Tour de France 2023, tappa 2. Lafay beffa i big. Ordine d'arrivo e classifica generale

Il francese della Cofidis batte con una sparata dalla distanza Van Aert e Pogacar, che mette in carniere gli 8'' di abbuono previsti dallo Jaizkibel. Adam Yates resta leader

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
2 luglio 2023
Victor Lafay, vincitore della tappa 2 (Ansa)

Victor Lafay, vincitore della tappa 2 (Ansa)

Saint-Sébastien (Spagna), 2 luglio 2023 - La tappa 2 del Tour de France 2023 confeziona un'altra giornata all'insegna dello spettacolo. Sui tanti saliscendi dei Paesi Baschi prima si rendono protagonisti i fuggitivi del mattino, tra i quali la maglia a pois Neilson Powless e poi addirittura gli uomini in lotta per la classifica generale, tra i quali non figurano più i ritirati Enric Mas e Richard Carapaz. C'è invece Tadej Pogacar, che scollina per primo sullo Jaizkibel e mette in carniere 8'' di abbuono, con Jonas Vingegaard alla sua ruota che si accontenta di 5'' di abbuono. Lo sloveno prova a entrare anche nella volata finale, ma l'eccessivo attendismo imposto dalla Jumbo-Visma, al lavoro per Wout Van Aert, spiana la strada alla sparata strepitosa di Victor Lafay: il belga, che in precedenza aveva dovuto replicare in prima persona su diversi altri attacchi, chiude alle sue spalle tra mille rimpianti, con Pogacar che si piazza sull'ultimo gradino del podio, mentre il suo compagno di squadra Adam Yates resta in maglia gialla. Il percorso continua a essere mosso nella tappa 3, la Amorebieta-Etxano-Bayonne: 193,5 km che nella prima parte prevedono 4 GPM da scalare che si preannunciano il terribile fertile per qualche fuga, salvo poi spianare la strada a un eventuale arrivo in volata.  

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La cronaca

Oltre a Enric Mas (Movistar Team), costretto a ritirarsi già nel corso della tappa 1, la corsa perde anche Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), che non si presenta al foglio-firma a causa dei postumi della caduta occorsa nel medesimo punto: curiosamente è invece ancora in corsa Torstein Traeen (Uno-X Pro Cycling Team), caduto a sua volta ieri, nonostante una frattura al gomito. Chi è al via è Stan Dewulf (AG2R Citroen Team), costretto a fermarsi subito per una foratura: il gruppo attende il rientro del belga con fair play prima che partano gli scatti per creare la fuga buona di giornata. Il primo a farsi vedere è Victor Campenaerts (Lotto Dstny), ma l'attacco buono è quello portato da Rémi Cavagna (Soudal Quick-Step), Edvald Boasson Hagen (Team TotalEnergies) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Il gruppo, complice l'arrivo della pioggia, lascia subito spazio ai battistrada, che guadagnano presto oltre 4' di vantaggio. Il passaggio sul traguardo volante di Legutio sorride a Boasson Hagen, il veterano al quale gli altri fuggitivi lasciano campo libero: lo sprint in seno al gruppo, ben più sentito, premia invece Sam Welsford (Team DSM-Firmenich). Sulle prime rampe del Col d'Udana (4,5 km con una pendenza media del 5,1%) i battistrada possono contare su un vantaggio di 4'30'': a scollinare per primo è Powless, che si ripete sulla Cote d'Aztiria (2,7 km con una pendenza media del 5,3%) blindando così ulteriormente la sua maglia a pois. Intanto in gruppo Alexander Edmondson (Team DSM-Firmenich) è protagonista di una scivolata senza grosse conseguenze, mentre l'UAE Team Emirates, sui tanti saliscendi di giornata (non evidenziati come GPM) comincia a dettare un ritmo più serrato che obbliga i fuggitivi ad accelerare: a pagarne lo scotto è Cavagna, che a 70 km dal traguardo si stacca. La sede stradale è piuttosto stretta: non a caso alcuni corridori, tra i quali Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) e Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), sono protagonisti di un contatto senza particolari conseguenze. Powless transita per primo anche sulla Cote d'Alkiza (4,2 km con una pendenza media del 5,7%), mentre Matteo Trentin (UAE Team Emirates), uno dei pochi italiani in gara, scivola in discesa: questo intoppo nell'inseguimento dà nuova linfa ai battistrada, che tornano a poter amministrare un vantaggio più che rincuorante di 2'10''. La coppia al comando approccia la Cote de Gurutze (2,6 km con una pendenza media del 4,7%) con un gap di 1'50'' prima che Powless saluti la compagnia di Boasson Hagen. In gruppo intanto una caduta coinvolge Maxim Van Gils (Lotto Dstny) e Ben O'Connor (AG2R Citroen Team): poco prima Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e Axel Zingle (Cofidis) avevano dovuto fare i conti con dei problemi meccanici. La marcia solitaria di Powless continua anche ai piedi dello Jaizkibel (8,1 km con una pendenza media del 5,3%), mentre dal gruppo perde presto contatto Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck). A 19 km dal traguardo il drappello principale riprende lo statunitense e accelera grazie a Rafal Majka (UAE Team Emirates): ne pagano le conseguenze Thibaut Pinot, Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step). E' il preludio alla volata di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che si aggiudica gli 8'' di abbuono messi in palio sul GPM: alla sua ruota c'è Vingegaard, che mette invece in tasca 5'' di abbuono, con Simon Yates (Team Jayco AlUla) che deve accontentarsi di 2'' di abbuono. In discesa Bilbao prova a fare il vuoto, ma la Jumbo-Visma chiude in fretta prima di ripetersi su Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe). E' di ben altro spessore la rasoiata di Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), sulla cui ruota si portano Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek). Ci prova poi Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) ma chi beffa il gruppo è Victor Lafay (Cofidis): Van Aert si mette in proprio per provare a ricucire, ma deve accontentarsi - con tanti rimpianti - della piazza d'onore.  

Ordine d'arrivo tappa 2 Tour de France 2023

  1) Victor Lafay (COF) in 4h46'39'' 2) Wout Van Aert (TJV) st 3) Tadej Pogacar (UAD) st 4) Tom Pidcock (IGD) st 5) Pello Bilbao (TBV) st 6) Mattias Skjelmose (LTK) st 7) Michael Woods (IPT) st 8) Romain Bardet (DSM) st 9) Dylan Teuns (IPT) st 10) Jai Hindley (BOH) st

Classifica generale Tour de France 2023

 1) Adam Yates (UAD) in 9h09'18'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +6'' 3) Simon Yates (JAY) +6'' 4) Victor Lafay (COF) +12'' 5) Wout Van Aert (TJV) +16'' 6) Jonas Vingegaard (TJV) +17'' 7) Michael Woods (IPT) +22'' 8) Mattias Skjelmose (LTK) +22'' 9) Jai Hindley (BOH) +22'' 10) Mikel Landa (TBV) +22''

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