Vuelta 2023, tappa 3: vince Evenepoel ed è maglia rossa. Classifica generale e ordine d'arrivo

Il belga si prende tutto sul traguardo di Andorra dopo il quale cade rovinosamente sbattendo il volto

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
28 agosto 2023

Arinsal (Andorra), 28 agosto 2023 – Dopo le anomalie dei giorni scorsi, tra una cronosquadre di fatto quasi in notturna e una frazione parzialmente neutralizzata nel finale a causa del maltempo, la tappa 3 riporta finalmente la normalità nella Vuelta 2023. In realtà, anche oggi il veleno è nella coda: il dominatore dell'arrivo di Arinsal è Remco Evenepoel, che veleggia nel gruppo dei migliori con un atteggiamento un po' sornione fino allo sprint finale, quello in cui brucia tutti gli altri nomi più attesi. A cominciare da un Jonas Vingegaard che, come già dimostrato nell'arco dell'eterno duello con Tadej Pogacar, nello stretto paga sempre dazio. Va decisamente peggio a Geraint Thomas, il grande sconfitto di giornata insieme all'intera Ineos Grenadiers. In realtà la stessa Jumbo-Visma finisce dietro la lavagna alla luce di un caos di gerarchie interne che a un certo punto sembra coinvolgere anche Sepp Kuss, di professione gregario ma improvvisamente all'attacco in un finale che, appunto, si tinge di rosso per Evenepoel quando, poco dopo il traguardo, arriva il contatto con un'addetta ai lavori. Il belga si rialza con la faccia rossa di sangue poco prima di indossare la maglia del medesimo colore, strappata ad Andrea Piccolo, che resiste finché può prima di alzare bandiera bianca. A proposito di Italia: a lungo Damiano Caruso, in fuga dal mattino, sogna il colpo grosso prima di capitolare proprio sull'ultima salita, quella che segna il primo vero scossone di questa Vuelta sempre più folle e imprevedibile che riserva colpi di scena anche dopo il traguardo. E non è un modo di dire. La tappa 4, la Andorra la Vella (Andorra)-Tarragona di 185 km, dopo lo sconfinamento segnerà il ritorno della corsa in Spagna: nel menù di giornata sono previsti 2 GPM di terza categoria nella parte conclusiva di una frazione interamente mossa che sembrano il terreno fertile per un attacco dalla distanza.

La cronaca

Dopo diversi tentativi non andati a buon fine, si forma finalmente la fuga buona: a comporla sono Amanuel Gebreigzabhier (Lidl-Trek), Pierre Latour (Team TotalEnergies), Eduardo Sepulveda (Lotto Dstny), Damiano Caruso, Jasha Sutterlin (Bahrain Victorious), Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe), Andrea Vendrame (AG2R Citroen Team), Rune Herregodts (Intermarché-Circus-Wanty), Mathis Le Berre (Team Arkéa-Samsic), José Manuel Diaz (Burgos-BH) e Jon Barrenetxea (Caja Rural-Seguros RGA). Il gap tra battistrada e gruppo si stabilizza intorno a 3'30'' allorché la corsa entra ad Andorra. Il primo sussulto lo regala il traguardo volante di Andorra la Vella, vinto da Vendrame: è il preludio alla lunga salita del Coll d'Ordino (17,3 km con una pendenza media del 7,7% e massima del 10%). Già le prime rampe scremano il drappello dei fuggitivi: Diaz accende la miccia e i primi a pagare dazio sono Vendrame, Sutterlin e Latour. Presto al comando restano i soli Caruso, Kamna e Sepulveda, mentre in gruppo il primo scatto è di Jay Vine (UAE Team Emirates): la risposta è affidata a Romain Bardet (Team DSM-Firmenich), Wilco Kelderman (Jumbo-Visma) e Andrea Bagioli (Soudal Quick-Step). L'attacco viene neutralizzato, ma a farne le spese di questo cambio di ritmo sono diversi corridori: tra essi la maglia rossa Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost). Bardet ci riprova e ancora una volta viene tallonato da Kelderman, mentre davanti anche Caruso riprova a fare il vuoto in vista dello scollinamento: per il siciliano è però in serbo la beffa servita da Sepulveda, che passa per primo. L'argentino si stacca all'inizio della lunga discesa che precede la salita finale, quella verso Arinsal (8,3 km con una pendenza media del 7,7% e massima del 13%), mentre Caruso e Kamna continuano ad imprimere un'ottima andatura che li porta a guadagnare ancora sul gruppo. I due battistrada si sfidano a colpi di scatti: Kamna sembra averne di più, ma Caruso riesce a limitare i danni salendo del suo passo. Se per l'azzurro le cattive notizie arrivano da ciò che emerge dalle prime pedalate della sfida con il tedesco, la buona giunge da un gruppo che sembra tutt'altro che intenzionato ad alzare la propria andatura. Dal gruppo intanto a sorpresa, tra gli altri, si stacca Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe): a pesare è il forcing imposto dall'UAE Team Emirates, tallonata dal treno giallo della Jumbo-Visma. A 3 km dal traguardo Kamna riesce a staccare Caruso, che viene poi ripreso da un gruppo dal quale scatta Juan Ayuso (UAE Team Emirates): Jonas Vingegaard e Sepp Kuss (Jumbo-Visma) rispondono subito. Lo statunitense, di professione gregario, è la vera sorpresa di giornata: Marc Soler (UAE Team Emirates) si riporta alla sua ruota prima che il drappello dei migliori, che ora conta anche Kamna ma non Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), si ricompatti. Il finale diventa una sorta di maxi volata che premia Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), il più sornione dei big che quando decide di cambiare ritmo però non fa sconti a nessuno. Nonostante la vittoria, continua lo scarso feeling tra il belga e questa Vuelta: poco dopo il traguardo il campione in carica si scontra con un'addetta ai lavori e cade rovinosamente, sbattendo il volto. Dal rosso del sangue al rosso della maglia che Evenepoel si aggiudica con un acuto che lascia agli altri big, a cominciare da Vingegaard, soltanto le briciole.

Ordine d'arrivo tappa 3 Vuelta 2023

1) Remco Evenepoel (SOQ) in 4h15'39'' 2) Jonas Vingegaard (TJV) +1'' 3) Juan Ayuso (UAD) +1'' 4) Primoz Roglic (TJV) +1'' 5) Marc Soler (UAD) +1'' 6) Enric Mas (MOV) +1'' 7) Lenny Martinez (GFC) +1'' 8) Cian Uijtdebroeks (BOH) +1'' 9) Joao Almeida (UAD) +1'' 10) Aleksandr Vlasov (BOH) +1''

Classifica generale Vuelta 2023

1) Remco Evenepoel (SOQ) in 8h43'11'' 2) Enric Mas (MOV) +5'' 3) Lenny Martinez (GFC) +11'' 4) Jonas Vingegaard (TJV) +31'' 5) Aleksandr Vlasov (BOH) +33'' 6) Cian Uijtdebroeks (BOH) +33'' 7) Romain Bardet (DSM) +35'' 8) Santiago Buitrago (TBV) +35'' 9) Wilco Kelderman (TJV) +37'' 10) Primoz Roglic (TJV) +37''

Continua a leggere tutte le notizie di sport su