F1 Gp del Bahrain, segnali di vita dalla Rossa

A Sakhir la scuderia Ferrari ha registrato un timido progresso rispetto alle atroci malinconie di inizio 2023

di LEO TURRINI -
3 marzo 2024
Carlos Sainz e Max Verstappen

Carlos Sainz e Max Verstappen

Roma, 3 marzo 2024 – Che barba e che noia, avrebbe detto Sandra Mondaini. La Formula Uno riparte e tutto è come prima: Verstappen prende e va, se la suona e se la canta ed è difficile immaginarlo sconfitto alla fine della stagione.

Ciò premesso, tenterò di valorizzare un suggerimento della nonna, ai tempi in cui non esistevano i telefonini. La vita, spiegava la vegliarda, è come una fotografia dell’era sua: bisogna sempre sviluppare il negativo.

Traduco. La Ferrari non è pronta per il Mondiale. Non ci voleva Einstein per immaginarlo: veniamo da una stagione dominata dai Bibitari e le regole tecniche sono rimaste identiche. La tecnologia non va mai confusa con la fantasia.

Dopo di che, a Sakhir la scuderia ha registrato un timido progresso, rispetto alle atroci malinconie di inizio 2023. La Rossa ieri stava tranquillamente davanti alla Mercedes, alla McLaren, alla Aston Martin. E senza un imbarazzante guaio ai freni forse Leclerc, che al via era in prima fila, avrebbe potuto battere Perez (Verstappen no, l’olandese è di un’altra categoria, rispetto al messicano).

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Può bastare? Certamente no. È un bilancio incoraggiante? Solo se si accetta la cruda verità: dopo i disastri del passato, in questo 2024 sarebbe già tanto, per la Ferrari, vincere qualche gara. Significherebbe aver recuperato, dopo anni!, la capacità di sviluppare l’auto in corso d’opera: cosa che, per inciso, farebbe piacere pure a Lewis Hamilton.

Sia chiaro: comprendo e faccio mia la delusione del popolo. Un fan del Cavallino è purtroppo abituato alle sconfitte, ma le sopporta male. In compenso, conviene adattarsi alla realtà, pretendendo, questo sì, un costante progresso. E qui si giocherà la credibilità di Fred Vasseur. Il quale Vasseur, ridendo e scherzando, dovrà gestire bene il rapporto tra Sainz e Leclerc.

Tra le dune di Sakhir, lo spagnolo separato in casa ha fatto chiaramente comprendere, con sorpassi a brutto grugno su Leclerc, che non reciterà la parte del cavalier servente. Potrebbe diventare un problema, se in qualche Gran Premio la Ferrari fosse davvero in lizza per la vittoria. Non succede, ma se succede…

Nel frattempo, complimenti ai noiosissimi Bibitari. Nemmeno gli scandali sessuali di Horner hanno rallentato la Red Bull!

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