Tour de France 2023, Pogacar stacca ancora Vingegaard: la nuova classifica. Al Puy de Dome vince Woods
Festeggia il canadese, al primo successo alla Grande Boucle. Lo sloveno recupera ancora su Vingegaard, che resta maglia gialla
Puy de Dome (Francia), 9 luglio 2023 - La tappa 9 porta il Tour de France 2023 in cima al Puy de Dome dopo 35 anni di assenza. Fin dalle prime pedalate si creano due corse in una: la prima, quella dei fuggitivi, la vince Michael Woods, che proprio sulle ultime pendenze, le più dure, rimonta un coraggioso Matteo Jorgenson, mentre la seconda sorride a Tadej Pogacar, che riesce ancora una volta ad andare via a Jonas Vingegaard. La maglia gialla gioca in difesa e lascia sull'asfalto 8'': sotto certi aspetti pochi, sotto altri tanti, considerando che lo sloveno alla vigilia della frazione sembrava sfavorito nel testa a testa alla luce delle altissime temperature e di una squadra che si conferma poco competitiva in salita. L'altra faccia della medaglia parla di un Pogacar più generoso che però, per ora, insegue ancora dopo aver speso decisamente più energie del rivale: un dazio che potrebbe presentare il conto quando arriveranno le Alpi. Dopo i due fenomeni esiste di fatto una voragine in cui sprofonda anche Jai Hindley, ancora terzo in classifica generale più per demeriti degli altri che per meriti proprio. Insomma, nella Grande Boucle esistono più corse in una e non solo con riguardo alla frazione odierna che, nell'anomalo silenzio di una salita senza pubblico, premia l'espertissimo Woods, al primo successo in Francia e i due beniamini assoluti: a ognuno le sue preferenze, ma di certo senza Vingegaard e Pogacar lo spettacolo sarebbe molto diverso. Dopo la prima giornata di riposo e le incognite che porta con sé, il Tour ripartirà dalla tappa 10, la Vulcania-Issoire: 167,2 km tutti mossi e con 5 GPM da scalare, tutti di terza categoria con l'eccezione di uno di seconda categoria.
La cronaca
Pronti, via e parte subito la fuga buona: ad avvantaggiarsi sono Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Matteo Jorgenson, Gorka Izagirre (Movistar Team), Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Clément Berthet (AG2R Citroen Team), Michael Woods, Guillaume Boivin (Israel-Premier Tech), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), David De La Cruz, Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Jonas Abrahamsen, Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Mathieu Burgaudeau e Pierre Latour (Team TotalEnergies). Niente da fare invece per Egan Bernal (Ineos Grenadiers), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Mattias Skjelmose, Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), che all'alba della frazione avevano provato invano a entrare in un attacco che si rivela di fatto vincente, dato che il vantaggio sul gruppo si stabilizza presto intorno ai 16'. Intanto Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) vince la volata del plotone sul traguardo volante di Lac de Vassivière, tagliato in assoluto per primo da Abrahamsen, mentre sulla Cote de Felletin (2,1 km con una pendenza media del 5,2%) passa per primo la maglia a pois Powless: lo statunitense ovviamente si ripete sulla Cote de Pontcharraud (1,8 km con una pendenza media del 4,6%). Intanto una serie di inconvenienti scuote la corsa: tra i fuggitivi Gregaard deve vedersela con una foratura e con un cambio di ruota piuttosto a rilento e Jorgenson viene punto da un'ape entrata sotto il casco, mentre in gruppo Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty), che già era finito sull'asfalto all'alba della frazione, cade dopo un contatto con una bandiera di un 'tifoso', poi vittima della lecita ira del francese. Sulla Cote de Pontaumur (3,3 km con una pendenza media del 5,3%) il drappello dei battistrada esplode: Boivin scatta, ma Lutsenko replica sul tratto più duro prima che ci provi Campenaerts, tallonato da Mohoric e Izagirre. Ancora una volta tutti vengono però messi in fila da Powless, che riesce di nuovo a scollinare per primo. L'accordo tra i fuggitivi è comunque sparito: Woods, Lutsenko, Latour e Jorgenson si avvantaggiano, con quest'ultimo che in particolare insiste nella sua azione su uno strappo non segnalato come GPM. Alle spalle dello statunitense è bagarre vera: i più brillanti sono Powless, Mohoric, Burgaudeau e De La Cruz, che però è costretto a fermarsi in discesa a causa di un problema meccanico. Intanto il coraggio di Jorgenson viene premiato dall'approccio in solitaria alle prime rampe del Puy de Dome (13,3 km con una pendenza media del 7,7% e massima del 12,2%): alle sue spalle, a 3 km dal traguardo, cambia lo scenario, con Mohoric che scatta, mentre il gruppo viene tirato dal solito ritmo imposto dalla Jumbo-Visma, con Ben O'Connor (AG2R Citroen Team) tra le prime vittime. Sulle pendenze più dure Jorgenson va in difficoltà, mentre Woods recupera posizioni fino alla rimonta completa che gli vale lo storico successo in cima al Puy de Dome. Tira una brutta aria anche per Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), David Gaudu (Groupama-FDJ), Adam Yates (UAE Team Emirates), Romain Bardet (Team DSM-Firmenich), Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e Louis Meintjes (Intermarché-Circus-Wanty). Il primo cambio di ritmo tra i big lo dà Simon Yates (Team Jayco AlUla): il secondo è ad opera di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), con il solo Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che resta a ruota. La maglia gialla accusa poi un momento di difficoltà prima di rifiatare e recuperare: lo sloveno però insiste e riesce a guadagnare 8'' ma, soprattutto, vince ancora sul piano psicologico.
Ordine d'arrivo tappa 9 Tour de France 2023
1) Michael Woods (IPT) in 4h19'41'' 2) Pierre Latour (TEN) +28'' 3) Matej Mohoric (TBV) +35'' 4) Matteo Jorgenson (MOV) +36'' 5) Clément Berthet (ACT) +55'' 6) Neilson Powless (EFE) +1'23'' 7) Alexey Lutsenko (AST) +1'39'' 8) Jonas Gregaard (UXT) +1'58'' 9) Mathieu Burgaudeau (TEN) +2'16'' 10) David De La Cruz (AST) +2'34''
Classifica generale Tour de France 2023
1) Jonas Vingegaard (TJV) in 38h37'46'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +17'' 3) Jai Hindley (BOH) +2'40'' 4) Carlos Rodriguez (IGD) +4'22'' 5) Adam Yates (UAD) +4'39'' 6) Simon Yates (JAY) +4'44'' 7) Tom Pidcock (IGD) +5'26'' 8) David Gaudu (GFC) +6'01'' 9) Sepp Kuss (TJV) +6'45'' 10) Romain Bardet (DSM) +6'58''
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