F1 Singapore, le pagelle di Leo Turrini. Sainz alla Schumi, disfatta dei Bibitari

Leclerc sfortunato e rosica, ma ha aiutato la squadra. Oggi Vasseur ha tutto il diritto di ridere a crepapelle

di LEO TURRINI
17 settembre 2023
Carlos Sainz dopo il trionfo a Singapore (Ansa)

Carlos Sainz dopo il trionfo a Singapore (Ansa)

Singapore, 17 settembre 2023 – Ferrari in festa a Singapore. La vittoria di Carlos Sainz riporta la Rossa sul gradino più alto del podio dopo 14 mesi. Di seguito le pagelle di Leo Turrini.

10 a Sainz

La gara della vita. Perfetto per l’intero week end, in corsa sfoggia una intelligenza strategica straordinaria. Va piano quando gli conviene, “offre” il DRS a Norris per tener dietro Russell, insomma si comporta come un certo Michael Schumacher. Seconda vittoria in carriera, viene da immaginare che ne arriveranno altre e forse anche prima del previsto.

10 a Vasseur

Per mesi inevitabilmente sulla graticola, il capo francese del reparto corse del Cavallino celebra in una notte magica il primo successo della sua stagione. Facciamo che stavolta ha tutto il diritto di ridere a crepapelle.

8 a Leclerc

Non è fortunato in occasione del pit stop e certo rosica, anche se non può dirlo, per l’impresa del compagno di squadra. Ma ha corso bene, aiutando la squadra. Verrà anche il suo momento. Certo, con questo Sainz…

8 a Norris

Protagonista con la McLaren, che tiene incollata alla Ferrari vincente. Sa come si guida ed è un altro giovane driver destinato ad incidere sul futuro della categoria.

8 a Hamilton

Sognava di essere lui a porre fine alla striscia vincente del detestato Verstappen e invece si deve accontentare del gradino più basso del podio. Paga l’incerto rendimento in qualifica.

6 a Verstappen

In qualche modo si arrangia. Per la prima volta dopo una vita ha a disposizione non un missile ma un mezzo catorcio. E si vede, nel senso che in F1 da sempre senza auto al top non vinci. Ma di sicuro si rifarà.

5 a Perez

Niente, anche con una Red Bull “normalizzata” il messicano va comunque più piano del capitano olandese. Quasi non ci si accorge della sua presenza in pista e non è la prima volta che capita.

5 a Russell

In verità fa il fenomeno fino a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi ed è lui la vera spina nel fianco dei ferraristi. ma compromette tutto con un errore imperdonabile. bocciato.

4 ad  Alonso

La Aston Martin è in piena crisi di identità e la colpa non è certo di Fernando. Ma lui ci mette del suo rimediando una evitabilissima penalizzazione. Gara francamente da dimenticare.

4 a Bottas

La cosa curiosa è che la Alfa Sauber ha pure deciso di rinnovargli il contratto. Ormai corre con il piglio di un Placido pensionato e si vede. Uno dei misteri della F1 post moderna.

0 Horner

Ahi, ahi. E chi se la aspettava una disfatta del genere? I Bibitari scompaiono nelle tenebre di Singapore e per la prima volta dopo un sacco di tempo recitano da comprimari. Scopriremo già fra pochissimi giorni in Giappone se e quanto la modifica sulla flessibilità delle ali sia all’origine dell’improvviso tracollo Red Bull…

Continua a leggere tutte le notizie di sport su