Pagelle F1 Monza 2024, i voti di Leo Turrini. Carletto Leclerc torna in paradiso, Sainz decisivo
A Vasseur 9, alla fine ha avuto ragione lui. La sua Ferrari ha preparato benissimo l’appuntamento più importante della stagione
Monza, 1 settembre 2024 – Impresa di Charles Leclerc nel Gp d’Italia a Monza, le pagelle di Leo Turrini.
10 LECLERC. La vita è adesso. Esattamente come cinque anni. Carletto va in paradiso, anzi, ci torna con una prestazione sensazionale. Governa le gomme con la feroce determinazione del campione che sa quello che vuole. Perfetto dal via al traguardo. Un fuoriclasse assoluto, che ha le chiavi dei cuori di milioni di ferraristi. Altro da aggiungere? Sì: grazie!
9 SAINZ. Decisivo nell’attuare il piano strategico della Scuderia. Si difende dalla rimonta di Piastri, lasciando a Leclerc il tempo di respirare. Un vero uomo squadra.
9 VASSEUR. Alla fine ha avuto ragione lui. La sua Ferrari ha preparato benissimo l’appuntamento più importante della stagione. La vittoria di Leclerc è un premio per lo sforzo di tutto il gruppo diretto da Fred. Detto nella sua lingua: chapeau.
9 FORNAROLI. Segnatevi questo cognome: è il primo italiano a laurearsi campione di Formula 3 nell’era moderna e lo ha fatto a Monza, con un sorpasso all’ultima curva. Sentiremo ancora parlare di questo giovanotto di Piacenza. Piloti italiani crescono…
8 ANTONELLI. Dopo l’ufficializzazione dello sbarco in Mercedes il ragazzo bolognese ha ottenuto un quarto posto nella gara domenicale della Formula Due. Dovrà abituarsi, d’ora in poi, alle ossessive attenzioni dei media e non solo: del resto, raccogliere l’eredità di un certo Lewis Hamilton non è mica uno scherzo.
8 PIASTRI. Come driver non si discute, aveva già dimostrato il suo talento. Però non sfrutta una situazione a lui favorevole. E inoltre con quell’attacco in partenza al compagno Norris conferma che nel pollaio McLaren i due galletti proprio non si amano…
7 HAMILTON. Alla vigilia il vecchio zio si aspettava di più. Ma già al sabato le sue speranze si erano indebolite. In gara non è mai protagonista e di fatto si accontenta di correre per un piazzamento. Gli andrà meglio con la Rossa fra dodici mesi.
7 NORRIS. Riuscirà mai a sfruttare una pole position? È vero che il collega di lavoro Piastri non lo aiuta. Ma Lando sta sprecando troppe occasioni. Con una Red Bull in crisi, toccherebbe a lui fare di più. E invece niente. Forse ha ancora dei limiti.
6 VERSTAPPEN. Ha capito che la festa non è finita ma quasi. Si adatta a mansioni di volenteroso taxista. Evita gli errori, grazie a Leclerc e a Piastri non perde troppi punti su Norris ma di sicuro in due mesi la sua vita è cambiata.
6 COLAPINTO. Riporta la bandiera dell’Argentina sulla griglia di partenza e tutto sommato nemmeno se la cava dignitosamente. Non sarà Fangio e nemmeno Reutemann, ma potrebbe strappare una conferma in Williams per il 2025.
5 RUSSELL. Si chiama fuori con uno Start imbarazzante. Dopo ci capisce poco, la sua Mercedes è anche danneggiata. Per essere il leader delle Frecce d’Argento, si butta via con un eccesso di disinvoltura che in prospettiva potrebbe essere incoraggiante per…Kimi Antonelli!
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