Tour de France 2024, come è andata la crono di oggi: Evenepoel imbattibile. Classifica dopo la tappa 7

Il belga rifila 12'' a Pogacar, 34'' a Roglic e 37'' a Vingegaard, vincendo così la sua prima frazione alla Grande Boucle sul terreno amico delle corse contro il tempo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
5 luglio 2024
Remco Evenepoel

Remco Evenepoel

Gevrey-Chambertin (Francia), 5 luglio 2024 - La tappa 7 propone la prima delle due cronometro in programma nel Tour de France 2024, con i 25,3 km da Nuits-Saint-Georges a Gevrey-Chambertin da percorrere nel minor tempo possibile: la missione riesce a Remco Evenepoel, il campione iridato che conferma i favori della vigilia scrivendo un tempo di 28'52'' che nessuno degli altri big della classifica generale riesce a eguagliare. Ci va vicino Tadej Pogacar, attardato di 12'', che quindi limita i danni: fanno decisamente peggio Primoz Roglic e Jonas Vingegaard, che lasciano sull'asfalto rispettivamente 34'' e 37'', mentre tutti gli altri fanno una gara a parte che registra le delusioni di Juan Ayuso e Carlos Rodriguez, i grandi sconfitti di giornata. Si difende, in ottica posizioni di rincalzo, Joao Almeida, mentre scala la graduatoria Matteo Jorgenson a discapito di chi come Giulio Ciccone ed Egan Bernal oggi affrontava un terreno decisamente poco amico. Le cronometro si confermano invece la specialità di Evenepoel, al momento il più forte al mondo della disciplina: per il belga, che nel finale deve fare i conti anche con una foratura attutita dal tubeless, che fa quindi il suo lavoro limitando i danni grazie alla fuoriuscita della sostanza preposta al suo scopo, si tratta del primo sigillo alla Grande Boucle che sa tanto di investitura a diventare il rivale numero uno della maglia gialla Pogacar che però, almeno per quanto visto finora, in salita fa un altro sport così come Vingegaard. Dunque, che triello sia, con l'incognita di un Roglic apparso lontano dalla forma dei giorni d'oro e senza le attenuanti riservate al campione in carica, reduce dal grave incidente di inizio primavera. La tappa 8, la Semur-en-Auxois-Colombey-les-Deux-Églises di 183,4 km, propone un'altra chance ai velocisti: sempre a meno che i 5 GPM in programma, tutti di terza e quarta categoria, non diventino il terreno fertile per un attacco dalla distanza.

La cronaca  

 Il primo tempo interessante viene messo a referto da Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), che completa la cronometro in 30'06'', aggiudicandosi anche i tre intermedi (fenomenale in particolare il 10'12'' al primo passaggio) prima di essere superato da Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) negli ultimi intermedi: 19'04'' e 23'58'' anche grazie al tratto centrale in salita. Il francese balza in testa con un tempo di 29'44'' prima di essere superato, almeno al primo intermedio, da Stefan Kung (Groupama-FDJ), che passa in 10'00'': lo svizzero viene poi rallentato da un problema meccanico, vedendo così scivolare via i sogni di gloria. Al comando balza Victor Campenaerts (Lotto Dstny) per appena 76 centesimi: intanto Ben Healy (EF Education-EasyPost) eguaglia il miglior tempo al primo intermedio (10'00'') prima di scrivere il miglior tempo (19'02'') al secondo intermedio. In strada entrano poi via via tutti i big della classifica generale: Giulio Ciccone (Lidl-Trek) passa al primo intermedio con un ritardo di 42'', che diventa di 24'' per Mikel Landa (Soudal-Quick Step), di 18'' per Egan Bernal (Ineos Grenadiers), di 19'' per Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e di 12'' per Joao Almeida (UAE Team Emirates). Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) scrive invece il miglior tempo all'intermedio: 9'59'', peggiorato di 9'' da Juan Ayuso (UAE Team Emirates) ma migliorato dal 9'50'' di Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike). Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) passa in 9'39'', peggiorato di 3'' da Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Al secondo intermedio si dilata il gap tra gli uomini di classifica: come da previsioni naufragano Bernal, Ciccone e Landa, mentre Almeida arriva a 8'' da Healy, superato dal 18'51'' di Roglic. Delude Ayuso, che passa con un ritardo di 44'', mentre Vingegaard balza al comando del secondo intermedio grazie al suo 18'36'': Evenepoel torna subito in vetta grazie a un tempo di 18'13'', mentre Almeida arriva al traguardo con 5'' di ritardo da Campenaerts. Pogacar passa con un ritardo di 10'' al secondo intermedio: il terzo vede Roglic scrivere un tempo di 23'37''. Intanto Ciccone paga 1'35'' da Campenaerts: Rodriguez chiude invece con un gap di 35''. Evenepoel transita al terzo intermedio in 23'05'': Vingegaard fa peggio di 28''. Roglic chiude in 29'26'': un tempo buono per scalzare Campenaerts ma non per vincere. Pogacar transita al terzo intermedio con un ritardo di 6'' da Evenepoel, che come da previsioni ha perso qualcosa nel tratto in discesa. Il campione iridato deve poi fare i conti con un problema meccanico: una foratura 'sistemata' però dal tubeless. Vingegaard arriva al traguardo con 3'' di ritardo da Roglic, scalzato dal 28'52'' di Evenepoel. All'arrivo manca solo Pogacar, che non riesce a scavalcare il belga, chiudendo con un ritardo di 12'', limitando comunque i danni in una cronometro molto ostica per le sue capacità: a maggior ragione alla luce dell'ulteriore tempo guadagnato su Vingegaard.

Ordine d'arrivo tappa 7 Tour de France 2024

  1) Remco Evenepoel (SOQ) in 28'52'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +12'' 3) Primoz Roglic (RBH) +34'' 4) Jonas Vingegaard (TVL) +37'' 5) Victor Campenaerts (LTD) +52'' 6) Kévin Vauquelin (ARK) +52'' 7) Matteo Jorgenson (TVL) +54'' 8) Joao Almeida (UAD) +57'' 9) Ben Healy (EFE) +59'' 10) Stefan Kung (GFC) +1'00''  

Classifica generale Tour de France 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 27h16'23'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) +33'' 3) Jonas Vingegaard (TVL) +1'15'' 4) Primoz Roglic (RBH) +1'36'' 5) Juan Ayuso (UAD) +2'16'' 6) Joao Almeida (UAD) +2'17'' 7) Carlos Rodriguez (IGD) +2'31'' 8) Mikel Landa (SOQ) +3'35'' 9) Matteo Jorgenson (TVL) +4'03'' 10) Aleksandr Vlasov (RBH) +4'36''  

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