia di pesare parecchio a maggior ragione alla luce del periodo in cui è stato emesso. "Utilizzerò tutti i mezzi legali in mio possesso per riabilitare il mio nome. All'UCI chiedo la revoca di questa sospensione. Si tratta di un provvedimento sproporzionato - continua il colombiano - che per giunta arriva nel momento sbagliato: l'indagine va avanti da mesi e non c'era alcuna urgenza di fermarmi a pochi giorni dal Mondiale. Il tutto senza neanche avermi fornito le spiegazioni richieste". A meno di revoche all'ultimo respiro dell'UCI è infatti impossibile vedere protagonista nell'imminente rassegna iridata di Glasgow, forse l'ultima occasione per tornare alla ribalta a livelli altissimi dopo il recente trasferimento presso la formazione di casa: di certo non proprio una squadra di rilievo, non a caso tagliata fuori da tutte le corse più importanti.
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