Pagelle tappa 9 del Giro d’Italia 2023: Evenepoel vola ancora, ma i giochi non sono chiusi

Restano sotto la sufficienza Leknessund e Almeida. Bene invece Roglic

di ANGELO COSTA -
14 maggio 2023
Remco Evenepoel festeggia il ritorno in maglia rosa dopo la tappa 9 del Giro (Ansa)

Remco Evenepoel festeggia il ritorno in maglia rosa dopo la tappa 9 del Giro (Ansa)

Cesena, 14 maggio 2023 – Evenepoel vince la cronometro e torna in maglia rosa. Il voto più alto  di questa tappa numero 9 va proprio al Giro d’Italia 2023, che sta offrendo davvero un grande spettacolo. Ecco dunque promossi e bocciati della giornata.

10 al GIRO. Dopo due crono, un tappone appenninico sprecato, cadute varie e una giornata scoppiettante, ci sono cinque big in un minuto, oltretutto i predestinati della vigilia: pretendere di meglio non si poteva.

10 alla COPPIA INEOS. Thomas perde la crono per meno di un secondo, Geoghegan Hart per quasi due, ma dalla coppia british arriva una conferma: non solo promettono di correre insieme, ma ci riescono pure. Quanto alla squadra, la Ineos ne piazza cinque nei primi 17 della crono e cinque nei primi quattordici: come segnale di forza, niente male.

9 a REMCO EVENEPOEL. Meno feroce rispetto alla prima crono, fa comunque ciò che deve: sul suo territorio, non permette agli altri di entrare. Li lascia però avvicinare, perché dal doppio appuntamento contro il tempo in nove giorni esce con un vantaggio inferiore al previsto: peggio per lui, meglio per il Giro.

7 a PRIMOZ ROGLIC. Parte male, si riprende nella seconda parte e limita i danni al minimo sindacale. In ogni caso resta sulla rotta, dopo un avvio di Giro da brividi, fra la squadra smantellata dal covid e cadute che lo costringono a inseguire. Se la cattiva sorte smette di guardarlo, ha tutto per recitare la parte che gli spetta.

7 a DAMIANO CARUSO. Pedala guardando solo a se stesso, fidandosi delle buone sensazioni che lo stanno accompagnando dal primo giorno. Ha il compito di tener alto il nome del nostro ciclismo e fin qui c’è riuscito al meglio: dopo una prima settimana di contenimento, adesso ha strada e occasioni per far sentire anche la sua voce.

5 a JOAO ALMEIDA. E’ sempre lì in classifica, a distanza ravvicinata, confermando la sua caratteristica di combattente. Per essere uno specialista della crono, però, perde un po’ troppo, ma anche lui alla fine evita il peggio: adesso gli tocca la montagna, terreno che non lo spaventa, ma dove può anche spaventare.

5 a ANDREAS LEKNESSUND. Dopo cinque giorni in rosa, lascia il primato, ma non la classifica, dove continua a frequentare i quartieri alti. La crono non è il suo pane e lo conferma, in montagna promette di difendersi meglio: se riuscirà a farlo, dimostrerà di essere da corsa e non solo un comprimario.

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