Calcio giovanile - Il caso: era tecnico degli "Allievi» regionali, ma è anche direttore sportivo delle squadre del vivaio. Folgor, l’allenatore ha esonerato... se stesso

Il direttore sportivo della Folgor Marlia esonera se stesso dall'incarico di allenatore per il bene della squadra, suscitando curiosità nel mondo calcistico locale.

di Redazione Sport
10 novembre 2024
Folgor, l’allenatore ha esonerato... se stesso

Il direttore sportivo della Folgor Marlia esonera se stesso dall'incarico di allenatore per il bene della squadra, suscitando curiosità nel mondo calcistico locale.

Il direttore sportivo che esonera l’allenatore. Che c’è di strano? Succede decine di volte in ogni stagione calcistica e non solo. Solo che, stavolta, alla Folgor Marlia, storica società della Piana lucchese, che ora milita in Prima categoria, la curiosità c’è, perché le due figure sportive coincidono.

Andrea De Luca (foto), ha svolto da anni il doppio ruolo di dirigente che sovrintendeva a tutto il settore giovanile; la prima squadra, invece, è seguita da Mario Meschi, con cui abbiamo parlato. "De Luca ha allenato - spiega Meschi – , sino a pochi giorni fa, gli “Allievi” regionali. La squadra, però, non stava andando bene: racimolati soltanto un paio di pareggi. Quindi il De Luca direttore sportivo ha deciso di... esonerare il De Luca allenatore".

"Tutto questo – prosegue Meschi – con notevole senso di responsabilità. Un gesto motivato dal fatto di voler agire per il bene della giovane formazione biancoceleste che, adesso, ha un nuovo mister, Vincenzo Russo, molto esperto: sei stagioni al Massarosa, esperienza con l’Atletico Lucca, dove ha vinto il campionato provinciale “Giovanissimi” e anche una stagione alla Lucchese nei professionisti con gli “Allievi”".

"Eppure – prosegue Meschi – non sarebbero mancati gli alibi. Abbiamo saputo solo il 27 luglio di dover fare il campionato regionale. Noi eravamo focalizzati sul disputare un torneo provinciale per provare a vincerlo. Quindi è come se fossimo stati messi in categoria superiore dopo la rinuncia del Lido di Camaiore. Mercato fatto all’ultimo respiro, con difficoltà, con un team costruito all’ultimo momento, molti ragazzi nuovi, 16 su 22. Pensavamo che potessero fare ugualmente bene. Invece non è andata così".

"L’impegno da dirigente – aggiunge Meschi – assorbe tempo; De Luca ha percepito che questi ragazzi erano in difficoltà. I giocatori devono poter assorbire le indicazioni del loro istruttore. Si è accorto che, forse, non riusciva nell’obiettivo. Per il bene della squadra e del club ha preferito autoesonerarsi". Rimane il secondo, Caselli. Il successore, Russo, è un tecnico validissimo e la società è sicura che saprà far emergere le qualità di questi atleti.

Quanto accaduto, ovviamente, ha suscitato curiosità. Qualche precedente c’è stato, ma rimane, comunque, un caso raro.

Massimo Stefanini

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