Il primo colpo in attesa della categoria. La Mens Sana riparte da Betti. Oggi l’ufficialità del rinnovo
Intanto Hackett ricorda la cessione: "Fu un addio amaro, l’anno prima avevo fatto di tutto per restare".
La Mens Sana, che ancora attendere di conoscere il proprio destino, ripartirà sicuramente dalla conferma di coach Paolo Betti. Il tecnico di Castelfiorentino già nelle prossime ore si legherà al club per la prossima stagione indipendentemente dalla categoria in cui i biancoverdi saranno chiamati a giocare. L’ottima stagione disputata all’esordio sulla panchina della ‘Note di Siena’ ha convinto subito il presidente Francesco Frati e il dg Riccardo Caliani della bontà delle doti dell’allenatore che un anno fa esatto aveva preso il testimone dal collega Pierfrancesco Binella che a sua volta lasciava la prima squadra dopo quattro anni intensi.
Che Betti fosse certo di restare lo si era intuito già subito dopo la finale persa con il Costone, con le parole dei dirigenti e poi con i rumors legati ai probabili nuovi arrivi, Pucci e Belli su tutti, che Betti conosce benissimo per averli allenati a Castelfiorentino. La speranza adesso è di conoscere la categoria di appartenenza nelle prossime settimane (il 5 luglio scadono le iscrizioni alla B, dopo di che si capirà il numero degli eventuali posti vacanti) per programmare bene una stagione, la prossima, che partirà con i migliori auspici al di là della categoria visto il grande interesse di pubblico e sponsor che la scorsa ha portato in dote.
Nel frattempo un grande ex come Daniel Hackett, che ha appena perso la finale scudetto con la sua Bologna contro Milano, è tornato a parlare del periodo senese. "Nell’estata del 2013 Minucci mi aveva venduto all’Olimpia. Era tutto fatto ma volevo restare a Siena. Feci di tutto per restare un’altra stagione e riuscii a convincere Minucci" ha detto Hackett durante il podcast Stepout, condotto da un altro ex mensanino come Tommaso Marino.
"L’anno dopo – ha aggiunto – iniziarono i problemi che tutti conosciamo e decisero di mettermi sul mercato. Fu un addio amaro: ero legatissimo a Siena e con i tifosi di Milano avevo sempre avuto un rapporto strano e difficile. Poi è andata com’è andata ma sono rimasto legatissimo a Siena".
Guido De Leo
Continua a leggere tutte le notizie di sport su