Tour de France 2023, tappa 6: rivincita di Pogacar. Vingegaard in giallo. La classifica

Lo sloveno si riscatta dopo le difficoltà di ieri e vince la frazione, rifilando 24'' al danese, che si consola con il simbolo del primato strappato a Hindley

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
6 luglio 2023
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Cauterets-Cambasque (Francia), 6 luglio 2023 - La tappa 6 propone il primo arrivo in salita del Tour de France 2023 e, soprattutto, la rivincita di Tadej Pogacar, che resiste alle rasoiate sferrate da Jonas Vingegaard sul Col du Tourmalet e poi attacca in prima persona sull'ascesa finale: lo sloveno vince la frazione con una prova di forza non da poco e guadagna 24'', ai quali sommare gli abbuoni, mentre il danese si consola con la maglia gialla strappata a un Jai Hindley presto in difficoltà, così come diversi altri protagonisti della classifica generale, tra i quali Giulio Ciccone e Mattias Skjelmose. Il paradosso di giornata è tuttavia legato al destino di Vingegaard, la nuova maglia gialla che però in un certo senso è il grande sconfitto della seconda giornata sui Pirenei: che il vincitore in carica abbia sofferto in prima persona il ritmo sfiancante imposto da un Wout Van Aert stellare? Di certo è ancora presto per far pendere l'ago della bilancia verso uno solo dei due rivali, che hanno chiuso la prima parentesi in montagna con un 1-1 che però già taglia quasi fuori gli altri dalla lotta per il primo gradino del podio. Dopo le tante fatiche dei Pirenei, la carovana rifiaterà nella tappa 7, la Mont-de-Marsan-Bordeaux: 169,9 km con in programma un solo GPM, tra l'altro di quarta categoria, nella parte conclusiva, quella che precederà la probabilissima volata di gruppo.

Le pagelle della sesta tappa di Angelo Costa

La cronaca

Pronti, via e partono gli scatti, che sono anche quelli buoni: ad andare via sono Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Matteo Trenin (UAE Team Emirates), Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), James Shaw (EF Education-EasyPost), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Nikias Arndt (Bahrain Victorious), Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen Team), Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), Bryan Coquard (Cofidis), Gorka Izagirre (Movistar Team), Krists Neilands (Israel-Premier Tech), Christopher Juul Jensen (Team Jayco AlUla), Matis Louvel (Team Arkéa-Samsic), Tobias Johannessen e Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team). Alle spalle di questo plotone si forma un drappello di inseguitori composto da Oliver Naesen (AG2R Citroen Team), Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step), Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Anthony Perez (Cofidis) e Ruben Guerreiro (Movistar Team): inseguimento che poco dopo va a buon fine, con la formazione al comando della corsa di un solo plotone poco prima dell'inizio della Cote de Capvern-les-Bains (5,6 km con una pendenza media del 4,8%), con Powless che scollina per primo. Il traguardo volante di Sarrancolin sorride invece a Coquard. La strada poi torna a salire quando all'orizzonte si presenta il terribile Col d'Aspin (12 km con una pendenza media del 6,5%): il primo a staccarsi è Coquard, che il suo obiettivo di giornata lo ha già centrato, imitato presto da Cosnefroy, Trentin, Perez, Arndt e Asgreen, mentre a scollinare per primo è ancora Powless, che diventa maglia a pois virtuale. In discesa Van Der Poel prova l'allungo: Van Aert ovviamente non gli lascia un metro. La situazione in testa alla corsa si tranquillizza prima dell'inizio del mitico Col du Tourmalet (17,1 km con una pendenza media del 7,3% e massima dell'11,7%): la prima rasoiata la sferra Alaphilippe, con Shaw che inizialmente è l'unico a riuscire a rispondere. Van Der Poel e proprio Alaphilippe perdono contatto, seguiti poi da gran parte di ciò che resta del drappello dei fuggitivi del mattino: a fare la differenza è il ritmo imposto da Van Aert, mentre in gruppo curiosamente a tirare è proprio la Jumbo-Visma. Tra i big della classifica generale il primo ad andare in difficoltà è Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), seguito da Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e addirittura dalla maglia gialla Jai Hindley (Bora-Hansgrohe). L'unico a tenere il passo del treno della Jumbo-Visma è Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): con lo sloveno, ovviamente a ruota, ci sono Jonas Vingegaard e Sepp Kuss (Jumbo-Visma). A 1 km dallo scollinamento Vingegaard attacca e stavolta Pogacar risponde subito: ai due fuoriclasse si accodano in seguito Powless e Van Aert, mentre a scollinare per primo è Johannessen, che si aggiudica il Souvenir Jacques Goddet. A 27 km dal traguardo il poker composto da Van Aert, Vingegaard, Pogacar e Powless raggiunge la testa della corsa, composta da Kwiatkowski, Shaw, Guerreiro e Johannessen. Questo drappello approccia con la salita finale verso Cauterets-Cambasque (16 km con una pendenza media del 5,4% e massima dell'11%) con un vantaggio di 2'30'' sul gruppo maglia gialla, curiosamente tirato da Egan Bernal (Ineos Grenadiers): tra le prime vittime c'è un Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) in crisi nera. A 5 km dal traguardo Van Aert aumenta il ritmo: il primo a staccarsi è Powless, seguito da Guerreiro e Shaw. E' il preludio alla rasoiata di Vingegaard, tallonato ancora da Pogacar e Kwiatkowski, che poi molla sul tratto più duro. Davanti restano proprio i due fuoriclasse e a 2 km dal traguardo a sorpresa a scattare è Pogacar, con Vingegaard che inizialmente si pianta ma poi limita i danni, perdendo 24'' ai quali sommare gli abbuoni: per il danese arriva una sconfitta inaspettata contro l'eterno rivale, ma anche la maglia gialla strappata a Hindley.

Ordine d'arrivo tappa 6 Tour de France 2023

 1) Tadej Pogacar (UAD) in 3h54'27'' 2) Jonas Vingegaard (TJV) +24'' 3) Tobias Johannessen (UXT) +1'22'' 4) Ruben Guerreiro (MOV) +2'06'' 5) James Shaw (EFE) +2'15'' 6) Jai Hindley (BOH) +2'39'' 7) Carlos Rodriguez (IGD) +2'39'' 8) Simon Yates (JAY) +2'39'' 9) Adam Yates (UAD) +3'11'' 10) Romain Bardet (DSM) +3'11''  

Classifica generale Tour de France 2023

1) Jonas Vingegaard (TJV) in 26h10'44'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +25'' 3) Jai Hindley (BOH) +1'34'' 4) Simon Yates (JAY) +3'14'' 5) Carlos Rodriguez (IGD) +3'30'' 6) Adam Yates (UAD) +3'40'' 7) David Gaudu (GFC) +4'03'' 8) Romain Bardet (DSM) +4'43'' 9) Tom Pidcock (IGD) +4'43'' 10) Sepp Kuss (TJV) +5'28''

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