Tirreno-Adriatico 2025, tappa 5 a Dversnes. Brivido Ganna. Ordine d'arrivo e classifica
Fa festa il norvegese, in fuga dal mattino, ma anche la maglia azzurra tira un sospiro di sollievo dopo il salto di catena arrivato nell'ultimo chilometro: c'è la neutralizzazione, e dunque la leadership è salva

Filippo Ganna (Ansa)
Pergola, 14 marzo 2025 - La tappa 5 della Tirreno-Adriatico 2025 porta il gruppo da Ascoli Piceno a Pergola dopo 205 km nei quali a i protagonisti sono gli ormai noti muri marchigiani. In prima linea c'è anche la fuga di giornata, che si forma presto e sembra destinata a soccombare in una frazione che fa gola a molti attaccanti, oltre ai grandi della classifica generale: invece, proprio l'eccessivo controllo reciproco spiana la strada alla vittoria di Fredrik Dversnes, il nome impronosticabile (e impronunciabile) alla vigilia in una rosa molto folta di favoritissimi, nonché l'unico battistrada superstite dopo la terribile ascesa finale. Sulle sue rampe gli uomini più attesi si sfidano a colpi di scatti e controscatti, con le pedalate più pimpanti che sembrano quelle sferrate da Juan Ayuso e Filippo Ganna, rispettivamente secondo e primo in graduatoria: il piemontese trema nel finale per un salto di catena che gli fa perdere contatto, ma per sua fortuna tutto ciò accade negli ultimi chilometri, nei quali vige la neutralizzazione in caso di problema meccanico, e dunque la sua maglia azzurra è salva, con i medesimi vantaggi sui rivali, dai quali a causa di una caduta esce di scena Eddie Dunbar. La tappa 6, la Cartoceto (Lucrezia)-Frontignano (Ussita) di 163 km, fa entrare la Corsa dei Due Mari nel vivo con un percorso interamente mosso, 2 GPM, tra i quali quello durissimo che conduce all'arrivo, e 3400 metri di dislivello: sarà la frazione regina che plasmerà definitivamente una classifica generale nella quale i distacchi sono ancora minimi, con i primi 10 compresi in meno di 1' e un Ganna in condizioni di forma eccellenti (e oggi piuttosto fortunato pur nella sfortuna del salto di catena arrivato sulla discesa conclusiva) che proverà a difendersi anche su pendenze non esattamente alla sua portata, e con i pensieri già volti alla Milano-Sanremo.
La cronaca
La fuga di giornata vede protagonisti Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Gal Glivar, Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Paul Ourselin (Cofidis), Francisco Munoz (Team Polti VisitMalta), Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) e Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè): quest'ultimo transita per primo sul primo GPM di giornata è quello di Santa Marciana (4,4 km con una pendenza media del 6,1%), blindando così la sua maglia verde, mentre Munoz perde contatto dagli altri battistrada e Meurisse passa per primo al traguardo volante di Barbara. Intanto arrivano le notizie dei ritiri di Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) e Simone Consonni (Lidl-Trek), uomo prezioso di un Jonathan Milan (Lidl-Trek) ancora in corsa ma acciaccato, oltre che in difficoltà sui tanti saliscendi marchigiani. L'accordo tra i fuggitivi si rompe e questo fa il gioco del gruppo, che erode gran parte del vantaggio dei fuggitivi, che approcciano poi la salita di Barbanti (6,2 km con una pendenza media del 4,6% e massima del 5,7%): proprio a questo punto termina l'avventura in avanscoperta di Meurisse, mentre a passare per primo è ancora Tarozzi. Poco prima delle prime rampe della penultima ascesa di giornata in gruppo c'è una caduta che coinvolge Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) e Florian Stork (Tudor Pro Cycling Team): l'irlandese è costretto al ritiro. Dal gruppo evadono Chris Hamilton (Team Picnic PostNL) e Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team) proprio nel momento in cui si accende la bagarre prima della salita di Monterolo (3,9 km con una pendenza media del 6,7% e massima del 10%). Il solo Prodhomme resta a caccia dei battistrada: ci provano poi Esteban Chaves (EF Education-EasyPost) e Nairo Quintana (Movistar Team), mentre vanno in difficoltà la maglia azzurra Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Ben Healy (EF Education-EasyPost). Davanti resta il solo Dversnes, che scollina per primo: dal gruppo scatta poi Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG), ma non fa il vuoto. Un caparbio Ganna, dopo il momento complicato, si riporta sullo spagnolo, che poi in discesa ci riprova: alla sua ruota lo specialista Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). La maglia azzurra viene poi rallentata da un problema meccanico, ma per sua fortuna nessun big scatta. Ci prova poi Alex Aranburu (Cofidis), seguito da Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels), Einer Rubio (Movistar Team) e Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step). Nessuno fa il vuoto e tutti si controllano, per la gioia di Dversnes, ancora lì davanti da solo anche sullo strappo finale al 10%: per il norvegese, a sorpresa, una clamorosa vittoria davanti a Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Roger Adrià (Red Bull-Bora-Hansgrohe). Per Ganna il finale è tinto di giallo: un salto di catena lo ferma proprio negli ultimi chilometri, per sua fortuna quelli in cui vige la neutralizzazione per problemi meccanici, e dunque la sua leadership è salva con i medesimi vantaggi sui rivali, che oggi pagano l'eccessivo controllo reciproco.
Ordine d'arrivo tappa 5 Tirreno-Adriatico 2025
1) Fredrik Dversnes (UXM) in 5h04'56" 2) Mathieu Van Der Poel (ADC) +7" 3) Roger Adrià (RBH) +7" 4) Giulio Ciccone (LTK) +7" 5) Alex Aranburu (COF) +7" 6) Tom Pidcock (Q36) +7" 7) Romain Grégoire (GFC) +7" 8) Tobias Halland Johannessen (UXM) +7" 9) Pello Bilbao (TBV) +7" 10) Simone Velasco (XAT) +7"
Classifica generale Tirreno-Adriatico 2025
1) Filippo Ganna (IGD) in 21h19'03" 2) Juan Ayuso (UAD) +22" 3) Antonio Tiberi (TBV) +29" 4) Derek Gee (IPT) +34" 5) Mattia Cattaneo (SOQ) +36" 6) Kévin Vauquelin (ARK) +41" 7) Laurens De Plus (IGD) +45" 8) Romain Grégoire (GFC) +48" 9) David De La Cruz (Q36) +54" 10) Pello Bilbao (TBV) +54" GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
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