Tirreno-Adriatico 2025, tappa 4: vince Kooij. Ordine d'arrivo e classifica generale

L'olandese regola la volata e precede i connazionali Pluimers e Van Der Poel. Ganna ancora in maglia azzurra e grande protagonista dei tanti ventagli di giornata, che rischiano di stravolgere la graduatoria

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
13 marzo 2025
Olav Kooij (Ansa)

Olav Kooij (Ansa)

Trasacco, 13 marzo 2025 - La tappa 4 della Tirreno-Adriatico 2025 porta il gruppo da Norcia a Trasacco dopo 190 km durante i quali succede di tutto. Si parte dai diversi tentativi di fuga, l'ultimo dei quali ripreso ad appena 400 metri dal traguardo, e con Ben Healy a provare a unirsi ai battistrada del mattino, prima che partisse la volata vincente di Olav Kooij nel contesto di un podio tutto olandese completato da Rick Pluimers e Mathieu Van Der Poel. Se ieri la protagonista era stata la pioggia (a sua volta di scena anche oggi, seppur con meno intensità e costanza), in questa frazione la Corsa dei Due Mari viene influenzata dal forte vento laterale che apre diversi ventagli che vedono in un caparbio Filippo Ganna uno degli uomini più attivi: il piemontese, prima addirittura di sprintare nel finale, andando a provare a chiudere su Van Der Poel quasi come prove generali della Milano-Sanremo, non solo mantiene la maglia azzurra, ma prova anche anche a rafforzarla, guadagnando a lungo oltre 1' su corridori come Derek Gee, Simon Yates (estremamente in difficoltà sul Valico La Crocetta), Mikel Landa e Romain Grégoire, che restano inizialmente nelle retrovie, lasciando tutto immutato ai piani altissimi della graduatoria. Chi perde un'eternità, pur lottando per altri obiettivi rispetto alla classifica generale, è Jonathan Milan, che paga ancora i postumi della caduta di ieri: per il friulano un calvario nelle varie salite di giornata che lo tiene anche fuori dalla volata del giorno. Per lui, e per tutti gli altri velocisti, il focus va direttamente sull'ultima frazione, quella di San Benedetto del Tronto, dato che nei prossimi due giorni la Tirreno-Adriatico vedrà i big giocarsi le posizioni di vertice. La tappa 5, la Ascoli Piceno-Pergola di 205 km, mette sul piatto altri 3400 metri di disvello e 3 GPM collocati nella parte finale di un percorso interamente caratterizzato da saliscendi e strappi, terreno fertile per le fughe o per un tentativo dei big della classifica generale.

La cronaca

  La prima salita di giornata è quella della Forca della Civita (14,3 km con una pendenza media del 4,1%), sulle cui rampe attacca Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè): partono poi Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) e Roger Adrià (Red Bull-Bora-Hansgrohe), con il primo che poi perde contatto e il secondo che scollina per primo. Si forma poi un nuovo attacco che annovera Valentin Feron (Cofidis), Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Alberto Rui Costa (EF Education-EasyPost), Lucas Hamilton (Ineos Grenadiers), Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team), Jonas Koch (Red Bull-Bora-Gansgrohe), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta), Rui Oliveira (UAE Team Emirates-XRG) e Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility). Neanche questo attacco ha vita lunga, con l'eccezione dei soli Maestri e Leemreize: a loro si aggiungono Jonas Rutsch (Intermarché-Wanty), Jorge Arcas (Movistar Team) e William Blume Levy (Uno-X Mobility), che attaccanno sulla salita (non segnalata come GPM) di Sella di Corno. E' invece un GPM a tutti gli effetti il Valico La Crocetta (12,4 km con una pendenza media del 5,6%), sul quale perde subito contatto Jonathan Milan (Lidl-Trek), che paga ancora le conseguenze della caduta di ieri. Tra il forcing dell'UAE Team Emirates XRG prima e della Ineos Grenadiers poi e il vento laterale che apre qualche accenno di ventaglio, la fuga vede dimezzarsi il proprio vantaggio e il gruppo si spezzetta in quattro plotoncini: nelle retrovie restano, tra gli altri, Derek Gee (Israel-PremierTech), Mikel Landa, Paul Magnier (Soudal Quick-Step), Simon Yates (Visma-Lease a Bike), Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility) e Romain Grégoire (Groupama-FDJ). Lo scollinamento premia Maestri, mentre il traguardo volante di Ovindoli vede passare per primo Rutsch. A sorpresa, in una fase in teoria tranquilla, si forma un altro ventaglio che vede protagonisti Filippo Ganna, Laurens De Plus (Ineos Grenadiers), Juan Ayuso, Felix Grosschartner, Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG) e Quentin Pacher (Groupama-FDJ). Il drappello dei fuggitivi perde per strada Rutsch a causa di una scivolata in curva, mentre Landa fora e perde ulteriormente terreno dal secondo gruppo, quello dove c'è anche Yates. I due drappelli poi si ricongiungono e si fiondano a caccia dei quattro battistrada, che possono contare su un paio di decine di secondi di vantaggio. Arcas accelera a 5 km dal traguardo, spezzando l'armonia tra i fuggitivi: dietro scattano invece Ben Healy (EF Education-EasyPost) e poi Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck). Ganna chiude prima che riparta Healy, sfruttando un finale il leggera ascesa dopo uno strappo di 400 metri al 12%. Con l'irlandese ci sono Maestri e Levy. Scatta poi Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), ma davanti resta il solito terzetto. A 400 metri dal traguardo termina la loro azione e parte la volata, che premia Olav Kooij (Visma-Lease a Bike), curiosamente a lungo staccato e in difficoltà nel corso di questa tappa.

Ordine d'arrivo tappa 4 Tirreno-Adriatico 2025

  1) Olav Kooij (TVL) in 4h48'05" 2) Rick Pluimers (TUD) st 3) Mathieu Van Der Poel (ADC) st 4) Paul Magnier (SOQ) st 5) Mirco Maestri (PTV) st 6) Andrea Vendrame (DAT) st 7) Filippo Ganna (IGD) st 8) Tom Pidcock (Q36) st 9) Giovanni Lonardi (PTV) st 10) Filippo Fiorelli (VBF) st

Classifica generale Tirreno-Adriatico 2025

  1) Filippo Ganna (IGD) in 16h14'00" 2) Juan Ayuso (UAD) +22" 3) Antonio Tiberi (TBV) +29" 4) Derek Gee (IPT) +34" 5) Mattia Cattaneo (SOQ) +36" 6) Kévin Vauquelin (ARK) +41" 7) Eddie Dunbar (JAY) +44" 8) Laurens De Plus (IGD) +45" 9) Ben Healy (EFE) +48" 10) Romain Grégoire (GFC) +48"  

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