F1, Gp Ungheria 2023: le strategie di gara

Hamilton torna in pole position e occuperà la prima fila assieme a Verstappen. Ferrari in difficoltà, McLaren sulla cresta dell'onda. Si balla tra i due e i tre pit stop

di GABRIELE SINI -
23 luglio 2023
Lewis Hamilton (Ansa)

Lewis Hamilton (Ansa)

Budapest (Ungheria), 23 luglio 2023 - Il Gran Premio di Ungheria odierno potrebbe regalare tantissime emozioni. Il sabato di qualifiche di Formula 1 ha aperto le porte ad uno spettacolo che potrebbe rendere il pomeriggio domenicale pirotecnico. In primis, c'è da segnalare la pole position di Lewis Hamilton, la numero 104 in carriera. Il sette volte campione del mondo ha strappato il miglior tempo assoluto davanti a Max Verstappen per soli 3 millesimi di secondo: l'olandese vede, così, la sua striscia consecutiva di primi posti in griglia di partenza interrompersi. I due si troveranno a partire l'uno accanto all'altro per la prima volta dalla stagione 2021, quando lottarono per il mondiale fino all'ultima tornata dell'ultimo Gran Premio della stagione. Una situazione che, certamente, renderà piccante il primo giro di una corsa che potrebbe delinearsi, nella classifica, fin dalle prime battute.

Le qualifiche di ieri

Il fine settimana ungherese è stato, finora, altalenante dal punto di vista meteorologico. Il circuito dell'Hungaroring è stato bagnato dalla pioggia nella prima parte della giornata del venerdì, mentre il meteo è andato poi a migliorare con il passare delle ore. Quanto visto ieri, ovvero un asfalto molto caldo - attorno ai 50 gradi centigradi - e una temperatura dell'aria piuttosto elevata, dovrebbe essere la condizione nella quale si ritroveranno a correre il Gran Premio quest'oggi i piloti.

In questo contesto, la Ferrari ha mostrato di soffrire tanto. Ieri la SF-23 ha faticato terribilmente e il risultato delle qualifiche lo ha evidenziato. Carlos Sainz non ha superato il taglio del Q2 e scatterà solamente undicesimo, Charles Leclerc ha firmato solamente il sesto tempo e ha davanti a sé una Mercedes, una Red Bull, due McLaren e persino l'Alfa Romeo di Guanyu Zhou. Le parole provenienti dal box della Rossa non sono state troppo incoraggianti neanche in vista della gara odierna, per via di un passo gara che non è apparso eccezionale durante le sessioni di prove libere.

Se la scuderia di Maranello rischia di vivere una domenica di stenti e a margine della bagarre là davanti, sicuramente le concorrenti daranno vita a grandi lotte. Lewis Hamilton ha fatto un vero e proprio miracolo piazzandosi in pole position, in un circuito dove la Mercedes ha mostrato due volte. Il compagno di squadra George Russell, infatti, partirà solamente diciottesimo e dovrà rendersi protagonista di un'impresa quasi impossibile per rimontare ed entrare in zona punti, in un circuito che concede davvero pochi spiragli per sorpassare la concorrenza. L'inglesino classe 1997 non ha inciso a causa anche di un alterco con una Alpine, quella di Pierre Gasly, che lo ha disturbato nell'ultima curva del giro di lancio, nel più tipico dei trenini di fine Q1 che spesso condizionano negativamente la giornata di alcuni piloti.

La sorpresa più grande del fine settimana, forse anche maggiore rispetto a quel Lewis Hamilton in pole position, è però la McLaren. La scuderia di Woking aveva portato un pacchetto di aggiornamenti straordinario a Silverstone, dove ha trovato all'improvviso un picco di performance che la aveva accompagnata ad essere la seconda forza alle spalle della Red Bull. Il circuito britannico, però, ha caratteristiche opposte rispetto a questo di Budapest: curvoni veloci, alte percorrenze medie nell'arco di tutta la pista e pochi tratti da medio-bassa velocità. L'Hungaroring, di contro, appare quasi come un kartodromo, le monoposto sono impostate con un assetto a basso carico aerodinamico e devono sgusciare e farsi largo in un tracciato lento e tortuoso. Lo stesso Lando Norris aveva previsto un fine settimana complicato per le vetture color papaya, definite "terribili" nelle curve lente dallo stesso pilota inglese. Al contrario, sia lui che Piastri sono entrati in Q3 e si sono piazzati rispettivamente in terza e quarta posizione, colonizzando la seconda fila della griglia di partenza. Un exploit inaspettato per tutti, che sono rimasti a bocca aperta specialmente per il distacco tra Norris e la pole position: appena 85 millesimi.

E le Red Bull? I campioni del mondo in carica, attualmente in testa con ampio margine sia nella classifica iridata dei costruttori che in quella dei piloti, si sono mostrati forse leggermente più vulnerabili del solito. Sembra paradossale parlare di vulnerabilità di fronte a un secondo posto di Max Verstappen, che però ha abituato tutti a dominare in lungo e in largo specialmente in questo 2023. Molto peggio ha fatto Sergio Perez: il messicano ha aperto il fine settimana con un incontro ravvicinato con le barriere dopo tre minuti dall'inizio delle prime libere, ha provato a migliorare ma ieri è nuovamente mancato nel momento decisivo. Checo, che sembra davvero prossimo per essere messo alla porta da Horner, Marko e co., scatterà solamente nono e dovrà, per l'ennesima volta, cercare una rimonta domenicale per salvare il salvabile.

Le strategie di gara

Il Gran Premio di oggi, come detto in precedenza, potrebbe corrersi al netto di temperature elevate. Proprio a causa di ciò, le strategie di gara varieranno parecchio rispetto alle previsioni della vigilia. Mario Isola, responsabile di Pirelli, ad inizio fine settimana parlava di due soste con opzione di una sola per i team più arditi. Ad oggi, invece, si potrebbero ipotizzare persino tre pit stop, a causa di un degrado impazzito su un asfalto che dovrebbe attestarsi sui 50° nell'arco della corsa. La strategia migliore resta, sulla carta, quella delle due soste: un set di medie al via, un altro nella fase centrale e un set di dure per tagliare il traguardo. Le gomme più morbide, le rosse, non garantiscono un degrado tale da poter essere prese realmente in considerazione, ma potrebbero essere utili se le carte dovessero mischiarsi per eventuali Safety Car.

Il favorito per la vittoria è, di diritto, Max Verstappen. Attenzione però a Lewis Hamilton: il britannico scatta in pole in un circuito dove i sorpassi sono complicati. Se dovesse uscire indenne dal primo giro e prendere un margine tale da stare lontano dal DRS letale della RB19, potrebbe configurarsi una gara interessante per la prima posizione. Al contrario, se il sette volte iridato dovesse cedere la posizione nelle prime tornate, appare arduo arginare lo strapotere della Red Bull. Le McLaren sono la scheggia impazzita del fine settimana, realmente impronosticabili, mentre la Ferrari dovrà evitare di mettersi nei guai da sola in una domenica che appare in salita.

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