Tour de France 2024, cresce l'ottimismo per la presenza di Vingegaard e Van Aert

I due corridori della Visma-Lease a Bike, reduci da due gravi cadute, sono in ritiro in altura a Tignes: buoni segnali in vista della Grande Boucle

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
2 giugno 2024
Wout Van Aert e Jonas Vingegaard (Ansa)

Wout Van Aert e Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 2 giugno 2024 – Archiviato ormai da una settimana il Giro d'Italia 2024, nel mondo del ciclismo comincia la lunga marcia di avvicinamento al Tour de France 2024, al via sabato 29 giugno, con le due corse considerate storicamente di preparazione: il Giro del Delfinato 2024, scattato oggi, e il Giro di Svizzera 2024, in partenza domenica 9 giugno. A nessuna delle due gare saranno al via Jonas Vingegaard e Wout Van Aert, ancora al lavoro, tra l'altro insieme, per recuperare in tempo per la Grande Boucle.

Le ultime sulle condizioni di Vingegaard e Van Aert

La prima buona notizia, registrata ormai settimane fa, è che entrambi sono tornati in bici dopo le gravissime cadute occorse rispettivamente al Giro dei Paesi Baschi 2024 e alla Dwars door Vlaanderen 2024: una notizia non scontata dopo la gravità delle condizioni dei due corridori della Visma-Lease a Bike in seguito ai rispettivi incidenti. Entrambi, una volta tornati in sella, hanno avuto un approccio molto soft: pochi chilometri al giorno per tutti e due e, per giunta, senza incontrare volutamente molte difficoltà altimetriche. La missione è stata ovviamente più semplice per Vingegaard, che una volta tornato a casa dopo il lungo ricovero in Spagna ha pedalato a casa sua, dove notoriamente i metri di dislivello sono vicini allo zero. La musica è però cambiata prima a Maiorca grazie a percorsi più mossi e impegnativi e in seguito ancora di più nei giorni scorsi, quando prima il danese e poi il belga hanno raggiunto Tignes per iniziare il periodo in altura che dovrebbe (il condiziale è ancora d'obbligo) rifinire la preparazione in vista del Tour de France 2024. A 1810 metri di altitudine i due alfieri della Visma-Lease a Bike si stanno riabituando alle difficoltà proposte dalla montagna: dalle pendenze ad appunto la diversa qualità dell'aria. Per le sentenze definitive, in un senso o nell'altro, forse è ancora presto e probabilmente l'ora dei verdetti scatterà soltanto quando il resto della batteria della squadra olandese attesa al via di Firenze raggiungerà la località alpina, ma intanto l'ottimismo sembra crescere sempre di più.

Il ricordo di Mader al Giro di Svizzera 2024

Dalle Alpi francesi a quella svizzere, dove il 15 giugno 2023 si consumò il grave incidente che alle 11.24 del giorno successivo sarebbe costato la vita a Gino Mader. A quasi un anno di distanza da una delle pagine più nere della storia del ciclismo, sono tante le iniziative in ricordo dello sfortunato corridore della Bahrain Victorious: da una statua eretta a Morbio Inferiore, e per la precisione nella curva scelta dal fanclub ticinese del corridore elvetico, al premio indetto per l'imminente Giro di Svizzera 2024. Ad assegnare il titolo "Premio della montagna #rideforgino" saranno i 2421 metri del Passo della Novena. "Si tratta del modo migliore per ricordare Gino, che dava il suo meglio in alta montagna", ha dichiarato Olivier Senn, il direttore di una corsa che quest'anno proverà a girare pagina. Ma senza dimenticare.

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