Ciclismo, Milan Vader come Fabio Jakobsen: dal coma alla vittoria di tappa al Tour of Guangxi
Un anno e mezzo dopo la terribile caduta in Spagna in cui ha rischiato la paralisi, l'olandese centra il suo primo successo in Cina
Roma, 15 ottobre 2023 – Dal coma alla vittoria. Quel che è accaduto al velocista olandese Fabio Jakobsen, a segno un anno dopo il terribile incidente in Polonia in seguito al quale aveva persino ricevuto l’estrema unzione, lo vive adesso il suo connazionale Milan Vader, 27 anni, passato al ciclismo su strada dopo essersi affermato nella mountain bike. Conquistando il suo primo successo nella quarta tappa del Tour of Guangxi in Cina, su un arrivo in salita che ha stremato l’intero gruppo, l’atleta della Jumbo esce finalmente da un tunnel imboccato nella primavera dello scorso anno dopo una spaventosa caduta in Spagna, nella quale ha rischiato la paralisi.
Riavvolgendo il nastro, bisogna tornare alla primavera del 2022, al giro dei Paesi Baschi. In un tratto di discesa Vader, alla prima stagione da gregario di campioni come Roglic e Vingegaard, resta coinvolto in una maxi caduta e vola oltre il guard rail. All’ospedale di Bilbao il suo bollettino medico è simile a un trattato di anatomia: otto costole incrinate, fratture a clavicola, scapola, orbita oculare e zigomo, traumi alle vertebre, perforazione di un polmone e della carotide che richiedono l’applicazione di un paio di stent per stabilizzarlo. Posto in coma farmacologico, viene poi operato anche al cervello per eliminare una bolla d’aria che impedisce a braccio e gamba destra di muoversi.
"Non vedo l’ora di condividere questa gioia con i miei genitori e la mia fidanzata, che nei dodici giorni in cui sono stato tenuto in coma hanno temuto che non potessi più tornare la persona che ero”, le parole di Vader, che ha tagliato il traguardo in lacrime davanti a Rochas e Carthy, memore del lungo calvario che già un anno fa, a fine stagione, gli ha permesso di tornare in bici dopo aver recuperato una decina di chili persi durante il ricovero e aver ricostruito buona parte della muscolatura, oltre a dover imparare di nuovo a camminare.
"Delle due settimane dopo l'incidente non ricordo nulla, se non l'apprensione dei miei cari perché rischiavo la paralisi. Sono loro che mi hanno tenuto in vita, li ho ripagati mettendoci testa e cuore. Non sono ancora al cento per cento, ma ero sicuro di tornare competitivo”, aggiunge l’olandese, ora al comando di una corsa che annovera corridori di fama internazionale come Uran, Chaves, Hayter, Kruijswijk e i nostri Viviani, Milan, Aleotti e Baroncini. A tre tappe dalla fine, Vader ha buone possibilità di conquistare il Tour of Guangxi, anche se il successo che conta di più l’ha già ottenuto.
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