Il sogno di Piero Ferrari: "Ripartire è possibile, la McLaren l’ha dimostrato. Così vorrebbe mio padre"

Scatta il conto alla rovescia verso il Gren Premio più amato dal Drake. Il vicepresidente di Maranello: "Vivrò l’emozione dal divano di casa mia. La Rossa non può essere una comparsa: Leclerc e Sainz siano protagonisti"

di LEO TURRINI -
29 agosto 2024
Piero Ferrari, 79 anni, è il vicepresidente della casa di Maranello

Piero Ferrari, 79 anni, è il vicepresidente della casa di Maranello

Milano, 29 agosto 2024 – "Monza era il Gran Premio più amato da mio padre. Poi, per sua volontà, arrivò anche Imola, quando papà ormai era avanti con gli anni. Monza però gli ricordava la giovinezza…"

Il mio amico Piero Ferrari è il custode di una memoria collettiva.

Vice presidente della azienda che porta il nome di famiglia, mai ha abusato del fascino che emana dal marchio del Cavallino.

Anche per questo gli voglio bene.

Piero, sarà ai box domenica?

"Forse no. Preferisco immaginare di vivere una grande emozione dal divano di casa!"

Cosa ci possiamo aspettare?

"Da ferraristi?"

Esatto.

"Beh, per me e non soltanto per me questo appuntamento ha un valore simbolico speciale".

Non ne dubito.

"Monza per la Ferrari è un momento irrinunciabile. Non esistono più circuiti così, nella Formula Uno moderna. Un tracciato velocissimo! È una sfida particolare. Meglio: è uno stimolo in più".

Quindi…

"Ho capito, lei vuole strapparmi un pronostico".

Beh, mi pagano per questo.

"Niente previsioni, non mi appartengono. Il mio semmai è un auspicio".

Sentiamo.

"Leclerc e Sainz dovranno essere protagonisti. Sono bravi entrambi, si identificano con lo spirito della Scuderia. Quindi lo sanno. La Ferrari non può essere una comparsa, a Monza. Noi ci proveremo con tutte le nostre risorse e con tutto il nostro entusiasmo. Poi, guardi, io tengo sempre i piedi per terra. In questa fase la nostra non è la monoposto migliore, ne sono consapevole. Anche se…"

Anche se?

"Domenica scorsa in Olanda sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla prestazione e dal risultato ottenuto da Leclerc e da Sainz. Sono andati oltre le aspettative, dopo qualifiche non esaltanti".

È stato un bel segnale.

"Sì, soprattutto a proposito del consumo delle gomme. A Monza sarà ovviamente un’altra storia, le caratteristiche della pista sono diversissime rispetto a Zandvoort".

Ma ci si prova, a prescindere.

"Per forza, noi siamo la Ferrari!".

Senta Piero, lei si aspettava una così prepotente rinascita della McLaren?

"Onestamente, no".

Chi vincerà a Monza secondo lei, Norris o Verstappen? Chi vincerà il mondiale di F1 invece?

"L’olandese ha comunque un vantaggio molto importante in classifica, fermo restando che domenica sogno la spunti uno tra Leclerc e Sainz. Ma mi lasci aggiungere un’ultima cosa".

Prego.

"La resurrezione McLaren è la dimostrazione che in Formula Uno è possibile recuperare, rovesciare le situazioni. Noi a Maranello dobbiamo prendere esempio".

Ci riuscirete?

"È quello che vorrebbe mio padre".

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