Napoli, infortunio per McTominay in Nazionale. Roma a rischio

Lo scozzese ha lasciato anzitempo il match contro la Polonia per un fastidio alla caviglia: dopo l'allarme delle prime ore, adesso prevale il partito dell'ottimismo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
19 novembre 2024
Scott McTominay (Ansa)

Scott McTominay (Ansa)

Napoli, 19 novembre 2024 - Non c'è sosta senza spine: nella precedente pausa del campionato per lasciare spazio alle Nazionali a infortunarsi, e neanche tanto lievemente, era stato Stanislav Lobotka, con il ritorno in campo che è avvenuto proprio a ridosso di quest'altro stop e, tra l'altro, senza neanche il privilegio (dal punto di vista del Napoli) di rinunciare alla nuova convocazione. Scampato il pericolo per Romelu Lukaku, a quanto pare solo da gestire fisicamente e quindi apparentemente senza particolari criticità da monitorare, stavolta il destino infausto pare toccato a Scott McTominay, uscito malconcio dal match tra la sua Scozia e la Polonia.

Ansia McTominay

La soddisfazione della vittoria, valsa a evitare l'ultimo posto del Gruppo 1 della Lega A di Nations League, nel caso dell'ex Manchester United, non esattamente un giocatore fragile o comunque abituato ad alzare subito bandiera bianca, è stata offuscata dalla paura per un fastidio alla caviglia sinistra che andrà verificato per capire se la sostituzione avvenuta al 76' sia stata solo a titolo precauzionale o meno. Il problema pare nato da un movimento errato sul terreno di gioco e, dunque, senza il contatto con alcun avversario: un problema che, appunto, andrà rivalutato già oggi, quando è atteso il rientro a Castel Volturno dello scozzese. Difficile anche solo azzardare un pronostico sull'esito dei rilievi che saranno effettuati dallo staff medico del club partenopeo, che comunque dovrà continuare a monitorare lo stesso Lukaku nonostante il sospiro di sollievo delle ultime ore. A parte il rischio peggiore, cioè l'eventuale presenza di lesioni (spauracchio a quanto pare già scongiurato), in questi casi a pesare molto sono le sensazioni del diretto interessato: qualora McTominay avvertisse ancora dolore, la sua presenza contro la Roma potrebbe essere a rischio a prescindere dall'ottimismo ventilato dai primi rilievi.

La speranza di Antonio Conte e della stessa tifoseria è appesa alla tempra del classe '96, un guerriero che eventualmente, prima di abdicare, le proverà tutte: a maggior ragione in un match importante, per diverse ragione. Si parte appunto dalla sosta, un'interruzione del campionato che, in quanto tale, lascia molti interrogativi sia a chi vi si era approcciato in buone condizioni sia a chi, e potrebbe essere proprio il caso della Roma, vi era arrivato toccando praticamente il fondo: sulla carta, a maggior ragione dopo un cambio in panchina, quello che nella situazione in esame ha visto Claudio Ranieri rilevare Ivan Juric, la pausa rema dalla parte di chi in precedenza era in difficoltà.

In realtà, lo stesso Napoli nelle ultime partite era apparso un po' in riserva in quanto a energie fisiche e forse ancora di più mentali. Se è vero che a ogni potere corrispondono grandi responsabilità, il primato in classifica con alle spalle una folta schiera di inseguitrici sempre più vicine e minacciose sta cominciando a pagare un po' il suo dazio a una squadra partita all'alba della stagione con le credenziali della grande caduta in disgrazia e quasi da rifondare: trend, tra l'altro, confermato dal mercato faraonico operato da Aurelio De Laurentiis. Tra gli innesti più preziosi (e costosi) figura proprio McTominay, diventato subito il padrone del centrocampo grazie alle sue qualità principali: duttilità, potenza, capacità di disimpegnarsi bene in entrambe le fasi e leadership al servizio di Conte. Chissà se anche contro la Roma, anche se le prime sensazioni sono positive.

Dubbio Olivera-Spinazzola

Non solo lo scozzese: a inquietare un po' la lunga marcia di avvicinamento del tecnico salentino verso il match che potrebbe confermare il primato del Napoli nonostante la bagarre dietro o, viceversa, sancire il primo sorpasso dalle retrovie è anche la fascia bassa di sinistra. Mathias Olivera, come di consuetudine durante le soste, tornerà tardi dal Sudamerica e non è detto che la cosa non possa aiutare Leonardo Spinazzola che, dal canto suo, si presenterà alla gara contro i giallorossi con le mai banali credenziali di fresco ex di turno. Alla Roma il classe '93 ha collezionato 151 presenze, impreziosite da 7 gol e 21 assist, prima della decisione, probabilmente comune, di separare le proprie strade la scorsa estate. A quel punto, sul campione di Euro 2020, titolo vinto tra l'altro in stampelle dopo l'infortunio al tendine di Achille sinistro occorso contro il Belgio, è piombato il Napoli per espressa volontà di Conte, con la firma che sarebbe presto arrivata fino al 30 giugno 2026 dietro pagamento di uno stipendio netto di 1,8 milioni, che a livello lordo sale a 3,3 milioni. Investitura importante e numeri ancora più importanti, che sembravano il preludio a un utilizzo in campo più massiccio. Invece, dopo un inizio di avventura con buoni numeri, il minutaggio di Spinazzola ha cominciato a rallentare di pari passo con la crescita in campo di Olivera, avvenuta a maggior ragione dopo che a Castel Volturno è tornata in pianta stabile la difesa a quattro. La chance per provare a risalire la china si presenta ora che l'uruguaiano tornerà nel capoluogo campano quasi a ridosso della sfida contro la Roma, proprio il passato di Spinazzola, che così come Lukaku, a quanto pare pienamente ristabilito dalle noie al ginocchio, proverà a far leva sul fattore ex per scacciare via qualche nuvolone.

Poi c'è chi come McTominay è finito a sua volta sull'elenco dei giocatori in dubbio. Le sensazioni, ora dopo ora, si fanno sempre più rincuoranti, ma l'impressione è che il nodo possa essere sciolto solo nei prossimi giorni, quelli che Conte avrebbe sperato di vivere con meno grattacapi. Invece non sarà così e chissà, tanto per restare in tema di seconde linee, che non sia costretto a scaldare i motori Michael Folorunsho, un altro che nel recente passato ha dovuto convivere con diversi acciacchi, oltre a essere reduce da un'estate vissuta su un'altalena: prima il maxi rinnovo, corredato tra l'altro dall'insperata convocazione in Nazionale per Euro 2024, e poi l'ingresso nell'elenco dei giocatori da cedere.

Leggi anche - Genoa, esonerato Gilardino: arriva Vieira  

Continua a leggere tutte le notizie di sport su