F1, terremoto Alpine: licenziato il team principal Szafnauer
La scuderia francese solleva un polverone durante il fine settimana del Gran premio del Belgio: ufficiale la separazione dal manager americano e dal direttore sportivo Permane
Spa Francorschamps (Belgio), 29 luglio 2023 - L'Alpine ha deciso di scatenare un terremoto all'interno del proprio team durante un fine settimana di gara. La scuderia francese, quest'anno autrice di un mondiale estremamente deludente fino a questo momento, ha licenziato così su due piedi tre elementi della sua squadra che lavorano in Formula 1 da decenni: Otmar Szafnauer, Pat Fry e Alan Permane. Ciò che ha destato più scalpore è proprio il tempismo: a pochi minuti dalla sessione di qualifica del venerdì, valida per la griglia di partenza del Gran Premio del Belgio di domenica (siamo in un week-end di Sprint Race), è giunto l'annuncio ufficiale dell'addio dei tre membri del team. Uno dei quali, Szafnauer, era il team principal stesso della scuderia, che solo poche ore prima aveva partecipato in rappresentanza di Alpine ad una riunione della Formula 1 Commission.
Un addio inaspettato
La Alpine sta senza dubbio affrontando una stagione molto complicata. La monoposto portata in pista quest'anno ha notevoli crepe strutturali, le performance lo dimostrano ampiamente ed, evidentemente, anche all'interno del team ci sono degli scricchiolii non indifferenti. Pochi giorni fa, Szafnauer aveva ribadito come credesse di poter restare in sella al muretto della Alpine per ancora molto tempo. Il team principal aveva commentato così il Gran Premio di Ungheria, che è stato disastroso per i francesi: "Sicuramente non è stato il nostro fine settimana. Abbiamo faticato un po' con le gomme medie in qualifica, mentre noi siamo soliti fare molto bene con le Soft in Q3 che in Q3. Avevamo visto nelle libere che con quelle mescole avremmo potuto fare bene. Non siamo riusciti a far funzionare bene le medie. A quel punto siamo partiti dalla 12esima e dalla 15esima piazza e quando prendi il via del Gran Premio da centro gruppo abbiamo potuto vedere cosa può succedere. Alla fine è stata sfortuna al 100%. Non c'era nulla che potessimo fare. Zhou ha tamponato Ricciardo e a quel punto Daniel non ha potuto fare altro che colpire Esteban. Esteban, a sua volta, non ha potuto evitare Pierre. È stato una sorta di bowling".
Archiviato il discorso relativo alla gara domenicale, l'americano aveva poi affermato, con assoluta tranquillità: "Bisogna ricordare che Laurent Rossi ora si occupa di progetti speciali. Sì, lui mi ha assunto, ma anche Luca De Meo mi ha assunto, ed è stato de Meo stesso che alla fine si è seduto con me e mi ha convinto a unirmi al suo progetto. Questo progetto di Alpine prevede un piano di 100 gare e credo che, ad oggi, siamo a circa 30 gare. 22 corse l'anno scorso e 12 quest'anno. Il che significa che mancano ancora una sessantina di gare e ci sono altri tre anni per iniziare a vincere. Ci vuole tempo. Ci è voluto tempo per tutti. So che Luca è un uomo di parola e mi ha dato la sua parola su cento gare per iniziare a vincere e, a volte, si fa mezzo passo indietro per farne due avanti. Non ho alcuna preoccupazione e Luca sarà fedele alla sua parola e mi darà il tempo necessario". Una promessa che, invece, è svanita nell'arco di poche ore.
Szafnauer aveva anche citato degli esempi di storia recente della Formula 1 per legittimare la necessità fisiologica di dover lavorare con anni di sviluppo alle spalle, prima di poter trionfare nella massima categoria del motorsport a ruote scoperte: "Come sapete, la Mercedes ha acquistato il team vincitore del Mondiale nel 2009, ma poi ha impiegato 5 anni per vincerlo di nuovo. Red Bull, che ha fatto bene, ha acquistato la Jaguar, che era una squadra di metà classifica, e ha impiegato 5 anni per iniziare a vincere. Sembra che sia quello che ci vuole e 100 gare diviso 20 fa 5 anni. Diviso 25 fa quattro, quindi sono 4 o 5 anni. 100 gare sono realistiche e ci stiamo ancora lavorando".
Un fine settimana anomalo
Otmar Szafnauer e Alan Permane si trovano, però, a Spa Francorschamps con il team. I due erano, ovviamente, regolarmente partiti per prendere parte al fine settimana del Gran Premio del Belgio, e resteranno assieme alla squadra per tutto il week-end nonostante il licenziamento. Una situazione davvero paradossale, che si sarebbe potuta evitare facilmente, annunciando gli addii la prossima settimana. La Formula 1, infatti, corre l'ultimo appuntamento prima della sosta estiva, che durerà per tutto il mese di agosto. La scelta di allontanare in maniera così rumorosa il team principal sembra, dunque, essere un atto escogitato per creare scalpore e far notare a tutti che qualcosa sta cambiando all'interno della Alpine. Il sostituto di Szafnauer sarà Bruno Famin, che è il vice presidente della casa francese e occuperà il ruolo ad interim. Il direttore sportivo Permane verrà invece rimpiazzato da Julian Rouse, direttore dell'Academy della scuderia. Per quanto riguarda Pat Fry, era già stata ufficializzata la sua firma per la Williams.
La disputa sulla power unit Renault
L'Alpine vive un periodo molto complicato sotto tutti i frangenti. Il motore Renault è, infatti, al centro delle discussioni, non solo dentro il team transalpino ma anche all'interno della FIA. Le power unit sono congelate, per quanto riguarda le prestazioni, dallo scorso anno: i fornitori hanno potuto lavorare esclusivamente sull'ERS fino al settembre scorso. Le uniche modifiche consentite sono quelle di affidabilità, ma il propulsore Renault patisce circa 30 cavalli di gap rispetto a tutti gli altri presenti in griglia. Al momento del congelamento, però, la differenza dichiarata era di soli dieci cavalli: nel caso in cui fosse dimostrato questo handicap triplicato, nel mirino della Federazione terminerebbero Honda, Ferrari e Mercedes, per comprendere se i loro lavori sull'affidabilità hanno inciso anche sulle prestazioni delle loro power unit. La FIA, in ogni caso, potrebbe concedere una deroga per concedere all'Alpine di lavorare sul proprio motore e rientrare nei margini consentiti dal regolamento, pari a 5Kw (8 cavalli).
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