Le pagelle di Leo Turrini al Gp di Abu Dhabi: una Stella sul mondiale
La McLaren festeggia il titolo costruttori grazie al team principal italiano cresciuto in Ferrari. Leclerc ed Hamilton perfetti nell’ultimo show stagionale, Norris regge da solo dopo il disastro di Piastri

L'arrivo di Lando Norris
Abu Dhabi, 8 dicembre 2024 – Lando Norris vince il Gp di Abu Dhabi davanti alle Ferrari di Sainz e Leclerc. Alla McLaren il titolo costruttori. Quello di oggi era l’ultimo Gran Premio della stagione di Formula 1. Di seguito, le pagelle di Leo Turrini.
10 STELLA. C’è la mano di questo ingegnere italiano nel trionfo mondiale della McLaren. Già ferrarista con Schumi, Raikkonen e Alonso, lasciò Maranello a fine 2014 per seguire Fernando proprio in McLaren. In dieci anni ha imparato e poi ha insegnato, scalando le gerarchie interne fino a diventare team principal. Tanto di cappello.
10 LECLERC. Dalla coda sin quasi alla vetta. Una rimonta impressionante, davvero. Peccato per le disavventure del venerdì e del sabato, ma la sua nell’oasi di Abu Dhabi è stata una prestazione semplicemente grandiosa.
10 HAMILTON. Preparate il tappeto Rosso a Maranello. Anche lui, come Leclerc, si inventa un recupero strepitoso dalle retrovie, prendendosi pure lo sfizio di superare Russell, compagno in Mercedes, prima della bandiera a scacchi.
10 NORRIS. Con Piastri in modalità…autogol, resta da solo a difendere le ambizioni McLaren. Lo fa in maniera impeccabile, a coronamento di un fine settimana esemplare. Il Mondiale costruttori è in buona parte suo.
9 VASSEUR. La Ferrari di Fred se la gioca fino all’ultimo metro. Segno che la crescita della Scuderia è un dato di fatto. Peccato per il crack sulla macchina di Leclerc nel venerdì delle libere ma quello che non è arrivato ieri deve arrivare tra dodici mesi.
8 SAINZ. Il suo è un addio da caballero autentico. Non ha la macchina per battere Norris e si vede. Nulla da rimproverargli, in una condizione psicologicamente infelice ha retto orgogliosamente per l’intera stagione. Gracias Carlos, come ha scritto Leclerc sul casco.
8 BORTOLETO. In coincidenza con la serie Netflix dedicata a Senna, questo ragazzo brasiliano ha vinto il campionato di Formula 2 e ora si appresta a fare il salto nella massima categoria al volante della Sauber Audi di Mattia Binotto. Non sarà mai come Ayrton ma potrebbe imitare Felipe Massa. E basterebbe.
7 BRIATORE. I suoi detrattori diranno che si tratta di puro caso, eppure da quando l’ex geometra di Cuneo ha preso in mano la Alpine, beh, il team francese è improvvisamente uscito dall’anonimato. Vedremo cosa ci riserverà in futuro il vecchio Flavione.
6 VERSTAPPEN. Magari allo Start tenta di dare una mano alla Ferrari, andando all’assalto di Piastri. Poi se la prende con i commissari. Ha proprio un gran brutto carattere, ma anche grazie al carattere che ha è così forte…
4 PIASTRI. Ci prova, a dare una mano…alla Ferrari. Al via è quantomeno poco prudente, poi si innervosisce ad accumula errori, dimostrando scarsa maturità. Buon per lui che Norris evita errori e salva la festa della McLaren.
0 PEREZ. In teoria ha un contratto con la Red Bull anche per il 2025 ma pochi credono resterà a fianco di Verstappen anche l’anno prossimo. Il ritiro di ieri è solo l’ultimo tassello di un mosaico disastroso. Il tracollo del messicano è andato oltre le peggiori previsioni.
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