Tour de France 2023, tappa 20: riscatto Pogacar. Ciccone a pois. La classifica

Lo sloveno batte in volata Vingegaard, che mette le mani sulla sua seconda Grande Boucle di fila. Gioia per l'Italia: dopo Chiappucci torna la leadership nella classifica degli scalatori

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
22 luglio 2023
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Le Markstein Fellering (Francia), 22 luglio 2023 - La tappa 20, quella che di fatto plasma la classifica generale finale del Tour de France 2023, si snoda in due parti: la prima premia Giulio Ciccone, che riporta la maglia a pois in Italia a distanza di 31 anni dall'impresa di Claudio Chiappucci e Thibaut Pinot, che si congeda dalla Grande Boucle con un attacco sulle strade di casa. La seconda parte è quella che vede salire in cattedra gli uomini più attesi. Due su tutti: Jonas Vingegaard, che vuole blindare ulteriormente la sua maglia gialla e Tadej Pogacar, che sogna il riscatto con la vittoria parziale. Entrambi riescono a portare a termine le rispettive imprese: il danese si avvia alla vittoria del suo secondo Tour di fila, mentre lo sloveno cancella le amarezze di questa settimana, quella in cui è emerso con tutta la sua prepotenza il ritardo nella preparazione fisica dopo la caduta occorsa alla Liegi-Bastogne-Liegi 2023. Insomma, vissero tutti (quasi) felici e contenti e probabilmente è giusto così: chiunque concluderà questa Grande Boucle sarà un eroe. Anche Carlos Rodriguez, che cade in discesa, sbatte il volto e vive un autentico calvario per il resto della frazione, subendo il sorpasso in classifica generale da parte di Simon Yates: Adam completa invece il podio e si piazza dietro i due marziani, la cui rivalità ha animato la corsa dall'inizio alla fine. Un grande risultato per un corridore che sembrava poco adatto ai Grandi Giri, così si riscatta l'intera UAE Team Emirates, che quest'anno ha smentito tutti gli scettici, dimostrandosi a tratti più solida della Jumbo-Visma. L'ultimo atto del Tour è la consueta passerella finale prevista dalla tappa 21, la Saint-Quentin-en-Yvelines-Paris Champs-Élysées: 115,1 km e un GPM di quarta categoria da scalare nel contesto di quella che sarà una grande festa per tutti i corridori ancora in gioco.  

La cronaca

  I primi tentativi di fuga vengono controllati dal gruppo, che scollina compatto sul Ballon d'Alsace (11,5 km con una pendenza media del 5,2%): il primo a passare è Giulio Ciccone (Lidl-Trek), chiamato oggi a difendere la sua maglia a pois. Sulla seguente discesa si consuma il primo colpo di scena della giornata: Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Sepp Kuss (Jumbo-Visma) sono protagonisti di una bruttissima scivolata in discesa, con lo spagnolo che ha la peggio e perde inizialmente contatto dal plotone. Il traguardo volante di Fresse-sur-Moselle sorride a Mads Pedersen (Lidl-Trek), che poi torna a lavorare per il suo capitano, che entra nella fuga buona: insieme all'abruzzese ci sono Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic), Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), Chris Harper (Team Jayco AlUla) e Maxim Van Gils (Lotto Dstny). In questo attacco, curiosamente, all'inizio figurava anche Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), convinto poi dal resto della comitiva a desistere per non stroncare sul nascere l'azione. Intanto Ciccone scollina per primo anche sul Col de la Croix des Moinats (5,2 km con una pendenza media del 7%) e sul Col de Grosse Pierre (3,2 km con una pendenza media dell'8%): su queste ultime rampe Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), alle ultime battute della sua carriera al Tour e per giunta sulle strade di casa, aggancia la testa della corsa insieme a Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Kevin Vermaerke (Team DSM-Firmenich) e Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost). Il Col de la Schlucht (4,3 km con una pendenza media del 5,4%) emette il verdetto più atteso dall'intera Italia: Ciccone scollina per primo ed è ufficialmente la maglia a pois di questo Tour. Smaltiti i festeggiamenti in corsa, i battistrada continuano a crederci sul Petit Ballon (9,3 km con una pendenza media dell'8,1%): Pinot accelera e fa il vuoto, riuscendo a scollinare per primo tra due ali di folla. Al suo inseguimento sono rimasti i soli Pidcock, Harper e Barguil, alle prese con una discesa complicatissima che costa cara a David Gaudu (Groupama-FDJ). Il suo compagno di squadra Pinot approccia invece ancora in testa il Col du Platzerwasel (7,1 km con una pendenza media dell'8,4%): in gruppo invece c'è l'attacco di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), manco a dirlo tallonato dalla maglia gialla. I due non fanno il vuoto e vengono raggiunti da Felix Gall (AG2R Citroen Team). Questo terzetto si avvicina rapidamente all'altro trio, quello al comando composto da Pinot, Pidcock e Barguil. Questi ultimi vengono presto superati, mentre alle loro spalle si consuma il duello tutto in salsa Yates che aveva aperto il Tour: Simon (Team Jayco AlUla) scatta e Adam (UAE Team Emirates) prova a riportarsi alla sua ruota. I due gemelli agganciano e superano Pidcock, Barguil e Pinot, mentre a scollinare per primo è Gall, che sfrutta le solite operazioni di controllo tra Vingegaard e Pogacar. I due Yates raggiungono il terzetto al comando, ma con mansioni diverse: Adam lavora per Pogacar, mentre Simon sogna lo sgarbo al gemello per strappargli il terzo gradino del podio. Alla fine a spuntarla è l'UAE Team Emirates: Adam tira la volata a Pogacar, che ancora una volta nello stretto batte Vingegaard, la maglia gialla di Parigi.  

Ordine d'arrivo tappa 20 Tour de France 2023

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 3h27'18'' 2) Felix Gall (ACT) st 3) Jonas Vingegaard (TJV) st 4) Simon Yates (JAY) st 5) Adam Yates (UAD) +7'' 6) Warren Barguil (ARK) +33'' 7) Thibaut Pinot (GFC) +33'' 8) Pello Bilbao (TBV) +33'' 9) Tobias Halland Johannessen (UXT) +50'' 10) Rafal Majka (UAD) +50''  

Classifica generale Tour de France 2023

  1) Jonas Vingegaard (TJV) in 79h16'38'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +7'29'' 3) Adam Yates (UAD) +10'56'' 4) Simon Yates (JAY) +12'23'' 5) Carlos Rodriguez (IGD) +12'57'' 6) Pello Bilbao (TBV) +13'27'' 7) Jai Hindley (BOH) +14'44'' 8) Felix Gall (ACT) +16'09'' 9) David Gaudu (GFC) +23'08'' 10) Guillaume Martin (COF) +26'30''  

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