Ciclismo, cambiano le regole sulle wild card nei Grandi Giri
L'Uci aggiunge uno slot agli inviti a disposizione della direzione di gara. Luce verde per Alaphilippe al Tour de France, mentre il Giro d'Italia 'ingaggia' Pidcock

Julian Alaphilippe (Ansa)
Roma, 31 marzo 2025 - Dal cambio di regolamento di qualche anno fa che portò il numero dei corridori nelle squadre da 9 a 8, con il computo totale sceso dunque da 198 a 176, con il fine di diminuire il 'traffico' in gruppo e il relativo presunto aumento del rischio di cadute, alla svolta di oggi che va nel senso opposto: l'Uci in un certo senso sconfessa se stessa e decide di incrementare il numero delle wild card nei Grandi Giri.
La novità regolamentare nei Grandi Giri e le wild card del Tour de France e del Giro d'Italia
Quindi, a partire da quest'anno al via di Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta le squadre potranno essere 23 e non più solo 22, con il numero dei corridori in gruppo che dunque tornerà a lievitare, passando da 176 a 184. Alle 18 formazioni di categoria World Tour, partecipanti di default ai Grandi Giri e, secondo un'indiscrezione rilasciata da WielerFlits, contrarie in blocco a questa modifica, si aggiungono 5 squadre di categoria Professional, scelte con determinati criteri. Le migliori 2 formazioni nella classifica dell'anno precedente avranno diritto ad altrettante wild card assegnate d'ufficio, mentre le restanti 3 saranno distribuite in base alla libera scelta dei direttori di gara. Il primo dei tre Grandi Giri a rendere note le proprie wild card è stato il Tour de France. Secondo i nuovi paletti fissati dalla Federazione Internazionale, Israel-PremierTech e Lotto Cycling Team usufruiscono dell'invito di default grazie alla leadership nella classifica di categoria della scorsa stagione, mentre le rimanenti 3, quindi quelle 'libere', vanno al Team TotalEnergies, alla Uno-X Mobility e, soprattutto, alla Tudor Pro Cycling Team di Julian Alaphilippe, l'enfant du pays che come da maliziose previsioni di lungo termine non resta fuori dalla Grande Boucle nonostante l'addio alla Soudal Quick-Step e la conseguente retrocessione di categoria. Un'esclusione illustre, e che fa già discutere, c'è ed è quella del Q36.5 Pro Cycling Team, l'altra formazione svizzera, quella dove milita un altro pezzo grosso come Tom Pidcock che, a questo punto, si tuffa nel Giro d'Italia insieme a Team Polti VisitMalta, Tudor Pro Cycling Team e VF Group-Bardiani CSF-Faizanè. Anche quest'anno, la Lotto Cycling Team declina l'invito (partito di default), lasciando all'Israel-PremierTech l'unico posto guadagnato per ranking.
Problemi per De Lie e Kooij
Alla stagione dei Grandi Giri manca ancora un po', ma intanto la primavera delle Classiche si complica per due potenziali protagonisti come Arnaud De Lie e Olav Kooij, ai box per motivi diversi. Il belga decide di fermarsi, rinunciando alle imminente Dwars Door Vlanderen e Giro delle Fiandre, per un eccesso di stanchezza da curare con riposo extra. "Sfortunatamente Arnaud ha dovuto ritirarsi dalla Gand-Wevelgem: ora si prenderà del tempo per sé, con la speranza che possa tornare presto in gara e in buone condizioni", queste le dichiarazioni della Lotto Cycling Team. Anche l'olandese della Visma-Lease a Bike ha dovuto lasciare a metà strada la corsa vinta con un grande numero da Mads Pedersen, ma per una caduta che, dopo gli opportuni esami, ha evidenziato una frattura della clavicola che, tanto per restare in tema, potrebbe complicare la situazione in vista di un Giro d'Italia sempre più vicino all'orizzonte.Leggi anche - Il Napoli non molla l'Inter, ma all'orizzonte c'è lo scoglio Bologna
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