Vuelta 2024, tappa 6: colpo grosso di O'Connor. Ordine d'arrivo e classifica generale

L'australiano si inserisce nella fuga buona e beffa il gruppo: compreso Roglic, che gli cede la maglia rossa e che ora insegue a 4'51''

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
22 agosto 2024
Ben O'Connor (Ansa)

Ben O'Connor (Ansa)

Yunquera (Spagna), 22 agosto 2024 - Dal Carrefour de l'Arbre, uno dei tratti in pavé più iconici della Parigi-Roubaix, all'omonima nota catena di supermercati, da cui prende il via la tappa 6 della Vuelta 2024, la Carrefour Jerez Sur. Jerez de la Frontera-Yunquera di 185,5 km: dopo aver lasciato carrelli e scaffali, emblema di un ciclismo sempre più attento agli sponsor, i corridori ritrovano finalmente la strada e l'asfalto e lo fanno nel segno di una fuga da 13 che per qualcuno diventa l'occasione per rientrare prepotentemente in classifica generale dopo il tempo perso a Pico Villuercas. Il 'qualcuno' è Ben O'Connor, che al via dall'ormai famigerato supermercato di oggi si presentava con un ritardo di 1'56'' da Primoz Roglic: sulla carta tanto, considerando che finora la classifica generale è stata plasmata dalla cronometro iniziale e dall'unico arrivo in salita. L'australiano si riscatta con gli interessi inserendosi nella 'fuga bidone' che beffa tutti: compreso lo sloveno, che cede la maglia rossa come in effetti aveva dichiarato di voler fare, ma forse non al corridore più indicato. Corridore, O'Connor, che entra nella ristretta cerchia dei 111 (da oggi) che hanno vinto almeno una frazione in tutti i tre Grandi Giri e, corridore, sempre O'Connor, che ora può contare su un vantaggio addirittura di 4'51'' su Roglic: non proprio poco. Tra i promossi di una giornata folle ci sono Marco Frigo, secondo all'arrivo, e Florian Lipowitz, che entra in classifica generale strappando la maglia bianca ad Antonio Tiberi. Tra i bocciati (tanti) figura invece Adam Yates, che perde contatto anche dal gruppo a causa di una caduta in discesa, salutando definitivamente i sogni di gloria. Anche la tappa 7, la Archidona-Cordoba di 180,5 km, si presenta costantemente mossa e adatta alle fughe, anche se il GPM di seconda categoria piazzato nella parte conclusiva, l'unico di giornata, potrebbe stimolare anche l'appetito e il colpo di mano di qualche uomo in lotta per una classifica generale che da oggi ha (a sorpresa) un nuovo padrone.

La cronaca

Usciti dal supermercato dal quale prende curiosamente il via la frazione, i corridori votati all'attacco provano subito a formare la fuga buona, con il gruppo che spegne ogni tentativo: nel farlo il plotone si spezza, lasciando inizialmente nelle retrovie Joao Almeida (UAE Team Emirates). I continui muri con pendenze fisse tra il 6% e il 10%, nonostante non siano segnalati come GPM, fanno male a tutti: anche ai tanti tentativi di fuga, puntualmente neutralizzati prima che si formi quello buono. A comporla sono Jay Vine (UAE Team Emirates), Mauri Vansevenant (T-Red-Quick-Step), Ben O'Connor, Clément Berthet (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Pablo Castrillo, Urko Berrade (Equipo Kern Pharma), Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL), Cristian Rodriguez (Arkéa-B&B Hotels), Chris Harper (Team Jayco AlUla) e Pelayo Sanchez (Movistar Team), che scollina per primo sul Puerto del Boyar (14,7 km con una pendenza media del 5,5%). Lo sprint intermedio di Ronda va a O'Connor, andando così a prendersi 6'' che potrebbero pesare in una classifica generale per ora scritta dalla cattiva performance nel primo arrivo in salita di Pico Villuercas: Rodriguez e Berthet, rispettivamente secondo e terzo al traguardo volante, incassano invece 4'' e 2''. A proposito di salita: ben prima dell'inizio formale del Puerto del Viento (6,6 km con una pendenza media del 4,2%) la strada comincia a impennarsi, diventando il trampolino di lancio per lo scatto proprio di O'Connor, agganciato subito da Leemreize. L'australiano scollina per primo, mentre alle spalle del duo di testa si forma un drappello dove figurano Frigo, Berrade e Sanchez. Si torna a salire verso Puerto Martinez (3,5 km con una pendenza media del 6,3%), dove davanti resta il solo O'Connor, che scollina ancora per primo, con Frigo che a sua volta si sbarazza della compagnia degli altri inseguitori, mettendo nel mirino Leemreize: in discesa però il veneto scivola, perdendo tempo e sicurezza. L'ultima asperità di giornata è l'Alto de las Abejas (8,9 km con una pendenza media del 3,9% e massima del 10%), quello sul quale il gruppo si rende realmente conto della portata del vantaggio di O'Connor, superiore a 6'30'': è proprio con questo ritardo che arriva il plotone, oggi completamente beffato dall'australiano, che si prende la tappa, il lauto vantaggio, gli abbuoni e ovviamente la maglia rossa, strappata a Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), che non aveva nascosto l'intenzione di lasciare momentaneamente il simbolo del primato, ma forse a un corridore molto meno pericoloso.  L'altro grande sconfitto di giornata, 'premio' da dividere tra tutti gli uomini in lotta per la classifica generale, è Adam Yates (UAE Team Emirates), che addirittura si stacca anche dal gruppo a causa di una caduta in discesa, abdicando definitivamente da qualsiasi sogno di gloria.

Ordine d'arrivo tappa 6 Vuelta 2024

1) Ben O'Connor (DAT) in 4h28'12''

2) Marco Frigo (IPT) +4'33''

3) Florian Lipowitz (RBH) +5'12''

4) Clément Berthet (DAT) +5'12''

5) Cristian Rodriguez (ARK) +5'12''

6) Gijs Leemreize (DFP) +5'12''

7) Mauri Vansevenant (SOQ) +5'35''

8) Urko Berrade (EKP) +6'02''

9) Isaac Del Toro (UAD) +6'31''

10) David Gaudu (GFC) +6'31''  

Classifica generale Vuelta 2024

  1) Ben O'Connor (DAT) in 23h28'28''

2) Primoz Roglic (RBH) +4'51''

3) Joao Almeida (UAD) +4'59''

4) Florian Lipowitz (RBH) +5'18''

5) Enric Mas (MOV) +5'23''

6) Cristian Rodriguez (ARK) +5'26''

7) Antonio Tiberi (TBV) +5'29''

8) Lennert Van Eetvelt (LTD) +5'32''

9) Felix Gall (DAT) +5'38''

10) Mattias Skjelmose (LTK) +5'49''  

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