Calcio: un quarantenne dal piede sempre caldo. Mario Nuti, attaccante senza tempo: record da 300 gol: "Ho ripensato a squadre e compagni. Grande emozione»

SIENA Trecento gol non sono uno scherzo. Specie se toccati alla veneranda età di quarant’anni. Mario Nuti (nella foto con la...

15 dicembre 2023
Mario Nuti, attaccante senza tempo: record da 300 gol: "Ho ripensato a squadre e compagni. Grande emozione"

Mario Nuti, attaccante senza tempo: record da 300 gol: "Ho ripensato a squadre e compagni. Grande emozione"

Trecento gol non sono uno scherzo. Specie se toccati alla veneranda età di quarant’anni. Mario Nuti (nella foto con la maglia del Tressa), attuale attaccante del Castelnuovo Berardenga in Seconda Categoria, qualche settimana fa, con la doppietta a Pievescola ha toccato il prestigioso traguardo che inseguiva da tempo. "Quella domenica – racconta Nuti – non nego di essermi emozionato. In quell’attimo mi sono soffermato a pensare a tutti gli anni che ho passato in campo, alle squadre dove ho militato, ai tanti compagni a cui sono legato: 300 è un numero importante e sono consapevole che potrebbe essere stato uno degli ultimi". Un bomber di razza Nuti che ha militato in molte squadre della provincia di Siena tra la Terza e la Seconda Categoria, spesso vincendo. Dall’Uopini (21 reti segnate), sua prima squadra tra i ‘grandi’ al Berardenga (16), passando per l’Asta (59), il Mazzola (38), il Pianella (62), il Tressa (26), il Geggiano (53) e il Castellina Scalo (25). "Il gol più bello? Quello che sognavo fin da bambino, ovvero in una rovesciata da album Panini, in un Asta – Asinalonga che ogni tanto riguardo con piacere e che tengo tra i ricordi più belli legati al calcio. Fu anche un gol importante perché lanciò l’Asta Taverne in una grande rimonta che poi valse la promozione in Prima Categoria". Tra le noti dolenti la finale persa con il Mazzola al Lotti di Poggibonsi. "Eravamo avanti 2-0 a pochi minuti dalla fine, poi la doppietta del mio amico Brandani portò ai supplementari e perdemmo ai rigori. Per fortuna poi il Mazzola fu ripescato. Forse la squadra più forte in cui ho militato è l’Asta che vinse la Seconda ma anche il Geggiano in Terza e il Pianella, sempre in Seconda Categoria, in cui giocavo in attacco insieme a Spada e Croci". Infine le dediche per un traguardo pesante, raggiunto senza contare in gol in Coppa Toscana o quelli nella breve parentesi negli amatori con il Fomenta. "I ringraziamenti sono tanti. In primis a tutte le società dove ho militato, che non sono poche. Poi ovviamente anche agli allenatori e ai compagni che ho avuto soprattutto negli anni dai 20 ai 35 che mi hanno supportato e sopportato per arrivare ad un traguardo al quale tenevo".

Guido De Leo

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