Tour de France 2023, tensione in seno alla Jumbo-Visma?

A sorpresa volano scintille tra Van Aert e Vingegaard, che antepone le sue ambizioni ai giochi di squadra: "Mi interessa solo la classifica generale"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
2 luglio 2023
Wout Van Aert e Jonas Vingegaard (Ansa)

Wout Van Aert e Jonas Vingegaard (Ansa)

Che dopo appena due tappe l'ormai proverbiale armonia in casa Jumbo-Visma stia cominciando a scricchiolare? Il dubbio lo ha fatto sorgere Jonas Vingegaard, che forse inizia a soffrire la concorrenza interna con l'altro leader Wout Van Aert. E viceversa  

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Tensione tra Vingegaard e Van Aert?

Ieri il belga, sulle dure pendenze dei saliscendi baschi, era apparso in netta difficoltà, mentre oggi è stato il migliore della volata di gruppo: quella che tuttavia non è bastata per evitare la beffa confezionata da Victor Lafay, che ha fatto esultare la Cofidis al Tour de France addirittura dopo 15 anni. La sparata del francese ha sorpreso tutti: specialmente i big che intanto si studiavano e si marcavano a vicenda. In questa fase Van Aert è stato lasciato solo dalla squadra, in realtà già spremuta in diverse unità dopo una frazione molto complicata. Il più fresco era Vingegaard, che non ha collaborato: per il danese, evidentemente, il tarlo fisso è quell'eterno duello con Tadej Pogacar che comincia a regalare le prime scintille. "Per me è stata una buona giornata, anche se ovviamente avrei preferito vedere Wout vincere. C'è un po' di delusione, ma forse abbiamo limitato i danni dal punto di vista degli abbuoni". Insomma, nella testa di Vingegaard non c'è altro che il testa a testa che si profila con Pogacar, che lentamente ma inesorabilmente sta già allungando in classifica generale. E Van Aert? "Ho già fatto qualcosa per Wout: oggi nel finale avrei potuto collaborare con Tadej per andare via, ma non ho tirato proprio per aiutare il mio compagno di squadra. Il mio focus resta sulla lotta per la vittoria finale. Io e Wout abbiamo obiettivi diversi - ammette Vingegaard - ma ovviamente sono dispiaciuto che non abbia vinto". Ci mancherebbe pure, verrebbe da dire considerando il lavoro prezioso del fuoriclasse belga nella scorsa edizione per confezionare la Grande Boucle vinta a sorpresa dal danese.

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Van Aert a rischio ritiro?

  Forse per la prima volta in assoluto dal bus giallo della Jumbo-Visma traspare un nervosismo inconsueto per una formazione che ha abituato il grande pubblico a una coesione che spesso è sfociata anche in gesti plateali di dubbio gusto, come gli arrivi al traguardo a braccetto. Ora invece il peso di avere in rosa due potenziali capitani, seppur in ambiti diversi, comincia a sentirsi. Il tutto senza considerare l'incognita che ruota intorno a Van Aert, che ha da tempo affermato di essere pronto a lasciare il Tour in caso di nascita del secondo figlio. Oggi il belga, che almeno a parole si è sfilato dalla lotta per la maglia verde, ha in parte allontanato questo scenario che priverebbe Vingegaard di un prezioso aiuto quando la strada salirà realmente. A tal riguardo, il verdetto emesso dai Paesi Baschi è preoccupante, con l'UAE Team Emirates di Pogacar che è sembrata stranamente più competitiva in salita. Per tutti naturalmente lo scenario potrebbe comunque ribaltarsi nelle prossime settimane, quelle che plasmeranno la classifica generale finale.

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