Tappa di oggi al Giro d’Italia 2023: Rubio vince tra le polemiche. La nuova classifica

Il colombiano a Crans Montana batte in volata Pinot e Cepeda. Ma fa discutere il taglio della frazione per avverse condizioni meteo di fatto inesistenti

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
19 maggio 2023
Einar Rubio vince la tappa 13 del Giro d'Italia 2023 (Ansa)

Einar Rubio vince la tappa 13 del Giro d'Italia 2023 (Ansa)

Crans Montana (Svizzera), 19 maggio 2023 - La tappa 13 del Giro d'Italia 2023 fa parlare di sé ben prima della partenza: il motivo del contenzioso è legato alle presunte (molto presunte) condizioni meteo estreme sul percorso inizialmente in programma da Borgofranco d'Ivrea a Crans Montana. La paura della maggioranza dei corridori era inerente in particolare alla discesa che segue la salita di Croix de Coeur: invece è proprio da questo punto, per la precisione da Le Chable, che comincia una frazione che invece non vedrà alcun passaggio sul Colle del Gran San Bernardo, che già nei giorni scorsi aveva subito delle modifiche a causa della presenza sul percorso della neve. La 'nuova' tappa 13 è lunga appena 74,6 km e scatta alle 15: un'anomalia, soprattutto alla luce delle effettive condizioni meteo, che non passa inosservata agli occhi di una bella fetta di tifosi, che esprime la propria delusione con qualche fischio. La 'tappetta', rovinata anche dalla notizia dela tragica scomparsa dopo una lunga malattia di Arturo Gravalos, ex promessa della Eolo-Kometa Cycling Team, comincia a razzo grazie al forcing degli attaccanti: i migliori sono Thibaut Pinot, Jefferson Alexander Cepeda ed Einer Augusto Rubio. I primi due trascorrono l'intera salita verso Crans Montana a discutere e a sfidarsi a colpi di pedalate e sprint inutili, sprecando quindi molte energie fisiche e mentali e l'ultimo, colombiano cresciuto in Italia e residente a Benevento, ne approfitta al massimo, andando a vincere con una volata senza appello la tribolata frazione arrivata in terra svizzera. Come ormai da consuetudine, è decisamente più blando il ritmo in seno al gruppo dei migliori: gli unici scatti sono quelli di Damiano Caruso, Eddie Dunbar, Lorenzo Fortunato e Hugh John Carthy ma di fatto, ancora una volta, grossi distacchi non ce ne sono. Anzi: l'attuale classifica generale, anche dopo il primo assaggio di Alpi, continua praticamente a essere plasmata in base ai km percorsi a cronometro. La tappa 14, la Sierre (Valais)-Cassano Magnago di 193 km, in programma c'è un solo GPM e per giunta di prima categoria: la collocazione è però nella prima parte di una frazione che quindi dovrebbe essere in un certo senso interlocutoria.  

La cronaca

  ìDai 199 km inizialmente in programma agli appena 74,6 km che i corridori dovranno coprire da Le Chable a Crans Montana: il tutto dopo una lunga trattativa tra l'organizzazione del Giro e gli stessi ciclisti per ovviare alle (presunte) avverse condizioni meteo. A sparire dalla scena sono il Colle del Gran San Bernardo e soprattutto la discesa in programma dopo lo scollinamento, mentre sono salve le altre due salite di giornata. Dopo una sfilata in bici a Borgofranco d'Ivrea i corridori salgono così di nuovo sugli autobus per trasferirsi nel punto che diventa la nuova partenza, fissata sulle prime rampe della salita di Croix de Coeur (15,4 km con una pendenza media dell'8,8% e massima del 13%): il ritmo, con l'obiettivo di creare la fuga, è subito infernale e a farne le spese sono i velocisti. Chi invece vola è Jefferson Alexander Cepeda (EF Education-EasyPost), imitato presto dal compagno di squadra Ben Healy (EF Education-EasyPost). L'azione iniziale, nella quale erano presenti anche Jay Vine (UAE Team Emirates) e Hugh John Carthy (EF Education-EasyPost), viene presto annullata proprio mentre cominciano le difficoltà di Jack Haig (Bahrain Victorious) e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), che pagano le cadute dei giorni scorsi. A uno scatenato Cepeda si accodano Thibaut Pinot, Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Derek Gee, Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech), Valentin Paret-Peintre (AG2R Citroen Team) ed Einer Augusto Rubio (Movistar Team), che transita per primo sul traguardo volante di Verbier. Armirail lascia presto il drappello dei battistrada ma non prima di aver lanciato lo scatto di Pinot, a caccia di punti preziosi in ottica maglia azzurra: con il francese, che non a caso scollina per primo, restano Gee, Rubio e Cepeda. In discesa su questo drappello si riporta Paret-Peintre, che poi allunga in solitaria prima di desistere. Lo scenario resta immutato fino alle prime rampe della salita verso Crans Montana (13,1 km con una pendenza media del 7,2% e massima del 13%): il solito Pinot rompe gli indugi, con Cepeda che rimonta subito e Rubio e Gee che lo fanno poco dopo. Quest'ultimo rilancia l'azione e accende un'altra bagarre: Pinot e Cepeda tornano a sfidarsi a suon di pedalate e nervosismo reciproco. E il gruppo? Come ormai da consuetudine in questo Giro, tutto tace fino a uno scatto di Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa Cycling Team), imitato presto da Hugh John Carthy (EF Education-EasyPost). A 1 km dal traguardo a scattare è Damiano Caruso (Bahrain Victorious), ma si tratta giusto di una fiammata: ci prova poi Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), ma di fatto i distacchi tra i big della classifica generale sono minimi. Lo spettacolo è in testa alla corsa, con Rubio che beffa i 'litiganti' Pinot e Cepeda e va a vincere a Crans Montana: un epilogo ampiamente annunciato, con in particolare l'esperto corridore francese che cade pienamente nella trappola dei due rivali di giornata.  

Ordine d'arrivo tappa 13 Giro d'Italia 2023

  1) Einer Augusto Rubio (MOV) in 2h16'21'' 2) Thibaut Pinot (GFC) +6'' 3) Jefferson Alexander Cepeda (EFE) +12'' 4) Derek Gee (IPT) +1'01'' 5) Valentin Paret-Peintre (ACT) +1'29'' 6) Hugh John Carthy (EFE) +1'29'' 7) Joao Almeida (UAD) +1'35'' 8) Eddie Dunbar (JAY) +1'35'' 9) Geraint Thomas (IGD) +1'35'' 10) Primoz Roglic (TJV) +1'35''

Classifica generale Giro d'Italia 2023

1) Geraint Thomas (IGD) in 51h20'01'' 2) Primoz Roglic (TJV) +2'' 3) Joao Almeida (UAD) +22'' 4) Andreas Leknessund (DSM) +42'' 5) Damiano Caruso (TBV) +1'28'' 6) Lennard Kamna (BOH) +1'52'' 7) Eddie Dunbar (JAY) +2'32'' 8) Thymen Arensman (IGD) +2'45'' 9) Laurens De Plus (IGD) +3'08'' 10) Thibaut Pinot (GFC) +3'13''  

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