Tour de France 2024, Cavendish nella storia: "Ho lavorato sodo per vivere questa emozione"
Il britannico, da oggi il corridore ad aver vinto più tappe alla Grande Boucle (35), non nasconde la fatica e l'emozione dopo il successo che gli vale il sorpasso a Merckx: "Ho vissuto giornate dure, ma sapevo di potercela fare"
Saint-Vulbas (Francia), 3 luglio 2024 - Vista la professione, la metafora è quanto mai indicata: la volata con la storia gli è stata tirata un po' da tutti, forse inconsciamente anche dagli stessi avversari, che non a caso subito dopo il traguardo si sono congratulati con il corridore che da oggi ha vinto più tappe al Tour de France, ben 35. Il resto lo ha fatto lui, battendo gli altri sprinter su strada ma ancora prima battendo il destino che un anno fa, di questi tempi e con la decisione di ritirarsi a breve già ufficializzata, lo toglieva di mezzo dalla Grande Boucle a causa di una caduta: Mark Cavendish non ci sta, torna in bici e sul traguardo della tappa 5 del Tour de France 2024 va a superare Eddy Merckx nel conteggio delle frazioni vinte.
Le dichiarazioni di Cavendish
Naturalmente qualche purista del ciclismo (e dello sport in generale) potrà storcere il naso paragonando la qualità, più che la quantità, dei successi in esame, ma il mero conteggio, al di là di qualsiasi disquisizione, da oggi premia il velocista dell'Isola di Man, che nella festa di Saint-Vulbas non ha nascosto l'emozione. "Insieme all'Astana Qazaqstan Team abbiamo lavorato tanto per arrivare fin qui proprio oggi, nella tappa che avevamo cerchiato come quella buona". Insomma, evidentemente la precedente volata proposta da questa Grande Boucle, quella di Torino vinta poi da Biniam Girmay, l'eritreo che a sua volta ha scritto una pagina di storia, non stuzzicava l'appetito del britannico, che torna a far leva con piacere sul tasto squadra, tirando anche un'implicita, e forse involontaria, stoccata alla Federazione Internazionale e a qualche altra formazione dallo stile di gara molto aggressivo per scalare le classifiche a punti alla vigilia dell'aggiornamento di fine stagione. "A noi interessano giornate come questa e non il ranking Uci. Avevamo fatto quasi una scommessa interna affinché oggi fosse il giorno buono per scrivere questa pagina di storia, di cui sono ancora incredulo". Eppure, l'inizio di Tour de France 2024 dell'Astana Qazaqstan Team è stato tutt'altro che fortunato: basti pensare che uno dei pochi ritirati a referto finora, Michele Gazzoli, milita proprio nella formazione kazaka, che nelle prime tappe si è sacrificata per il suo capitano, scortandolo quando sembrava sull'orlo di una crisi nera. "Sono 16 anni che preparo questa corsa e so come gestirla, ma perdere così tanto tempo all'inizio è qualcosa a cui non ero abituato neanch'io. Non mi piace avere brutte giornate - ammette Cavendish - ma dentro di me sapevo che dopo quella fatica sarebbero arrivate le opportunità per vincere almeno una tappa". Cosa successa oggi, a 16 anni dal giorno in cui un giovanissimo Cannonball a Chateauroux vinceva la prima frazione al Tour de France: correva il 9 luglio 2008 e da allora nel ciclismo è cambiato tanto, se non tutto. Ma non la fame e la determinazione di Cavendish, l'uomo capace di 'battere' Merckx come finora nessuno ci era mai riuscito.
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