Tirreno-Adriatico 2024, tappa 5. Vingegaard show: frazione e maglia. Ordine d’arrivo e classifica

Il danese fa il vuoto sul San Giacomo e stacca tutti i big, apponendo già un'ipoteca sulla vittoria della Corsa dei Due Mari

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
8 marzo 2024
Jonas Vingegaard

Jonas Vingegaard

Valle Castellana, 8 marzo 2024 – La tappa 5 della Tirreno-Adriatico 2024 conduce la carovana da Torricella Sicura a Valle Castellana dopo 144 km: pochi ma buoni per offrire spettacolo nel segno del primo tuffo negli Appennini, che incorona Jonas Vingegaard, l'uomo più atteso che non delude le attese appena la strada sale sul San Giacomo. Merito anche del forcing della Visma-Lease a Bike, che annulla la fuga del mattino e poi lancia il proprio capitano non senza aver prima scremato il gruppo dei migliori: in ottica classifica generale si difendono Juan Ayuso e Jai Hindley, che però inseguono già a distanze preoccupanti e probabilmente incolmabili. Restando nell'ambito degli 'umani', bene anche Ben O'Connor, Thymen Arensman e i due astri nascenti del ciclismo Cian Uijtdebroeks e Isaac Del Toro, oggi impegnati nelle vesti di gregari: rispettivamente, il belga di Vingegaard e il messicano dello spagnolo, ma c'è da giurarci che prima o poi la sfida sarà tra loro due. Prima però esiste un ciclismo fatto di fuoriclasse, con il danese come emblema supremo: leggermente defilato oggi c'è Tadej Pogacar, il grande assente da questa Tirreno-Adriatico che proprio qualche giorno fa, nel contesto di questi primi assaggi di duello a distanza, aveva incoronato l'eterno rivale come lo scalatore ad oggi più forte al mondo. A proposito di emblemi: il Tridente sembra ormai indirizzato verso il bis-campione del Tour de France, che curiosamente è scattato senza neanche aspettare il lancio del suo ultimo uomo, appunto Uijtdebroeks, a testimonianza di una supremazia assoluta in salita. A tal riguardo, la tappa 6, la Sassoferrato-Cagli (Monte Petrano) di 180 km, grazie ai suoi 3 GPM, di cui quello di categoria speciale che conduce al traguardo, plasmerà la classifica generale finale della 59esima edizione della Corsa dei Due Mari: sempre ammesso che esista ancora una lotta per sancire un podio che sembra ben definito. In particolare per quanto riguarda la prima posizione, a partire dal primo assaggio di Appennini nelle mani di Vingegaard, che così riscatta anche la leggera delusione (seppur con il grosso alibi della pioggia) patita in occasione della cronometro inaugurale, quella passata alla storia più per i caschi esibiti da diverse squadre (tra le quali proprio la Visma-Lease a Bike) che per le gesta sportive ammirate: quel giorno vinse, per appena 1'', Ayuso, oggi rimbalzato dal danese appena la prima vera salita si è presentata sul percorso prima di dover fare i conti anche con una foratura nel finale che però non gli ha impedito lo sprint vincente su Hindley.

La cronaca

Il gruppo riparte senza Chris Froome (Israel-Premier Tech), caduto nella prima tappa in linea: dopo l'iniziale sospiro di sollievo, esami più approfonditi hanno mostrato una frattura allo scafoide destro. Fin dalle prime pedalate si susseguono gli scatti per comporre la fuga buona: il tentativo migliore premia Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Niccolò Bonifazio (Corratec-Vini Fantini), Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Clément Davy (Groupama-FDJ), Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Simon Carke (Israel-Premier Tech), Ivan Garcia Cortina (Movistar Team), Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team), Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step) e Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility). Il GPM di Castellalto (7,7 km con una pendenza media del 4,5%) premia Howson davanti a Ganna, mentre Garcia Cortina comincia a perdere contatto dalla fuga: nel gruppo lo stesso destino tocca alla maglia azzurra Jonathan Milan (Lidl-Trek), che forse non raccoglie i migliori feedback in salita pensando alla Milano-Sanremo 2024. Gruppo che tiene sotto controllo, a bagnomaria, i battistrada, tra i quali la spunta Ganna al traguardo volante di Campli. Lo scenario cambia fin dalle prime rampe del San Giacomo (12 km con pendenza media del 6,2% e massima dell'11%): l'andatura di Attila Valter (Visma-Lease a Bike) prima smembra la fuga e poi riduce progressivamente la quantità e la qualità del plotone. Tocca poi a Ben Tulett (Visma-Lease a Bike) completare l'opera, lanciando lo scatto micidiale di Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike). Alle spalle del danese si forma una coppia tutta australiana formata da Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) e Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team): nel terzo drappello figurano Juan Ayuso, Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), Cian Uijtdebroeks (Visma-Lease a Bike), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) e Ivan Sosa (Movistar Team). I due plotoni, pur perdendo Tiberi, che scivola presto a oltre 2' di ritardo, si ricompattano, con O'Connor che sbaglia una curva e porta involontariamente sullo sterrato Sosa, bravo a rimanere in piedi, pur perdendo terreno: lo stesso Vingegaard, che scollina con 55'' di vantaggio, quasi finisce lungo in una curva in discesa. E' questo l'unico contrattempo del danese: il secondo grattacapo lo regalano Ayuso e Del Toro, che insieme dettano il ritmo dell'inseguimento ed erodono qualche secondo. In realtà, il duo dell'UAE Team Emirates deve presto prendere atto del dominio di Vingegaard, che va a vincere prendendosi anche la maglia azzurra: Ayuso, rallentato da una foratura, mastica amaro ma riesce comunque a prendersi la piazza d'onore battendo Hindley in volata.

Ordine d'arrivo tappa 5 Tirreno-Adriatico 2024

1) Jonas Vingegaard (TVL) in 3h28'27''

2) Juan Ayuso (UAD) +1'12''

3) Jai Hindley (BOH) +1'12''

4) Ben O'Connor (DAT) +1'14''

5) Thymen Arensman (IGD) +1'14''

6) Cian Uijtdebroeks (TVL) +1'14''

7) Isaac Del Toro (UAD) +1'14''

8) Tom Pidcock (IGD) +2'52''

9) Kévin Vauquelin (ARK) +2'52''

10) Romain Grégoire (GFC) +2'52''

Classifica generale Tirreno-Adriatico 2024

1) Jonas Vingegaard (TVL) in 18h34'45''

2) Juan Ayuso (UAD) +54''

3) Jai Hindley (BOH) +1'20''

4) Thymen Arensman (IGD) +1'29''

5) Ben O'Connor (DAT) +1'32''

6) Isaac Del Toro (UAD) +1'34''

7) Cian Uijtdebroeks (TVL) +2'12''

8) Kévin Vauquelin (ARK) +2'54''

9) Antonio Tiberi (TBV) +2'57''

10) Romain Grégoire (GFC) +3'02''

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