Vuelta 2023, tappa 20: vince Poels. Kuss in rosso a Madrid. Ordine d'arrivo e classifica

Festeggiano l'olandese, che si aggiudica la frazione battendo in volata Evenepoel, e lo statunitense, a un passo da un risultato storico a livello personale e per la Jumbo-Visma

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
16 settembre 2023
Wout Poels (Ansa)

Wout Poels (Ansa)

Guadarrama (Spagna), 16 settembre 2023 – La tappa 20 plasma di fatto la classifica generale finale della Vuelta 2023. In realtà, per quanto riguarda la graduatoria, succede poco o nulla in una frazione che in effetti si prestava maggiormente agli uomini adatti alle Classiche. Non a caso, nel contesto di una fuga lunga e numerosa, a contendersi la vittoria sono due specialisti come Wout Poels e Remco Evenepoel, due vincitori della Liegi-Bastogne-Liegi. Con le dovute proporzioni, la tappa odierna ricordava proprio la Doyenne: a spuntarla è l'olandese, che regala uno dei pochi sussulti di una giornata piuttosto noiosa. Giornata che incorona Sepp Kuss, che difende senza troppi problemi quella maglia rossa con cui domani sfilerà sulle strade di Madrid. In realtà, la festa dello statunitense comincia già oggi, con Jonas Vingegaard e Primoz Roglic a scortarlo in quello che sarà il punto più alto di una carriera vissuta finora da gregario (di lusso). I tre transitano sul traguardo a braccetto, scacciando così qualsiasi retropensiero su qualche presunto malumore in casa Jumbo-Visma. Nessuno saprà mai come Vingegaard e Roglic abbiano accettato la scelta dello squadrone olandese di puntare su Kuss: quel che è certo è che i gialloneri vincono tutti i Grandi Giri nell'arco della stessa stagione, un risultato mai raccolto prima da alcuna formazione. La tappa 21, nonché ultima della Vuelta, proporrà al gruppo la passerella finale dall'Hipodromo de la Zarzuela a Madrid (Paisaje de la Luz): 101,5 km di meritata sfilata per chiunque sia riuscito a portare a termine una corsa molto complicata e ricca di contrattempi. Senza dimenticare le velleità dei velocisti che, negli ultimi km di un pomeriggio praticamente privo di GPM e di difficoltà altimetriche, faranno partire la gara vera.

La cronaca

La caccia alla fuga buona è fin dall'inizio spasmodica ed entra del vivo sul Collado del Portazgo (10,8 km con una pendenza media del 3,4%), dove a transitare per primo è Marc Soler (UAE Team Emirates): nessun drappello riesce tuttavia a prevalere e l'unico risultato raccolto dagli attaccanti è aver allungato e innervosito il gruppo. Il trend prosegue poco prima dell'inizio del Puerto de La Cruz Verde (7 km con una pendenza media del 5%), dove si forma di fatto un maxi plotone composto da Remco Evenepoel, Mattia Cattaneo, James Knox, Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Marc Soler, Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates), Wilco Kelderman (Jumbo-Visma), Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), Wout Poels, Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Lenny Martinez (Groupama-FDJ), Lennard Kamna, Ben Zwiehoff (Bora-Hansgrohe), Jimmy Janssens, Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck), Andreas Kron, Sylvain Moniquet, Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), Hugh John Carthy (EF Education-EasyPost), Andrea Vendrame, Dorian Godon, Nicolas Prodhomme (AG2R Citroen Team), Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla), Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty), Ivan Garcia Cortina, Einer Rubio (Movistar Team), Romain Bardet (Team DSM-Firmenich), Élie Gesbert (Team Arkéa-Samsic), Pelayo Sanchez (Burgos-BH), Fernando Barcelò e Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA). Lo scollinamento premia Rui Costa, mentre il drappello continua a guadagnare terreno sulla salita de La Escondida (9 km con una pendenza media del 4,1%), dove a passare per primo è Thomas. La prossima salita è l'Alto de Santa Maria de la Alameda (5 km con una pendenza media del 5,6%), dove scollina per primo Van Eetvelt. Subito dopo gli attaccanti affrontano l'Alto de Robledondo (5,1 km con una pendenza media del 4,8%), il cui scollinamento premia invece Vervaeke. I battistrada sono nel circuito in cui tocca ripetere la scalata alla salita de La Escondida, dove passa per primo Barcelò. All'orizzonte si staglia di nuovo l'Alto de Santa Maria de la Alameda, dove esplode la bagarre nella testa della corsa: grazie all'attacco di Zwiehoff, ma lo scollinamento sorride a Sanchez. Il plotone dei battistrada, sempre meno numeroso, torna sull'Alto de Robledondo, dove a passare per primo è Knox. La penultima difficoltà di giornata è il secondo passaggio sul Puerto de La Cruz Verde (7,2 km con una pendenza media del 3,9%), ma stavolta affrontato da un altro versante: nella noia generale, lo scollinamento premia Vervaeke. L'ultima salita di giornata e dell'intera Vuelta è l'Alto San Lorenzo de El Escorial (4,6 km con una pendenza media del 6,6%): prima ancora c'è il traguardo volante di San Lorenzo de El Escorial, dove c'è l'attacco di Poels, al quale si agganciano Van Eetvelt e Soler. Alle spalle di questo drappello ci sono Sanchez ed Evenepoel, mentre lo scollinamento premia Poels. Il belga rilancia la sua andatura in discesa e raggiunge al comando Poels, Van Eetvelt, Soler e Sanchez: la contesa sorride a Poels, il più affamato dell'intero plotoncino che vince nonostante il tentativo di rimonta in volata di Evenepoel. Tra i big invece la calma è quasi piatta: gli unici a provare quache scatto sono Enric Mas (Movistar Team) e Mikel Landa (Bahrain Victorious), ma nessuno dei due fa la differenza e così la sfilata in rosso di Sepp Kuss (Jumbo-Visma), in attesa della passerella di Madrid, comincia già oggi. A testimoniarlo è l'arrivo in parata dello statunitense, chiuso nell'abbraccio di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma).

Ordine d'arrivo tappa 20 Vuelta 2023

1) Wout Poels (TBV) in 4h59'29'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) st 3) Pelayo Sanchez (BBH) st 4) Lennert Van Eetvelt (LTD) st 5) Marc Soler (UAD) +4'' 6) Rui Costa (ICW) +26'' 7) Antonio Tiberi (TBV) +26'' 8) Lennard Kamna (BOH) +26'' 9) Romain Bardet (DSM) +26'' 10) Einer Rubio (MOV) +26''

Classifica generale Vuelta 2023

1) Sepp Kuss (TJV) in 74h23'42'' 2) Jonas Vingegaard (TJV) +17'' 3) Primoz Roglic (TJV) +1'08'' 4) Juan Ayuso (UAD) +3'44'' 5) Mikel Landa (TBV) +4'03'' 6) Enric Mas (MOV) +4'14'' 7) Aleksandr Vlasov (BOH) +8'19'' 8) Cian Uijtdebroeks (BOH) +8'26'' 9) Joao Almeida (UAD) +10'08'' 10) Santiago Buitrago (TBV) +12'04''

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