Vingegaard, dopo il Tour arriva la Vuelta: il danese a caccia della storica doppietta

Solo in tre hanno vinto le due corse nello stesso anno: tra i principali rivali ci sono Evenepoel, Mas e il compagno di squadra Roglic

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
25 luglio 2023
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 25 luglio 2023 - Neanche il tempo di vincere dopo un dominio inoppugnabile il Tour de France 2023 che Jonas Vingegaard lancia già la prossima sfida. E che sfida: andare alla Vuelta 2023 con l'obiettivo di centrare una doppietta tutt'altro che frequente e semplice da realizzare.

I precedenti

Finora la missione è riuscita soltanto a Jacques Anquetil nel 1963, a Bernard Hinault nel 1978 e a Chris Froome nel 2017. Quest'ultimo caso, il più recente, è il più vicino anche per l'attuale composizione del calendario, quella che vede la corsa spagnola in programma circa un mese dopo quella francese. Insomma, tutti nomi grossi che hanno messo a referto quello che a partire dal 26 agosto inseguirà anche Vingegaard. Curiosamente, il primo avversario del danese sarà il compagno di squadra Primoz Roglic. A tal riguardo la Jumbo-Visma, che ha già messo in carniere anche il Giro d'Italia 2023 proprio grazie allo sloveno, è stata chiara: i due portabandiera partiranno da Barcellona entrambi con i galloni di capitano, con la strada che verosimilmente emetterà i suoi verdetti definitivi. Chissà come avrà reagito Roglic all'inattesa notizia, quella della partecipazione alla Vuelta di Vingegaard, il cannibale del Tour che sta diventando sempre più divisivo. Non a tutti gli appassionati del ciclismo piace lo stile del danese, che vince ma senza quel tocco di fantasia che issa i corridori dalla categoria dei fuoriclasse a quella dei miti. La rivalità con Tadej Pogacar affonda le sue radici anche in questa dicotomia: rivalità che però non si consumerà alla prossima Vuelta, dove comunque la startlist si preannuncia di tutto rispetto.

Gli altri

Tra essi c'è Remco Evenepoel, il campione in carica che dovrà rispondere sul campo alle tante critiche piovute sul suo conto dopo il frettoloso ritiro dal Giro: la causa era ufficialmente la positività al Covid, ma per qualche malpensante dietro la resa del belga c'erano le prime difficoltà accusate in salita. L'ingresso nel lotto dei pretendenti alla maglia rossa di Vingegaard di certo non avrà fatto piacere a Evenepoel, come confermato indirettamente da Patrick Lefevere, il gran capo della Soudal Quick-Step. "La presenza al via di Vingegaard mi ha colpito. L'intera Jumbo-Visma è una squadra molto forte, ma ovviamente dovranno fare i conti con il verdetto della strada. Loro avranno due capitani, mentre noi concentremo tutte le forze su Remco: questo potrebbe essere un vantaggio per noi, che nella scorsa edizione siamo stati bravi a vincere nonostante i tanti ritiri con cui abbiamo dovuto fare i conti". Più defilata c'è la candidatura di Enric Mas, che ha un parere diverso sull'iscrizione al via del fresco vincitore della Grande Boucle. "La presenza di Vingegaard aiuterà lo spettacolo. Quanto a me, mi sento bene e voglio arrivare al meglio alla Vuelta nonostante la forma non sia ancora al top dopo la caduta occorsa al Tour: finché la ferita della clavicola operata non sarà totalmente guarita purtroppo non posso forzare la mano negli allenamenti".

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