Napoli, si avvicina il rinnovo di Zielinski. Cifre, dettagli e retroscena
L'annuncio, curiosamente, arriva tramite Lotito: il presidente della Lazio beffato dal desiderio del polacco di restare in azzurro
Napoli, 25 luglio 2023 - La tirata a mezzo stampa di Aurelio De Laurentiis sul tasto rinnovi ha sortito i suoi effetti: dopo il prolungamento a vita di capitan Giovanni Di Lorenzo arriva la schiarita probabilmente definitiva sul fronte Piotr Zielinski, curiosamente preannunciata da Claudio Lotito.
La svolta
Da un mattatore del calcio italiano all'altro: una delle prime novità di mercato della sessione estiva del Napoli arriva da casa Lazio, con il numero uno di Formello che confessa a chiare lettere il rifiuto ricevuto dal polacco nonostante un'offerta sulla carta più alta di quella presentata dal collega De Laurentiis. Per le cifre ufficiali è impossibile ovviamente rimettersi a Lotito, che ha avuto il merito di sbloccare inconsapevolmente una situazione in stallo ormai da mesi. La prima svolta sarà arrivata dal corteggiamento serrato della Lazio e in particolare di Maurizio Sarri, desideroso di riabbracciare uno dei suoi pupilli, nonché uno dei giocatori più valorizzati dal suo lavoro: forse più sotto il profilo psicologico che tecnico. Sono infatti lontani i tempi in cui di Zielinski si parlava come di un centrocampista tanto dotato sotto il profilo qualitativo quanto deficitario sul piano della personalità in campo: con il tempo il classe '94 è diventato sempre più centrale nel progetto azzurro, coronando questa crescita con il recente scudetto che lo ha visto uno dei più grandi protagonisti. Dopo le feste tra le parti è arrivato il momento delle riflessioni del caso e non solo per il fresco tricolore cucito sul petto: la scadenza del contratto (30 giugno 2024) imponeva dei ragionamenti piuttosto cinici per evitare un altro bagno di sangue per la società dopo le tante partenze da parametro zero della scorsa estate. Nel corso delle settimane le trattative hanno vissuto alterne vicende, con tanto di picchi opposti che hanno agitato delle acque già piuttosto mosse dopo gli addii di Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli. Lo spauracchio paventato a più riprese da un De Laurentiis forse ferito proprio dall'esodo che ha seguito il tripudio era a finte molto fosche: in mancanza di rinnovo, per Zielinski si sarebbero aperte le porte dell'inserimento nell'elenco dei fuori rosa insieme all'altro reietto Hirving Lozano. Già, Lozano: per il messicano il lieto fine sembra ancora lontano. Quel lieto fine che invece nelle ultime ore, su imbeccata di un Lotito nelle inconsapevoli vesti di sensale, è arrivato a far da preludio all'unico elemento che manca per brindare a un altro rinnovo quasi a vita: il crisma dell'ufficialità.
Le cifre
Una bozza di contratto esiste già, con Zielinski che dovrebbe legarsi al Napoli fino al 2026. La nuova scadenza in effetti non era il problema principale della vicenda. Neanche lo scudetto ha distolto De Laurentiis dalla missione che si è prefissato da anni, per la precisione dall'immediato post Covid: ridurre il monte ingaggi. Anzi: proprio la vittoria dello scorso campionato ha dato ulteriore vigore alle manovre societarie del patron, ora più che mai convinto di continuare a battere la strada virtuosa in campo e soprattutto fuori. Le uniche follie dal punto di vista contrattuale saranno riservate ai fuoriclasse della rosa: Victor Osimhen prima e Khvicha Kvaratskhelia poi, in rigoroso ordine di urgenza, saranno presto oggetto di trattative serrate per evitare assalti dal mercato. A tal riguardo, le ultime indicazioni lasciano presagire lo scenario opposto: il georgiano entro la fine dell'estate dovrebbe essere blindato dal Napoli, mentre il nigeriano, a dispetto di una scadenza più vicina (30 giugno 2025), è ancora nel pensatoio nonostante l'accelerata degli ultimi giorni. Più che un'accelerata quella per Zielinski è stata una volata vera e propria che sta per condurre alla linea del traguardo del nuovo contratto: firma fino al 2026 con uno stipendio da 2,5 milioni a fronte dei 4,5 milioni netti attualmente percepiti dal polacco. Proprio come preannunciato da Lotito e come da desiderio di De Laurentiis, che riesce a trattenere una delle colonne della rosa e lo fa anche abbassando il monte ingaggi. Insomma, meglio di così la vicenda non poteva chiudersi, con il Napoli che continuerà a poter contare su uno dei pilastri della squadra per provare a difendere il titolo vinto l'anno scorso, oltre magari a sognare l'assalto alla Champions League tanto ambito ad ADL, il Re Mida che cerca di raddrizzare un'estate iniziata forse con più nubi all'orizzonte del previsto. In realtà, al di là dei rinnovi dei grandi della rosa, la criticità da dirimere ora riguarda la difesa, con la caccia all'erede di Kim Min-Jae che si sta rivelando più complicata del previsto nonostante il budget molto importante a disposizione di Mauro Meluso. Lo scenario in effetti non è inedito per il Napoli, non nuovo a una prospettiva del genere che sembra quasi paradossale: avere tra le mani una corposa somma frutto dell'incasso di una clausola rescissoria ma non riuscire a sbloccare rapidamente il mercato. I fattori in ballo sono due: la consapevolezza delle altre società di ritrovarsi come controparte un club dalle casse piene e l'intenzione del suddetto club di non subire alcun ricatto nelle trattative proprio per questo motivo. Da qui l'ordine di De Laurentiis di non andare oltre un determinato tetto (quantificabile in circa 18 milioni) per il nuovo difensore. Il problema è che tutti i nomi sul taccuino di Meluso costano molto di più e che le opzioni meno care sono forse anche le meno convincenti. In attesa di risolvere questo problema bello grosso, il Napoli ne sistema uno apparentemente più piccolo ma forse, in realtà, ancora più delicato: il rinnovo di Zielinski, ormai a un passo, puntella il centrocampo, blindando la permanenza di uno dei veterani della rosa e magari dà anche ulteriore slancio alle altre trattative in ballo per prolungare i contratti ancora in bilico. Il tutto riducendo anche l'ammontare di quello che era uno degli stipendi più pesanti dell'intera squadra. Insomma, un toccasana per il progetto azzurro, nonché una risposta ai precedenti addii di lusso che hanno scosso l'immediato post scudetto.
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