Tour de France 2024, com’è andata la tappa di oggi. Battaglia sullo sterrato tra Pogacar, Remco e Vingegaard

Troyes (Francia), 7 luglio 2024 - La tappa 9 del Tour de France 2024 porta la carovana da Troyes a Troyes dopo 199 km, in cui spiccano ben 14 tratti in sterrato, sui quali succede di tutto. La prima delle due corse in una vede Anthony Turgis far festa nei confronti del resto dei fuggitivi, portando così a 3 il computo delle frazioni vinte da transalpini: non male, alla luce del momento di transizione del movimento ciclistico francese. La seconda vede i pezzi grossi della classifica generale darsele di santa ragione appena l'asfalto lascia spazio alla ghiaia: la prima rasoiata è di Tadej Pogacar, in discesa, imitato poi da Remco Evenepoel. Ai due si aggiunge Jonas Vingegaard, che però non tira (forse anche a causa del precedente guaio meccanico che lo aveva portato a pedalare sulla bici di Jan Tratnik), facendo finire nel nulla questo tentativo atto a guadagnare su Primoz Roglic, il meno in forma dei big. La maglia gialla ci riproverà più volte nel corso dei 32 km totali di sterrato, ma alla fine distacchi non se ne fanno e a sorridere, nelle zone basse della top 10, sono Derek Gee, in fuga, e Matteo Jorgenson: perde invece qualcosa Aleksandr Vlasov, vittima di una brutta caduta. Dopo il primo giorno di riposo, la Grande Boucle ripartirà dalla tappa 10, la Orléans-Saint-Amand-Montrond: 187,3 km privi di GPM e quindi totalmente adatti ai velocisti rimasti in gruppo.

La cronaca

Prima della partenza, la formazione norvegese della Uno-X Mobility viene chiamata in blocco per ricordare André Drege, deceduto ieri in una discesa del Giro d'Austria 2024, che a sua volta oggi, in luogo dell'ultima tappa, vive una passerella commemorativa su indicazione della famiglia dello sfortunatissimo corridore del Team Coop-Repsol. Poco prima del primo dei 14 tratti in sterrato si forma l'attacco buono, formato da Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Neilson Powless, Ben Healy (EF Education-EasyPost), Anthony Turgis (Team TotalEnergies), Elmar Reinders (Team Jayco AlUla), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), Axel Zingle (Cofidis), Oier Lazkano, Alex Aranburu e Javier Romo (Movistar Team): un secondo drappello di attaccanti vede figurare Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL), Davide Ballerini (Astana Qazaqstan Team), Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility), Stefan Kung, Clément Russo (Groupama-FDJ) e Jake Stewart (Israel-Premier Tech). La prima difficoltà altimetrica di giornata è la Cote de Bergères (1,7 km con una pendenza media del 5,2%), mentre la seconda, la Cote de Baroville (2,8 km con una pendenza media del 4,8%) coincide con il secondo tratto in sterrato, quello che fa esplodere la corsa al punto che diversi corridori devono mettere il piede a terra: il gruppo principale si spezza e nelle retrovie restano, tra gli altri, Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Juan Ayuso, Nils Politt (UAE Team Emirates), Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike), David Gaudu (Groupama-FDJ) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). La situazione poi rientra a ridosso del traguardo volante di Fontette, che premia Turgis: i primi due GPM di giornata erano invece andati, nell'ordine, a Vermeersch e Aranburu. Nelle retrovie, all'alba del terzo settore in sterrato, resta il drappello in cui figurano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Arnaud De Lie (Lotto Dstny), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Simon Yates (Team Jayco AlUla): una foratura ferma Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), che scambia rapidamente la bici con Jan Tratnik (Visma-Lease a Bike) e limita i danni a una manciata di metri persi. La Cote de Val Frion (2,2 km con una pendenza media del 5%) premia Lutsenko, uno tra i fuggitivi superstiti a non volersi arrendere al ritorno del gruppo. In discesa a sorpresa allunga Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), ripreso subito da Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), ma si tratta solo di schermaglie puntualmente riassorbite dal plotone. Si torna a salire sulla Cote de Chacenay (3 km con una pendenza media del 4,3%): a passare per primo è Pidcock, mentre a scattare stavolta è Evenepoel, presto rimontato da Pogacar e Vingegaard. I tre si riportano sulla testa della corsa prima di rialzarsi allorché scatta Gee, mentre l'ottavo settore di sterrato vede Evenepoel perdere terreno a causa di una curva sbagliata: il belga rientra rapidamente, mentre va decisamente peggio ad Aleksandr Vlasov (Red Bull-Bora-Hansgrohe), che cade rovinosamente in un fossato. Quando la situazione tra i big della classifica generale sembra ormai calma, dal gruppo scattano Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Rasmus Tiller (Uno-X Mobility), Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech), Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), Alberto Rui Costa (EF Education-EasyPost) e David Gaudu (Groupama-FDJ), a loro volta inseguiti da Guillaume Martin (Cofidis). A 22 km dal traguardo scatta Pogacar: solo Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike) resta alla sua ruota. Arriva poi anche Vingegaard, mentre Evenepoel appare attardato prima che anche quest'altro attacco rientri. Davanti intanto Stuyven se ne va, cosa che dalle retrovie prova a fare il solito Pogacar sull'ultimo tratto in sterrato: la maglia gialla alla fine desiste e il belga viene ripreso dai compagni di fuga, tra i quali in volata la spunta Turgis.

Ordine d'arrivo tappa 9 Tour de France 2024

 1) Anthony Turgis (TEN) in 4h19'43'' 2) Tom Pidcock (IGD) st 3) Derek Gee (IPT) st 4) Alex Aranburu (MOV) st 5) Ben Healy (EFE) st 6) Alexey Lutsenko (AST) st 7) Javier Romo (MOV) +12'' 8) Jasper Stuyven (LTK) +18'' 9) Biniam Girmay (IWA) +1'17'' 10) Michael Matthews (JAY) +1'17''

Classifica generale Tour de France 2024

 1) Tadej Pogacar (UAD) in 35h42'42'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) +33'' 3) Jonas Vingegaard (TVL) +1'15'' 4) Primoz Roglic (RBH) +1'36'' 5) Juan Ayuso (UAD) +2'16'' 6) Joao Almeida (UAD) +2'17'' 7) Carlos Rodriguez (IGD) +2'31'' 8) Mikel Landa (SOQ) +3'35'' 9) Derek Gee (IPT) +4'02'' 10) Matteo Jorgenson (TVL) +4'03''