Cento iscritti al circolo Bencini. Freccette Firenze show. Movimento in crescita

Chi pensa che quello delle freccette sia un gioco dopolavoristico o un divertimento per bambini o da bar deve ricredersi. Infatti è uno sport vero e proprio che si dice sia nato in Inghilterra ai primi del ‘900 ed è molto diffuso nei paesi britannici, Australia, Olanda e Germania. Sta prendendo campo anche in Italia, in Toscana si contano oltre mille iscritti e da circa due anni in città è nata la "Freccette Firenze" che ha già un centinaio di praticanti che partecipano ai vari campionati. "Vogliamo sfatare un luogo comune – afferma Enrico Mazzon, presidente della società che ha sede al circolo Bencini di via Mercadante – che è quello di non prenderci sul serio quando diciamo che giochiamo alle freccette".

Vi sono due categorie di giocatori: una di dilettanti, l’altra per soli professionisti. E l’Italia negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante tanto che nei giorni scorsi in Germania alla Coppa del mondo, due azzurri, il professionista vicentino Michele Turetta e il bellunese Massimo Dalla Rosa, per la prima volta hanno raggiunto gli ottavi. Mentre l’anno scorso la diciassettenne friulana Aurora Fochesato si è laureata campionessa iridata under 18. "Si può giocare singolarmente o in squadra – aggiunge Mazzon –, il gesto tecnico si articola in tre posizioni: frontale, laterale e tre quarti, e la linea di tiro è posizionata a una distanza di 2,37 metri dal bersaglio".

La sala fiorentina è la più grande della Toscana, con 8 postazioni di gioco fruibili tutti i giorni, con i maestri per i primi approcci. Conta anche un discreto numero di giocatori di buon livello e di una squadra che al suo esordio è arrivata al nono posto nazionale; un’altra, invece, nel prossimo fine settimana sarà impegnata nella finale dei campionati italiani a Maranello. Chi vuol provare, si faccia avanti, le freccette aspettano.

Franco Morabito