Ferrari, un sogno iridato atteso da 16 anni: la Rossa punta alla ‘remuntada’
Dopo la doppietta con Sainz e Leclerc in Texas, il Cavallino torna in corsa per il titolo costruttori: l’ultimo con Raikkonen e Massa nel 2008
Chi si ricorda Kimi Raikkonen e Felipe Massa? Magari non tutti: eppure, il finlandese e il brasiliano, amati dai tifosi, ma meno dagli addetti ai lavori e ai livori non di rado incompetenti, sì, dicevo, il finlandese e il brasiliano sono stati gli ultimi piloti Ferrari a regalare un titolo mondiale alla azienda del Cavallino. Era l’iride Costruttori e correva l’anno 2008. Sono passati sedici anni, ci siamo giocati una generazione e adesso eccoci qua. A cospetto della domanda delle cento pistole.
Possono Carletto Leclerc e Carlitos Sainz colmare finalmente il vuoto, interrompere un digiuno biblico e bla bla bla?… I numeri. Dopo la spettacolare doppietta di Austin, la Signora in Rosso si è avvicinata al vertice della graduatoria. La Red Bull sta a quota 504. La McLaren capolista è a 544. La Ferrari di punti ne ha 496.
Si può fare? Sì, perché l’uno/due sotto la bandiera a scacchi di punti ne vale 43. Quarantotto (48) lunghezze da recuperare non sono poi così tante. In breve. Un ribaltone non è impossibile, la ‘remuntada’ è più di una suggestione.
Le piste. Alla fine di questa incredibile stagione, piena di colpi di scena, mancano ancora cinque tappe: Messico, Brasile, Las Vegas, Qatar, Abu Dhabi. Tracciati tra loro diversi. Le variabili indipendenti sono troppe, dalla conformazione dei circuiti al tipo d’asfalto, dalle temperature alle sempre possibili…interpretazioni regolamentari da parte di una federazione internazionale al di sotto di ogni sospetto. Ciò nonostante, si può fare. Sul serio.
Vasseur. Del resto, il curato di campagna, alias Fred Vasseur, mica si tira indietro. L’appetito vien mangiando, no? Ecco le sensazioni del capo del reparto corse di Maranello: "Il prossimo weekend in Messico sarà una storia completamente diversa con l’altitudine che la rende una gara unica nel suo genere, nella quale si deve curare molto il raffreddamento ed è per questo che non è così scontato che se sei veloce ad Austin, lo sarai anche in Messico. Di sicuro però questa doppietta in Texas è un grande moltiplicatore di motivazione per la prossima settimana. Per quanto riguarda il campionato, continuiamo ad affrontarlo una gara alla volta, ci sono ancora molti punti disponibili, compresi quelli delle gare Sprint. Ora torniamo a concentrarci solo sulla nostra prestazione cercando di fare del nostro meglio anche in Messico".
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