Pagelle F1 Gp Messico: Sainz è da 10 e lode. Verstappen, così non va
Lo spagnolo è semplicemente perfetto, Leclerc perde la piazza d’onore ma si consola con il giro veloce
Città del Messico, 27 ottobre 2024 – Carlos Sainz con la Ferrari vince il Gran premio del Messico. Lo spagnolo è protagonista di una gara perfetta, sul podio anche Lando Norris (McLaren) e l’altra Rossa di Charles Leclerc.
Pagelle Gp Messico
10 e lode SAINZ. Il pilota non è mai stato in discussione ma qui è il caso di sottolineare lo spessore dell’uomo. La Ferrari lo ha congedato a stagione ancora da iniziare: invece di abbattersi, lo spagnolo ha reagito con il piglio del Conquistador. Lo rimpiangeremo?
10 VASSEUR. Era dal 2018, era Arrivabene, che la Ferrari non vinceva almeno cinque gare in una stagione. Onore al merito del curato di campagna francese, che ha riportato il Cavallino in vetta. E mica è finita qui…
10 ALONSO. Il voto è alla carriera e ai suoi 400 Gran Premi. Fernando era già sulla griglia di partenza nel remoto 2001. Per talento avrebbe meritato di vincere molto di più e con un manager diverso da Flavio Briatore probabilmente ci sarebbe pure riuscito. A prescindere dal presente, lo spagnolo merita un omaggio sincero.
8 NORRIS. Al solito litiga in pista con Verstappen, poi si arrangia come può. Non ha la macchina per battere tutti ma riesce con il secondo posto a rimontare qualcosa su Verstappen. Ma deve fare qualcosa di più se vuole coronare il suo sogno iridato.
7 LECLERC. Non aveva lo smalto di Austin e si è visto. Per una sbavatura perde la piazza d’onore ma poi va a prendere il punto addizionale per il giro veloce, prezioso in chiave mondiale costruttori. La prossima volta andrà meglio.
7 LAWSON. A prescindere dall’ordine d’arrivo, il sostituto di Ricciardo a bordo della ex Minardi sembra davvero un driver con buone prospettive. Potrebbe essere lui ad affiancare Verstappen in Red Bull nel 2025.
7 ANTONELLI. Al posto di Hamilton sulla Mercedes nelle prove libere messicane non è andato male. Il suo percorso di apprendistato continua: fra meno di sei mesi, alla prima gara vera, cominceremo a capire il valore del Golden Boy bolognese.
6 HAMILTON. Forte è il sospetto che Sir Lewis ormai vada in pista pensando alla macchina attualmente guidata da Sainz. Dalla prossima primavera il Baronetto vestirà di Rosso: si può comprendere non veda l’ora di sbarcare a Maranello.
5 VERSTAPPEN. Cantava Enzo Jannacci: l’importante è esagerare. Super Max prende in parola l’artista milanese: due penalità in un giro per il duello con Norris se non sono un record poco ci manca. E ne rimedia pure un’altra…
5 PIASTRI. Se Norris spera nel suo aiuto per sottrarre a Verstappen il mondiale piloti, beh, aspetta un bel po’. Da quando la McLaren ha ufficializzato gli ordini di scuderia, l’australiano si è simpaticamente defilato. Imbarazzante.
0 PEREZ. Come dicevano gli antichi romani? Ah, sì: nessuno è profeta in patria. Lui corre davanti al suo popolo messicano, fa una figuraccia nelle qualifiche e in gara si fa sanzionare per falsa partenza. Ha un contratto con la Red Bull anche per la prossima stagione, ma gli unici ad essere contenti sono gli altri top team
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