Atletica leggera: la giovane Rai si divide tra 400, 800 e 1500. Lovepreet, la stellina va di fretta: "Sogno di arrivare alle Olimpiadi»

L'atleta Lovepreet Rai racconta il suo percorso verso i campionati italiani under 20 e il sogno olimpico, sottolineando l'importanza dell'atletica come sport individuale e formativo.

di MIRKO MELANDRI
23 giugno 2024

Lovepreet, la stellina va di fretta: "Sogno di arrivare alle Olimpiadi"

"Giovedì ho gareggiato nei 400 a un meeting a Castelfranco Emilia arrivando quinta migliorando il personale (58’’61). Poi due settimane ho fatto segnare il personale negli 800 col crono di 2’12’’88 e il record sociale under 20". Lovepreet Rai, che corre anche gli 800 e a volte i 1500, racconta l’ultima gara che ha disputato.

"Ora sono 11ª in Italia e voglio entrare nella serie buona per affrontare al meglio i campionati italiani under 20 in programma dal 26 al 28 luglio a Rieti. Sono già qualificata, ma voglio partecipare alla batteria in cui ho più possibilità di emergere".

Sara, per gli amici, spiega il rapporto tra le due società, la Sacmi Avis e l’Atletica Lugo: "Dai 16 anni ci si separa. I maschi militano per la prima mentre le ragazze per la seconda".

Il 20 e 21 luglio l’atleta che vive a Villa Vezzano parteciperà a una competizione.

"Si tratta di un incontro con la rappresentativa regionale in cui mi cimenterò sugli 800 insieme a realtà della Croazia, della Serbia e alcune regioni del Nord Italia".

L’allenatore del mezzofondo è Vittorio Ercolani di cui Lovepreet dice un gran bene: "L’ho conosciuto nel 2017 e ho iniziato grazie a lui anche se ufficialmente mi segue dal 2019. E’ molto disponibile. Ti ascolta e c’è dialogo. E’ anche severo quando vuole rimetterti sulla retta via".

L’atleta, nata il 18 gennaio 2005, ha cominciato da piccola con la ginnastica artistica e il nuoto, poi ha scelto questo sport e ha un sogno

"Andare prima o poi alle Olimpiadi sarebbe fantastico. Anche essere convocata nella nazionale giovanile. Voglio sperare in grande".

Il nome Lovepreet suscita curiosità ed è lei stessa a parlarne: "Sono nata a Mantova, ma i miei genitori sono indiani. In punjabi, un dialetto indiano, il mio nome significa amore sincero o amore profondo".

Rai scruta la sfera di cristallo: "Fra 10 anni mi vedo tra le migliori della penisola e di entrare in un Gruppo delle Forze Armate come professionista".

Infine richiama i bambini a provare l’atletica. "Si tratta di uno sport che insegna tanto. E’ uno sport individuale con dei bei principi. Lotti contro te stesso, contro il cronometro". A Roma, agli Europei, Sara non poteva mancare: "Ho seguito gli 800 donne, i 1500 uomini, tutte le staffette, il salto con l’asta e in lungo uomini. Ho notato che c’è una sana competizione".

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