F1 GP Canada 2023: le strategie di gara

Alonso sfida Verstappen, Leclerc e Perez andranno in rimonta dal centro gruppo. Si oscilla tra una e due soste: il meteo potrebbe incidere

di GABRIELE SINI
18 giugno 2023
Charles Leclerc (Ansa)

Charles Leclerc (Ansa)

Montreal (Canada), 18 giugno 2023 - Il sabato del Gran Premio del Canada è stato estremamente caotico. In un fine settimana di Formula 1 che era cominciato con i problemi tecnici per le riprese del circuito durante la prima sessione di prove libere che, a causa di questo motivo, non si sono praticamente corse, poi ci ha pensato il maltempo a mettere i bastoni tra le ruote ai vari team. Sull'isola artificiale di Notre Dame, a Montreal, il sabato sera (italiano, per via del fuso orario) è stato senza dubbio ricco di sorprese. La pole position, quasi ovviamente verrebbe da dire, non è compresa negli avvenimenti sbalorditivi: Max Verstappen scatterà nuovamente dalla prima casella, con buona pace di coloro che non tifano per il due volte campione olandese o per la Red Bull. Dietro, invece, ci si è divertiti parecchio, nel bene o nel male.

Una qualifica da fiato sospeso

Il primo turno della qualifica di ieri, il Q1, aveva fatto presagire segnali di caos imminente. Ma pochi si sarebbero aspettati un meteo così tanto pazzerello da mettere nei guai la Red Bull e la Ferrari, con quest'ultima che, i guai, spesso se li crea anche da sola. Cominciamo dai campioni del mondo in carica. Sergio Perez, per la quarta corsa consecutiva, rischia di fare un enorme flop. Il messicano scatterà solamente dodicesimo in griglia di partenza, per grande gioia del suo compagno di squadra, quel Max Verstappen che continua a martellare incessantemente e non sbaglia un colpo neanche sotto la pioggia canadese. L'olandese ha un'altra opportunità per allungare nella classifica iridata e difficilmente la sprecherà, per mettere così un altro mattoncino verso la conquista di un mondiale che sembra senza storia fin dalla prima gara dell'anno. Checo dovrà tentare una rimonta di quelle avventurose, aiutato dalla sua RB19 che, al netto di tutto, resta pur sempre un'astronave rispetto alla concorrenza; nonostante, bisogna precisarlo, qui a Montreal abbia mostrato di non essere così superiore alla concorrenza, la quale però faticherà parecchio a starle dietro in ogni caso. Passiamo alla Ferrari. Charles Leclerc è stato invischiato in una diatriba extra-pista, riguardante lo speciale casco dedicato alla memoria del mai dimenticato Gilles Villeneuve, al quale è intitolato anche il circuito del Canada. Dopo un batti e ribatti che ha visto prima Jacques Villeneuve proibire al monegasco l'utilizzo di questo casco, e poi la madre Joann Villeneuve consentirgli di farlo, il numero 16 del Cavallino Rampante ha dovuto districarsi tra le peripezie dell'asfalto. Il Q2 è stato infimo per Charles, che è stato ignorato dal suo team alla richiesta di montare le gomme soft all'inizio della sessione e, probabilmente innervosito dalla situazione, ha poi commesso un errore nell'ultima curva nell'unico giro buono che gli avrebbe dato la possibilità di superare il taglio. Persa quella chance, infatti, il meteo in peggioramento gli ha impedito di firmare un crono migliore del precedente. Il suo undicesimo posto è diventato decimo, grazie alla penalità di tre posizioni comminata al suo compagno di squadra, Carlos Sainz, per impeding. Nico Hulkenberg, che avrebbe avuto l'onore e l'onere di scattare in prima fila al fianco di Max Verstappen, è reo di aver superato il limite di velocità in regime di bandiera rossa e si ritroverà a partire quinto dietro alle due Mercedes e a Fernando Alonso, il quale ha preso il suo posto nella casella accanto al due volte campione iridato olandese.

Le strategie di gara

Veniamo ora a quelle che potrebbero essere le strategie del Gran Premio di questa sera. Mario Isola, direttore del reparto motorsport di Pirelli, ha rilasciato come di consueto alcune dichiarazioni su quelle che potrebbero essere le strade scelte dai vari team nel corso della gara. I 70 giri del circuito Gilles Villeneuve di Montreal potrebbero essere percorsi con due soste ai box. La pista, costruita sull'isola artificiale di Notre Dame e che è in parte fissa e in parte collegata alla viabilità cittadina, dovrebbe vivere una evoluzione costante. Gommandosi, infatti, il circuito potrebbe migliorare le performance delle monoposto e, di conseguenza, ridurre leggermente anche l'usura degli pneumatici. Il problema sarà rappresentato dal meteo, che si preannuncia essere piuttosto birichino anche quest'oggi. Eventuali scrosci di pioggia cestinerebbero tutte le ipotesi della vigilia e darebbero spazio alla tempestività e alla capacità di adattamento dei vari ingegneri al muretto. "Per la gara si prevedono condizioni di pista asciutta, ma la pioggia caduta finora resetterà le condizioni dell'asfalto", ha dichiarato Mario Isola. "Con la pista in queste condizioni, la scelta delle due soste potrebbe diventare più competitiva: si potrebbe partire con le gomme medie e utilizzare le dure nei due stint successivi. Chi scatta nelle retrovie, invece, potrebbe cominciare con le Hard, effettuare un solo pit stop e poi montare le Medium per arrivare fino al traguardo. Questa scelta potrebbe aiutare in caso di Safety Car". Sergio Perez potrebbe essere uno dei piloti ad adottare questa seconda tipologia di strategia. La Red Bull amministra il degrado gomme con maestria e, per il messicano, non dovrebbe essere un problema allungare molto il primo stint con la gomma dura, in attesa di una opportunità dettata da qualche Safety Car per effettuare un pit stop "gratis", con il quale montare poi le gomme medie e andare a chiudere la gara in rimonta. Il discorso potrebbe essere simile per Charles Leclerc, che però ha tra le mani una vettura molto più in difficoltà nella gestione degli pneumatici. La SF-23 fatica a non "mangiare" le gomme, motivo per cui fare un solo pit stop potrebbe risultare quasi azzardato. Tutto dipenderà dalle condizioni dell'asfalto e della finestra di funzionamento degli pneumatici che la monoposto di Maranello riuscirà, oppure non riuscirà, a trovare sul passo gara. Chi si affiderà alle due soste, invece, dovrebbe scattare con le medie e poi montare due set di hard, oppure un altro set di medie e, successivamente, le dure.

La competizione per la vittoria dipenderà da Alonso: se lo spagnolo riuscirà a tenere testa al ritmo imposto da Verstappen (se non persino a sorpassarlo nelle primissime fasi di gara), si attiverebbe automaticamente un gioco di strategie nei box Red Bull e Aston Martin, che renderebbe piccante la lotta per il primo posto. Le due Mercedes non dovrebbero, sulla carta, riuscire a tenere il passo, ma hanno tutte le carte in regola per chiudere a podio. Leggi anche: GP Canada, la griglia di partenza dopo le penalizzazioni  

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